Se c'è una cosa che ha reso famosa From Software, a parte la qualità dei suoi prodotti, è proprio il loro livello di difficoltà. La serie Souls è diventata una sorta di manifesto generazionale di un certo modo "hardcore" di concepire il videogioco, con meccaniche spietate nei confronti del giocatore. From Software non sembra però intenzionata a far percepire il suo Bloodborne come un diretto erede di quella filosofia, almeno in parte.
In un'intervista con IGN.com, Shuhei Yoshida ha voluto chiarire la visione di Hidetaka Miyazaki, specificando che il suo scopo non è stato creare un titolo più difficile dei precedenti, ma quello di far sentire il giocatore in una costante situazione di pericolo, dove è possibile morire in qualsiasi momento. Questo servirebbe per dare linfa ai combattimenti e spingere al massimo le dinamiche del rischio/ricompensa.
Fonte: Worlds Factory