Fa un po' specie dover continuare a difendere il medium videoludico dagli attacchi della politica e dei media del nostro paese, che al massimo li considerano utili per curare qualche patologia, e poi ritrovarsi a leggere sui giornali internazionali dichiarazioni come quelle del ministro della cultura inglese Ed Vaizey, che afferma senza pericolo di fraintendimento: "I videogiochi sono importanti per la cultura inglese come il cinema".
La dichiarazione, che dalle nostre parti suonerebbe come una bestemmia in bocca a qualche politico, è stata fatta durante la develop conference di Brighton, appuntamento a cui il ministro non è voluto mancare.
Vaizey ha supportato l'industria videoludica britannica sin da quando era ministro ombra della cultura nel 2006 e ha reclamato il successo della detassazione del settore applicata dal governo, che ha fatto risparmiare alle aziende fino al 25% dei costi di produzione. Durante la conferenza Vaizey ha ricordato a tutti la sua intuizione nel supportare il mondo dei videogiochi, il cui potenziale era stato snobbato dai politici che lo avevano preceduto. Insomma, se attualmente il Regno Unito è tutto un fiorire di sviluppatori lo si deve per la gran parte a lui.