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Corruzione youtuber: un noto youtuber ha chiesto 22.000€ a Wales Interactive per parlare di Soul Axiom

Spunta anche il tariffario

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   11/09/2015
Soul Axiom
Soul Axiom
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Ben Tester, environment artist, nonché PR di Wales Interactive, ha svelato su Reddit un fatto davvero increscioso: un noto youtuber gli avrebbe infatti chiesto 22.000 dollari per parlare del loro imminente gioco, Soul Axiom. Tester non ha fatto il nome dello youtuber, probabilmente per non incorrere in problemi legali, ma ha rivelato che si tratta di uno di quelli con qualche milione di sottoscrizioni e che addirittura gli ha proposto un tariffario: 17.600 dollari per parlare del gioco e 22.000 per parlare del gioco e ottenere un link. Di fronte alla richiesta il PR è trasalito, arrivando però a porsi domande che immaginiamo vi state ponendo tutti: se esiste un tariffario del genere, significa che altri hanno pagato per avere visibilità da quel particolare youtuber. Inoltre, si tratta di un caso isolato o è una pratica diffusa? La prima ipotesi ci sembra più remota, in quanto il tipo sarebbe davvero un folle a chiedere cifre simili senza avere alle spalle un background commerciale già bello impiantato. Comunque, è importante specificare che stando a Tester, lo youtuber non ha parlato di un coverage positivo per il titolo, ma solo di volere soldi per dedicare un video al gioco.

Insomma, il fenomeno youtuber si tinge di giallo, o di marrone, a seconda dell'odore che si vuole dare alla questione e dopo i fatti della settimana scorsa, con la condanna di Machinima per dei video sponsorizzati da Microsoft per parlare bene di Xbox One, è lecito porsi qualche domanda un po' più maliziosa sul fenomeno. Ad esempio è lecito chiedersi se quelli che passano come consigli disinteressati tra videogiocatori, non siano spesso infide forme di marketing mascherate dalla giovialità di chi le propone.

Specifichiamo dov'è il problema, perché dai primi commenti sembra non sia chiaro: se fai un video promozionale, sei tenuto per legge a dichiararlo, altrimenti stai truffando il tuo pubblico. Per questo motivo la giustizia americana ha condannato Machinima: i video in cui si parlava bene di Xbox One pagati da Microsoft non riportavano avvertenze sulla sponsorizzazione.