Se sei Kim Kardashian nella vita devi fare e saper fare poche cose per vendere roba al grande pubblico. Ad esempio puoi lanciare un'applicazione piena di emoticon bruttine ma sexy chiamata Kimoji e riuscire a venderla. Peccato che a molti abbia funzionato davvero davvero male, non caricando le immagini, e che quindi le proteste degli acquirenti non si siano fatte attendere. Anche le giustificazioni della Kardashian sono arrivate rapide, anche se inizialmente sono state decisamente assurde. Stando alle sue parole non è l'applicazione a non funzionare ma l'App Store di Apple. Anzi, più precisamente, il successo di Kimoji avrebbe mandato in palla l'intero App Store.
In realtà è improbabile che sia andata così e a quanto pare a essersi bloccati sono i server su cui si trova Kimoji, come velatamente ammesso dalla Kardashian stessa in un tweet successivo. Insomma, lo scenario è quello tipico del troppo successo che ha sovraccaricato i server. Ora rimane solo da capire quante persone abbiano speso 1,99 dollari per una simile applicazione e stanarle casa per casa... scherziamo.