Recita la legge di Kalastopulos Mizukanemari che un gioco produce una attrazione per i rosiconi tanto più forte quanto più alto è il voto della critica e l'interesse del pubblico. The Legend of Zelda: Breath of the Wild con il suo 98 di Metacritic è una calamita troppo forte per queste persone, che lo stanno recensendo affibbiandogli degli zero a raffica copia/incollandosi le motivazioni a vicenda.
L'argomento più diffuso per dare zero pare siano i cali di framerate, che per queste persone determinano un disastro tale da non meritare nemmeno un uno.
Comunque il fenomeno è ben noto e recentemente ha colpito anche altri titoli molto chiacchierati, pur se in misura minore. Ad esempio non l'ha scampata Horizon Zero Dawn, che ha preso alcuni zero per il... menù delle armi. Anche il titolo Guerrilla viene accusato dai critici più feroci di avere grossi cali di frame rate. E che dire di Resident Evil 7, che ha preso un sacco di votacci perché sarebbe reo di non essere un Resident Evil?
Ovviamente si tratta di casi di scuola e in fondo è solo un altro modo in cui si esprime la console war, che coinvolge purtroppo tutti i fronti. Perché c'è qualcuno che non riesce proprio a divertirsi se non ha prima denigrato ciò che non ha.