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Al contrario di Infinite Warfare, Call of Duty: WWII è "il gioco giusto al momento giusto", secondo il CEO di Activision

Call of Duty: Infinite Warfare era invece il gioco sbagliato al momento sbagliato

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   26/04/2017
Call of Duty: WWII
Call of Duty: WWII
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In attesa della presentazione ufficiale di Call of Duty: WWII, prevista per oggi alle 19:00, il CEO di Activision, Eric Hirshberg, ha riferito in un'intervista pubblicata da Polygon di essere particolarmente soddisfatto della scelta effettuata con il nuovo capitolo.

Ovviamente si può dire che tiri l'acqua al suo mulino, ma bisogna anche riportare come l'executive abbia preso nota dell'impatto non propriamente positivo di Call of Duty: Infinity Warfare. Tuttavia, secondo Hirshberg sarebbe tutta una questione di "ritmo" imposto alla serie, cosa su cui lui ha effettivamente una certa conoscenza trovandosi a organizzare i tre team diversi che contemporaneamente portano avanti i nuovi capitoli di Call of Duty. Pur riconoscendo ottimi risultati qualitativi raggiunti da Infinite Warfare, infatti, il gioco sarebbe stato recepito negativamente a causa del "momento" in cui è arrivato. Si è trattato, insomma, del "gioco sbagliato al momento sbagliato", proposto in una fase in cui la serie aveva probabilmente bisogno di una netta sterzata.

Al contrario, fin dal 2014, quando sarebbero iniziati i lavori su Call of Duty: WWII, l'impressione è stata quella di aver azzeccato l'idea, con "il gioco giusto al momento giusto". Tutto questo deriva proprio dalla complessa organizzazione data dal publisher allo sviluppo della serie, perché i cicli produttivi di tre anni per ogni capitolo hanno grandi vantaggi dal punto di vista della qualità del prodotto finale ma rendono difficili le previsioni sui trend e dunque sull'impatto dei vari capitoli sul mercato.

Ovviamente, Hirshberg sostiene che l'idea non è stata assolutamente condizionata dal successo di Battlefield I, riferendo che "queste cose sembrano succedere a ondate, come in questo caso", dunque senza nessun rapporto di causa-effetto tra un gioco e l'altro. Varie informazioni trapelate su Call of Duty: WWII fanno pensare a un netto ritorno alle origini storiche della serie.