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Gore e violenza in Call of Duty: WWII, stando all'ESRB

Non un gioco da educande

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   02/10/2017
Call of Duty: WWII
Call of Duty: WWII
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Il fatto che la violenza sia presente in Call of Duty: WWII francamente non lo mettevamo in dubbio, e probabilmente se ne sarà ben accorto anche chi ha avuto modo di provare il gioco nel corso della Milan Games Week 2017.

Trattandosi di una riproduzione videoludica della Seconda Guerra Mondiale, era chiaro che non ci si sarebbe trovati di fronte a un corso di ricamo, ma prendiamo comunque alcune informazioni interessanti dalla descrizione emersa in queste ore presso l'ESRB, l'ente per la classificazione dei prodotti videoludici in nord America. Stando a quanto riportato, dunque, Call of Duty: WWII contiene "gore", ovvero sangue e affini, e violenza in grande quantità, tanto da valergli il bollino "M", per un pubblico Maturo.

Veniamo a sapere che si tratta di uno sparatutto in soggettiva (sorpresa!) in cui assumiamo il ruolo di un soldato americano attraverso la campagna degli Alleati in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di uccidere nemici, e ucciderne tanti, utilizzando varie tipologie di armi e con attacchi che possono portare a "decapitazione" e "smembramenti", o lasciare "macchie di sangue" e "parti del corpo" a terra.

Le battaglie sono frenetiche e accompagnate da effetti sonori realistici tra armi da fuoco, grida di dolore e grandi esplosioni, mentre le scene d'intermezzo contengono elementi di grande violenza e a quanto pare linguaggio scurrile. Sledgehammer Games ha recentemente riferito che Call of Duty: WWII spremerà al massimo PlayStation 4 Pro.