In un'intervista rilasciata durante la Gamescom 2010, Ken Levine di Irrational Games ha reso noto che il progetto dietro a Bioshock Infinite non è mai partito come un terzo capitolo della serie.
Ovviamente si tratta di un nuovo gioco che si rifà al medesimo universo di riferimento, ma non è la terza parte di una storia unica. Si tratta piuttosto di una nuova interpretazione del concept originale: secondo Levine, il fatto che l'ambientazione sia fantastica, esagerata ma in qualche modo connessa alla natura umana rende Infinite legato profondamente a quello che Irrational intende per Bioshock.
"Ho sempre pensato che la serie non dovesse esaurirsi con o basarsi interamente su Rapture", ha detto Levine, "per noi, questo è un Bioshock", in quanto è basato su un mondo immaginario e fantastico ma in qualche modo reale e vede il protagonista indossare una tuta in grado di donare poteri sovrumani. Questi, secondo Levine, sono gli elementi che lo identificano come un Bioshock in piena regola.