Il governo degli Stati Uniti d'America ha ufficializzato che i videogiochi vanno considerati come una forma d'arte e li ha inseriti nel programma National Endowment for the Arts (NEA) che si occupa di finanziare le opere d'arte di ogni tipo.
La categoria The Arts on Radio and Television è stata rinominata The Arts in Media e si è espansa anche al nostro amato mondo, come ben descritto sul sito istituzionale:
"I progetti possono includere programmi radio e video di alto profilo divisi in uno o più episodi (documentari e drammatizzazioni); media creati per il cinema; i programmi di performance; i segmenti artistici da usare nelle serie esistenti; i webisodes composti da più episodi; le installazioni e i giochi interattivi"
Gli sviluppatori USA potranno quindi richiedere un finanziamento di 200.000 dollari per tutti quei progetti pensati per migliorare il bene pubblico e che saranno rilasciati gratuitamente.
Insomma, un bello smacco per tutti quelli, videogiocatori e giornalisti del settore inclusi, che continuano a considerare i videogiochi più o meno come dei giocatoli tecnologici buoni solo per divertirsi in modo disimpegnato.
Fonte: Eurogamer.net