Afghanistan: stop ai videogame
Dal lontano Afghanistan ci arriva una notizia che per una volta non ha niente a che vedere con Bin Laden e con i bombardamenti americani. La polizia della città di Jalalabad, una delle principali del paese, avrebbe chiuso nella giornata di ieri ben 300 negozi di videogame, colpevoli di corrompere la moralità dei giovani. Il provvedimento è stato deciso dal governo della regione di Nangarhar e non si tratta certo del primo episodio di intolleranza nei confronti della cultura occidentale e, in particolare, della "diabolica" industria dei videogame. Evidentemente, nonostante l'allontanamento dal potere degli esponenti Talebani, le tradizioni rimangono sempre la stesse nell'Afghanistan "moderno".