Nello scorso mese di aprile il leader di Gearbox Software, Randy Pitchford, aveva confermato che l'attore Troy Baker non avrebbe ripreso il proprio ruolo nei panni di Rhys in Borderlands 3.
All'epoca il dirigente americano aveva dichiarato: "Dovete chiederlo a Troy. L'audio director mi ha detto che ha rifiutato la parte. Fortunatamente, visto come appare Rhys nel gioco, non credo sia davvero importante". Come forse ricorderete, il personaggio di Rhys era già comparso in Tales from the Borderlands, lo spin-off pubblicato da Telltale Games nel 2014.
Baker si era già espresso al riguardo la scorsa primavera, in occasione del Supanova Comic Con & Gaming di Melbourne, ma è recentemente tornato sull'argomento ai microfoni di VG247.
"Sono venuti da me e mi hanno chiesto se volevo farlo. Al che ho risposto affermativamente. Poi mi hanno reso impossibile interpretare il ruolo. Non aveva niente a che fare con i soldi, non aveva niente a che fare con i soldi", dice Baker. "Semplicemente non avevano intenzione di farlo nel modo necessario. È come se non avessi mai detto di no."
Quando gli è stato chiesto di chiarire ulteriormente cosa intendesse con le proprie dichiarazioni, l'attore ha aggiunto: "Semplicemente Gearbox non voleva sindacalizzarsi e io non posso lavorare al di fuori di questi confini. Senza andare troppo nel merito, abbiamo avuto lunghe conversazioni al riguardo. Abbiamo sempre saputo che ci sarebbe piaciuto, che questa sarebbe stata la cosa giusta. Ho atteso la chiamata, ma non si sono mai mossi dalla loro posizione."
Borderlands 3 ha venduto 5 milioni di copie nei primi cinque giorni di disponibilità sul mercato. Gearbox non ha escluso la possibilità che in futuro il gioco possa approdare su Nintendo Switch.
