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Game Informer chiude dopo trentatré anni, la redazione scrive un messaggio ai lettori

Un pezzo di storia se ne va: dopo ben trentatré anni, la rivista americana Game Informer chiude i battenti, come ha spiegato la redazione in un messaggio rivolto ai lettori.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   02/08/2024
Alcune delle copertine di Game Informer

Game Informer chiude: dopo ben trentatré anni, la celebre rivista di videogiochi americana ha dovuto improvvisamente interrompere il proprio percorso, come spiegato dalla redazione in un messaggio rivolto ai lettori. Il numero 367 sarà dunque l'ultimo.

"Dopo trentatré anni entusiasmanti, in cui vi abbiamo portato le ultime notizie, recensioni e approfondimenti su di un mondo dei videogiochi in continua evoluzione, è con il cuore pesante che annunciamo la chiusura di Game Informer", si legge nel post.

"Dai primi giorni delle avventure in pixel ai coinvolgenti mondi virtuali di oggi, siamo onorati di aver potuto condividere questo incredibile viaggio con voi, i nostri fedeli lettori. Le rotative si fermano, ma la passione per il gioco che abbiamo coltivato insieme continuerà a vivere."

"Grazie per aver preso parte a questo epico viaggio e che le vostre avventure videoludiche non abbiano mai fine."

È polemica per le modalità della chiusura

Mentre su Twitter continuano ad arrivare messaggi di cordoglio per la terribile notizia (parliamo del resto della rivista di videogiochi americana più longeva di sempre), sono emersi alcuni dettagli in merito all'annuncio della chiusura di Game Informer, e sono tutt'altro che piacevoli.

Pare infatti che GameStop, proprietaria della rivista, abbia convocato per la giornata di oggi un incontro in cui ha comunicato alla redazione la decisione di chiudere immediatamente, senza alcun preavviso, provvedendo a licenziare tutti i collaboratori e ad attivare le eventuali misure di liquidazione.

La catena americana ha acquistato Game Informer nel 2000, utilizzando la rivista spesso come bonus per i propri abbonati. La chiusura annunciata oggi arriva tuttavia dopo un periodo di forte crisi avvenuto alcuni anni fa, che ha visto l'addio di collaboratori storici.