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Huawei pensa a un accordo "anti-spionaggio" per ricucire con gli USA?

Huawei cerca in qualche modo di ricucire lo strappo con gli USA anche proponendo un accordo specificamente "anti-spionaggio".

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   05/06/2019

Dopo il ban imposto dal governo degli Stati Uniti, Huawei potrebbe avere in mente una sorta di nuovo accordo specificamente "anti-spionaggio", in modo da poter riprendere i rapporti commerciali con gli USA.

L'accusa da parte di Trump e amministrazione correlata è infatti basata su presunti furti di dati da parte di Huawei, o comunque pericoli per la sicurezza e la privacy per i cittadini americani che usano tecnologie Huawei, sebbene le prove a supporto di questa tesi non siano state propriamente pubblicate. In ogni caso, per provare a ricucire i rapporti sembra che Huawei abbia anche intenzione di provare la via diplomatica alla ricerca di un accordo che escluda completamente tali (ipotetiche) ripercussioni nell'utilizzo della tecnologia dell'azienda cinese. Tuttavia, la questione è alquanto complicata anche perché, come riferito da Liang Hua, uno dei presidenti della società cinese, a quanto pare gli Stati Uniti "non hanno mai comprato, non intendono comprare e non compreranno mai nulla da noi".

In pratica, Huawei è tagliata fuori dagli USA, dunque un impegno del genere potrebbe non avere molto senso, anche perché il danno maggiore subito dalla compagnia cinese è quello emerso dagli altri mercati, in seguito all'embargo imposto da Google e le sue possibili ripercussioni. In ogni caso, Hua è ancora del proposito che il problema possa risolversi per vie legali, considerando la modalità d'intervento considerata inappropriata, essendo stato essenzialmente un provvedimento politico contro una compagnia privata.