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NetDragon Websoft ha messo un'Intelligenza artificiale come CEO e le sue azioni sono cresciute

L'anno scorso, la compagnia di videogiochi cinese NetDragon Websoft ha messo un'intelligenza artificiale nel ruolo di CEO: i mercati hanno reagito benissimo.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   17/03/2023
NetDragon Websoft ha messo un'Intelligenza artificiale come CEO e le sue azioni sono cresciute

NetDragon Websoft, una compagnia cinese che si occupa di videogiochi, ha un CEO davvero particolare: un'intelligenza artificiale. Questa soluzione, che a molti sembrerà quantomeno strana, ha fatto crescere moltissimo le sue azioni negli ultimi mesi.

La compagnia è riuscita a eccellere nell'Hang Seng Index, che tiene traccia delle maggiori aziende quotate a Hong Kong. Il suo titolo è cresciuto in borsa del 10% negli ultimi sei mesi, come sottolineato da Business Insider.

Grafico con la crescita delle azioni di NetDragon Websoft con il CEO virtuale
Grafico con la crescita delle azioni di NetDragon Websoft con il CEO virtuale

NetDragon Websoft ha nominato il suo primo CEO virtuale ad agosto 2022, come mossa mira a farla traghettare nel metaverso. Il CEO è stato chiamato Tang Yu ed è stato usato soprattutto per migliorare alcuni processi e raccogliere dati per espandere i suoi algoritmi, così da creare un modello di gestione aperto, interattivo e trasparente, come dichiarato dai responsabili della compagnia. L'obiettivo finale è quello di diventare una comunità lavorativa basata sul metaverso, cosa che si pensa possa attrarre talenti da tutto il mondo e permettere all'azienda di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.

Fondata nel 1999, NetDragon Websoft è una compagnia che sviluppa e gestisce prodotti di varie industrie, compresa quella dei videogiochi. Oltre a sviluppare titoli propri, è anche licenziataria di proprietà intellettuali di Disney, Electronic Arts e altre compagnie occidentali. Tra i suoi titoli Conquer Online, Eudemons Online, Disney Fantasy Online e School of Dragons. Suo anche 91 Wireless, il più grande app store di terze parti in Cina, venduto poi a Baidu per 1,9 miliardi di dollari.