Molti nuovi dettagli sono emersi su Street Fighter 6 da un'intervista di IGN Japan con il director Takayuki Nakayama e il producer Shuhei Matsumoto, due delle figure chiave dello sviluppo del gioco.
Stando alle loro parole, lo sviluppo di Street Fighter 6 è iniziato nel 2018. Nakayama (all'epoca il director di Street Fighter 5), scrisse un documento di 92 pagine per spiegare la sua visione del gioco, che comprendeva i fighting ground, il battle hub e il world tour. Molte delle proposte contenute in quelle pagine sono state inserite nel gioco finale, comprese le tre caratteristiche citate sopra, che sono diventate i pilastri del gioco.
Tutte e tre le modalità sono state concepite come completamente autonome, ossia come se fossero dei singoli giochi. Quindi ognuna avrà una grande quantità di contenuti dedicati, tanto che al team di sviluppo è sembrato di sviluppare tre titoli differenti invece di uno.
La modalità World Tour sarà inizialmente ambientata a Metro City, negli Stati Uniti, ma a quanto si è capito dall'intervista in futuro arriveranno altri luoghi visitabili: "Be', è un World Tour. Non posso dirvi niente con certezza per ora, ma in futuro ne saprete di più. Il nostro obiettivo è quello di creare un'esperienza che permetta di viaggiare per tutto il mondo diventando più forti."
L'idea quindi è che con il tempo saranno aggiunte varie location, con nuovi combattenti, consentendo ai giocatori di fare un vero e proprio tour mondiale, alla ricerca del perfezionamento.
Naturalmente il focus del team è rimasto sul creare il miglior Street Fighter possibile, curando in particolare il sistema di combattimento.
Per il resto vi ricordiamo che Street Fighter 6 è in sviluppo per PC, Xbox Series X e S, PS4 e PS5.