Videogames industry, gli esperti pronosticano nuove fusioni
Il piano di fusione annunciato da Square e Enix per questa primavera ha di certo sorpreso molti osservatori dell'industria videoludica, ma sembra proprio che quello dell'unione sia un trend destinato a caratterizzare, nel bene e nel male, il futuro prossimo dei fabbricanti di mondi alternativi digitali. Secondo Sebastian Lalevee, analista della Schroder Salomon Smith Barney, il genere di fusioni che avverrano a breve termine non sarà però quello tra grosse e grossissime ditte, ma interesserà più che altro la fascia delle software house di medio profilo, che saranno assorbite in piani più ampi per esigenze di un mercato sempre più in espansione. In Europa, compagnie come Infogrames, Titus Interactive e Eidos sono già considerate squali da preda, mentre in America sono Activision, Electronic Arts e Microsoft a essere sospette di prossimi piani di inglobamento. Secondo Lalevee, in particolare, "i publishers europei tenteranno di vendersi quando sono in buona forma - dopo il Natale 2002. Mi aspetto quindi diversi accordi tra Marzo e Dicembre 2003". Chi vivrà, vedrà. Tutto sommato, però, chi mai potrebbe stupirsi e per che cosa dopo aver visto Sonic su una console Nintendo, Sega che fa solo videogames, la Rare con Microsoft e Final Fantasy tornare dalla grande N?