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Mamma li zombi

Dopo un primo episodio carino ma nulla più, John Gore torna con un sequel decisamente convincente

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   19/12/2012
Minigore 2: Zombies
Minigore 2: Zombies
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Vi ricordate di Minigore? Mentre vi rinfrescate la memoria dando un'occhiata alla nostra recensione, facciamo il punto sul titolo di debutto di Mountain Sheep sulla piattaforma iOS. Si trattava di un twin analog shooter caratterizzato da un ottimo sistema di controllo e da un gameplay solido, ma piuttosto debole sul fronte strutturale. Nei panni dello scaltro sopravvissuto John Gore, ci si muoveva infatti all'interno di un unico scenario completamente "piatto", ovvero privo di qualsiasi ostacolo interagibile, mentre orde di mostri pelosi comparivano dal nulla per ucciderci.

Mamma li zombi

Con solo tre differenti armi a disposizione per difenderci, il nostro obiettivo nel gioco era semplicemente quello di durare il più a lungo possibile; ed è stata proprio questa mancanza di un senso di progressione a indisporci, al di là dell'indiscutibile valore stilistico della grafica "giocattolosa", piena di personaggi davvero ben realizzati. Dopo un gran numero di aggiornamenti (il gioco è arrivato qualche mese fa alla versione 7.0) fondamentalmente accessori, ecco che finalmente gli sviluppatori hanno rilasciato un sequel, Minigore 2: Zombies, dimostrando di aver imparato dai propri errori e andando a limare gli spigoli di quella che era di fatto una pietra grezza, capace ora di risplendere come un prezioso diamante nel filone dei twin analog shooter per iPhone e iPad. Il protagonista è ancora lui, John Gore, ma viene accompagnato stavolta da una pletora di personaggi sbloccabili dotati di equipaggiamento di base differente: suo padre Jerry Gore, sua figlia Jenny Gore e un bel po' di special guest, da Zombieville Guy a Hook Champ, da Enviro-Bear a Evan Hsu, passando poi per skin natalizie, ninja, coniglietti e altro ancora.

Tanta roba

Quando ci siamo trovati di fronte a Minigore 2: Zombies, la prima parola che ci è venuta in mente è stata "rivoluzione". Benché infatti il fulcro del gameplay sia lo stesso del primo episodio, ugualmente solido se non di più, attorno a esso è stato costruito un castello di possibilità e varianti che compaiono tutte nella schermata del "negozio virtuale" visitabile fra una partita e l'altra, e che possono essere sbloccate utilizzando le monete che il gioco elargisce in modo alquanto generoso quando ammazziamo i non-morti e i loro colleghi mostri.

Mamma li zombi

Dalle tre armi dell'originale Minigore si è passati in questo sequel a dieci (mitragliatrice leggera, fucile a pompa, lanciagranate, fucile d'assalto, lancia-pecore esplosive e le loro versioni "doppie"), accompagnate da potenziamenti momentanei (un cuore in più nella barra della salute, ora finalmente rappresentata sullo schermo, scarpe per aumentare la velocità del personaggio, munizioni extra e altro ancora), sette scenari man mano più impegnativi (ognuno con un differente boss finale) e la lista di personaggi a cui abbiamo accennato poco fa. Insomma, da una semplice "prova d'abilità" il prodotto di Mountain Sheep è diventato uno sparatutto di grandissima sostanza, esprimendo al meglio tutto il suo potenziale e consegnandoci un'esperienza terribilmente coinvolgente, giocabile, divertente e impegnativa. Si registrano sostanziali progressi anche sul fronte tecnico: l'engine realizzato dal team finlandese muove ora fino a centocinquanta nemici su schermo contemporaneamente, con animazioni procedurali che danno vita a reazioni differenti per ogni colpo messo a segno e scenari molto colorati, stilosi e ben caratterizzati, che a differenza del passato presentano ora alcuni "ostacoli" che possiamo sfruttare in fase difensiva per ripararci dal fuoco ostile. Il comparto sonoro, infine, è estremamente corposo e d'atmosfera, grazie a un mix di effetti convincenti e ottime musiche.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.1)
Terminale utilizzato: iPhone 4S
Prezzo: 0,89€
Multiplayer.it
9.0
Lettori (8)
8.1
Il tuo voto

Laddove il primo Minigore offriva sì meccaniche sparatutto solide e uno stile grafico unico, ma rinchiusi nello scomodo recinto di una struttura priva di sbocchi, basata sulla mera sopravvivenza e priva di una reale progressione, Minigore 2: Zombies non si pone alcun limite e ci va giù pesante con le armi (dieci), i personaggi (venti) e gli scenari (sette), enfatizzando la spettacolarità dell'azione grazie a un motore grafico potenziato. La stessa godibilità dell'esperienza appare migliorata, grazie a una gestione più sensata dell'energia del personaggio (ora rappresentata visivamente dalle icone a forma di cuore) e alla possibilità di attuare eventualmente strategie di fuga quando rimaniamo senza munizioni, con la sola scure d'ordinanza, e ci serve trovare in fretta un'altra arma. Probabilmente il miglior twin analog shooter attualmente disponibile su App Store, da comprare senza indugio.

PRO

  • Gameplay solido, divertente e appagante
  • Straordinaria sostanza, tantissimi sbloccabili
  • Stile grafico unico, tantissimi mostri su schermo
  • Controlli touch praticamente perfetti

CONTRO

  • Differenze quasi nulle fra i personaggi