Potrebbe suonare strano, ma i giochi di guida con visuale dall'alto hanno una lunga tradizione. Per via delle loro meccaniche immediate sono stati spesso protagonisti nelle sale giochi, pur senza ottenere chissà quale successo sulle home console, e negli ultimi anni erano praticamente scomparsi. Serviva un team con base a Dubai per tentare di rilanciare questo filone, fornendone un'interpretazione per certi versi inedita, ed ecco dunque approdare su PlayStation Store Fuel Overdose. Il gioco ci propone un gameplay da un lato tradizionale, dall'altro pieno di sfaccettature strategiche e action grazie all'introduzione delle armi, dei "rampini" e delle abilità speciali. Queste ultime possono essere attivate quando la relativa barra è piena, tramite l'esecuzione di "mezzelune" o movimenti simili con lo stick analogico destro, quasi come in un picchiaduro a incontri, e ogni personaggio ne possiede un set.
A proposito di personaggi, il roster è composto da otto piloti molto particolari, ognuno mosso da motivazioni differenti ma caratterizzati da tratti invero poco originali: abbiamo Lene, una tizia bionda dotata di un seno enorme, ragazza all'apparenza frivola ma in realtà pronta a farsi carico delle responsabilità affidatele dal suo clan; Hayden, il classico fighetto con una pettinatura improbabile; Ryuhei, il samurai solitario; A.J., l'energumeno punk di turno; Noa, un bambino africano che inspiegabilmente sa come guidare un'auto; Rosa, anche lei dotata di un seno enorme, giovane leader di un clan sudamericano; Odessa, un androide "femmina" specializzata nell'uccidere le persone; e infine Hermod, un personaggio misterioso che va sbloccato. Ma come mai tutti questi clan e, soprattutto, le gare a bordo di veicoli armati? Ci viene spiegato nell'introduzione dello Story Mode, sulle note di un bel pezzo rock: ci troviamo in uno scenario post-apocalittico in cui l'umanità è stata decimata da un virus e i sopravvissuti devono assumere continuamente un vaccino per rimanerne immuni, ma la medicina costa e vincere gare come questa non è che un modo per ottenerla.
Luci e ombre
Dalla schermata principale di Fuel Overdose è possibile accedere a cinque differenti modalità, ovvero Corsa Libera, Campionato, Storia, Sfida e Multiplayer. Non c'è stato purtroppo verso di provare quest'ultimo: complici le festività natalizie, durante i nostri test non siamo mai riusciti a trovare partite attive o semplicemente qualcuno disposto a sfidarci. L'offerta ci è sembrata comunque più che discreta in termini quantitativi: la Storia va infatti completata con ognuno degli otto personaggi per avere una panoramica completa della trama, per quanto scontata al livello dei più tradizionali JRPG, mentre il Campionato è composto da quattro stage indipendenti, dal grado di difficoltà crescente.
Ci sono infine diverse Sfide, ovvero gare da portare a termine in condizioni particolari, ad esempio senza l'uso delle armi oppure partendo con un qualche handicap di genere diverso. Si può giocare per un bel po' di tempo, insomma, a patto che la visione di I-Friqiya corrisponda ai vostri gusti. Noi, onestamente, ci siamo trovati in grossa difficoltà ad apprezzare le peculiarità di questa produzione, perché l'implementazione dei vari elementi che compongono il pacchetto ci è sembrata un po' confusa. Cerchiamo di spiegarci meglio: gli sviluppatori hanno deciso di raccontare la storia in un certo modo, facendo ricorso a immagini digitali per dipingere lo scenario post-apocalittico, salvo poi introdurre personaggi in stile anime che c'entrano davvero poco con quel tipo di soluzione. La sensazione (probabilmente fondata) è che il gioco fosse già praticamente pronto e si sia poi voluto aggiungere questo substrato "manga", con le ragazze pettorute e tutto il resto, per aumentare l'interesse. C'è poi chiaramente la questione del gameplay, e in tale frangente a nostro avviso si è sbagliato nel voler mettere tutto e subito sul piatto: la rosa delle azioni eseguibili in corsa è davvero troppo ampia perché si possa padroneggiarle immediatamente, e il rischio è che si mettano da parte molte possibilità cercando di puntare al sodo, ovvero sulle armi più efficaci e sulla pura e semplice memorizzazione dei tracciati.
Trofei PlayStation 3
Fuel Overdose contiene undici Trofei piuttosto semplici da ottenere: basta completare il tutorial, la Storia con Hermod, eseguire azioni come eliminare venti nemici, sbloccare tutte le vetture, completare le Sfide e così via.
Armi non convenzionali
Al di là dell'interpretazione che il team di Dubai ha voluto fornire dei racer arcade con visuale dall'alto, ci sono degli elementi da cui questo genere non può prescindere, vedi la pulizia e la fluidità del comparto tecnico. Correre su di un tracciato i cui limiti non risultano ben definiti è infatti poco piacevole, eppure in tal senso sono state commesse delle enormi ingenuità. In primo luogo la grafica è fra le più "sporche" che si siano mai viste su PlayStation 3, tanto che a volte persino le vetture appaiono poco distinguibili; per non parlare del design dei circuiti, che presentano talvolta soluzioni davvero discutibili in termini di resa e pulizia. In secondo luogo non viene garantita neppure la solidità del frame rate, dato che basta un po' di caos per innescare "blocchi" o pesanti rallentamenti, andando a finire ben al di sotto dei canonici 30 FPS nonostante non ci sia nulla di esagerato da muovere sullo schermo, anzi. Il fatto di optare per una visuale non fissa ma dinamica, che cambia inquadratura a seconda del punto del tracciato in cui ci troviamo, funziona talvolta bene e talvolta no; ma è soprattutto l'eccessiva vicinanza della telecamera a creare dei problemi, nella fattispecie quando utilizziamo le armi. Il nostro veicolo è dotato di una mitragliatrice, di missili a ricerca e di mine, ma per agganciare un bersaglio dobbiamo necessariamente averlo nelle vicinanze.
Ebbene, provate a sparare un missile e vedrete che nel 90% dei casi la sua esplosione danneggerà anche voi, e lo stesso discorso si applica alla pur interessante possibilità di far esplodere delle cariche presenti sulla pista. Ci sono poi i rampini, anche questi una bella idea implementata male. In pratica ci viene data la possibilità di chiudere le curve strette sfruttando un cavo agganciato a un perno a bordo strada, ma la resa di tale manovra lascia ampiamente a desiderare: anziché attivare una sorta di "effetto compasso", infatti, il gancio non fa che consentirci di godere di uno spunto extra, ma la scarsa efficacia della manovra si traduce spesso in un impatto indesiderato con un muro. Veniamo quindi alla fisica, perché anche qui le cose ci hanno convinto davvero poco. Non è raro vedere i vari veicoli ammassarsi e "calpestarsi" l'un con l'altro durante gli scontri, eventualità fuori da qualsivoglia scenario plausibile. Per non parlare di quando i tracciati sono "aperti" e la nostra vettura comincia a percorrerne le estremità, con conseguenze terribili ai fini della corsa. Se e quando il veicolo si capovolge, possiamo premere il tasto Select per farlo tornare in pista, ma anche qui c'è un problema: dovremo premere più volte il grilletto R2 perché il gioco si accorga che vogliamo ripartire (perdendo tempo prezioso) e fare attenzione se ci troviamo in una curva, perché i comandi sulle prime stenteranno a funzionare.
Conclusioni
Apprezziamo la volontà di innovare un genere "fermo" come quello dei giochi di guida con visuale dall'alto, ma operazioni del genere vanno effettuate in un certo modo, vagliando attentamente gli elementi che vengono introdotti nel mix e valutandone l'impatto sulla godibilità dell'esperienza. Al di là dei discorsi sullo stile "misto" adottato per Fuel Overdose, infatti, la sensazione è che gli sviluppatori abbiano fatto una lista delle idee che sarebbe stato carino inserire nel gioco senza pensare a come introdurle in modo graduale né verificarne la bontà. Elementi potenzialmente validi come i ganci, le cariche esplosive e le armi in generale risultano male implementati per problemi come la visuale troppo ravvicinata, una fisica dei veicoli che lascia a desiderare e, infine, una grafica molto "sporca" e soggetta a frequenti cali nel frame rate.
PRO
- Un buon numero di modalità
- Tante idee interessanti...
CONTRO
- ...ma male implementate
- Grafica sporca, frequenti rallentamenti
- Fisica dei veicoli discutibile