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Tower offense, parte seconda

A due anni dal primo episodio, Anomaly torna su PC con nuove unità, una nuova trama e il multiplayer competitivo

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   17/05/2013
Anomaly 2
Anomaly 2
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Quando ha fatto capolino su Steam, nell'aprile del 2011, Anomaly: Warzone Earth ha portato con sé una vera e propria rivoluzione per il sottogenere strategico dei tower defense. Il titolo di 11 bit studios proponeva infatti una meccanica "rovesciata", in cui all'interno degli stage il giocatore non si trovava a gestire le torri rispetto all'avanzamento di truppe nemiche, bensì a muovere le truppe stesse e a modificarne dinamicamente l'assetto per affrontare qualsiasi tipo di situazione dovesse presentarsi. L'idea alla base di questo concetto era molto semplice ma al contempo terribilmente efficace: agendo sulla rotellina del mouse era possibile, in qualsiasi momento, modificare il percorso delle unità sulla mappa in base alle insidie di turno, quindi premere la bassa spaziatrice per cambiare l'ordine dei veicoli, potenziare quelli a propria disposizione, acquistarne di nuovi oppure venderli. Nell'azione in tempo reale, un coraggioso comandante a piedi coordinava i lavori, lanciando sul terreno potenziamenti in grado di riparare i danni del convoglio oppure pensati per distrarre le torri nemiche e fornire loro un bersaglio fasullo per qualche secondo. Il medesimo schema è stato adottato per Anomaly Korea, un episodio rilasciato lo scorso 20 dicembre solo su tablet e smartphone (e convertito per PC in esclusiva per chi ha prenotato il secondo capitolo, dunque non in vendita separatamente), che ha saputo innalzare il livello qualitativo dell'esperienza e imporsi in assoluto come la migliore esperienza RTS sui dispositivi mobile (rinfrescatevi la memoria). Ora tocca ad Anomaly 2, di ritorno sulla piattaforma Windows, fare qualcosa di meglio. Ci riuscirà?

Tower offense, parte seconda

Nel cuore dell'anomalia

Come avevamo già potuto sperimentare in occasione del provato, il nuovo episodio della serie creata da 11 bit studios ci introduce alle novità del gameplay attraverso un livello che funge anche da prologo narrativo per la trama e in cui, in effetti, si consuma una vera e propria tragedia. Dopodiché si passa a un nuovo comandante e a nuove truppe, più che mai determinate a debellare la minaccia costituita dalle misteriose torri metalliche aliene che stanno devastando alcune zone del pianeta. Una delle peculiarità di Anomaly 2 è che non solo gli sviluppatori hanno cambiato tutte le unità a nostra disposizione, dalla prima all'ultima, ma le hanno anche dotate di un sistema di trasformazione che ne modifica le funzionalità e l'equipaggiamento. Il primo veicolo con cui avremo a che fare, l'Assault Hound, può infatti trasformarsi in un mech e passare dalla mitragliatrice "progressiva" di default (che aumenta il ratio di fuoco man mano che colpisce il bersaglio) a un potente doppio lanciafiamme, ideale per far fronte agli assedi. La seconda unità, l'Hammer, passa invece da una configurazione in stile "tank", con un potente cannone che però spara solo a bersagli che si trovano di fronte, anche se distanti, a una forma robotica quadrupede dotata invece di un lanciarazzi liberamente orientabile.

Tower offense, parte seconda

E ancora: il Guard si presenta come un cingolato lento e mediamente resistente, in grado di emettere impulsi che rallentano l'azione delle torri aliene per facilitarne l'eliminazione; oppure si trasforma in una sorta di elicottero che protegge i mezzi adiacenti tramite uno scudo energetico. È stato insomma effettuato un lavoro non indifferente in termini di rinnovamento del parco veicoli, e la loro capacità di trasformarsi aggiunge un ulteriore substrato strategico al gameplay, visto che effettuare rapidi cambi di configurazione diventa spesso essenziale per risolvere al volo situazioni molto complicate. Le novità sono meno consistenti sul fronte dei potenziamenti, ma anche in tal senso non mancano idee inedite, come ad esempio l'impulso che "spegne" le torri nemiche finché non subiscono i primi danni, concedendoci l'indubbio vantaggio della prima mossa, oppure il bersaglio che ci consente di concentrare gli attacchi (e di amplificarne la potenza) verso un particolare obiettivo. E a proposito di torri, anche le fila dei "cattivi" hanno subito un completo restyling: le postazioni che già conoscevamo sono state modificate in modo da vantare nuove funzioni, mentre tante altre ne sono state introdotte, incluse quelle che spuntano dal terreno all'improvviso quando transitiamo in una zona "a rischio". Il comparto tecnico del gioco riflette l'aria di cambiamento grazie a una grafica ridisegnata e a scenari molto più dettagliati ed evocativi rispetto al passato, elemento che chiaramente si riflette sulla fruibilità del prodotto sui notebook che non siano dotati di una scheda grafica sufficientemente potente, quantomeno volendo mantenere le regolazioni al massimo. Eccellente anche il sonoro, grazie in particolare a musiche davvero epiche, di stampo cinematografico.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 480M
  • Scheda video: ATI Mobility Radeon HD 5650
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 8

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core 2 Duo da 2,4 GHz, AMD Athlon X2 da 2,8 GHz
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 9600 GS, ATI Radeon HD 4000
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows XP SP3, Windows Vista

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core 2 Quad da 2,7 GHz, AMD Phenom II X4 da 3 GHz
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 260, AMD Radeon HD 5770
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7

Singolo e multiplo

La campagna in single player costituisce ancora una volta il fulcro dell'esperienza offerta da Anomaly 2, con un totale di quindici missioni che possono essere affrontate secondo quattro differenti gradi di difficoltà. Nel nostro caso specifico abbiamo optato per il livello "normale" e abbiamo impiegato circa otto ore per completare tutto, anche se bisogna considerare i tentativi multipli in alcuni stage particolarmente ostici (e un probabile doppio finale).

Tower offense, parte seconda

Una delle perplessità avanzate anche per i precedenti episodi della serie, ovvero il progressivo aumento della durata delle missioni, è stata gestita discretamente bene nel nuovo capitolo, visto che i tempi effettivamente si dilatano solo nelle fasi più avanzate della campagna, ergo la mancanza di un sistema di salvataggio istantaneo non crea chissà quali scompensi. Se avete giocato Anomaly: Warzone Earth, poi Anomaly Korea e infine questo nuovo capitolo è chiaro che, nonostante le novità poc'anzi elencate, non avvertirete chissà quali differenze in termini di meccaniche e anzi potreste ritrovarvi ad affrontare lo story mode con un po' di sufficienza, ma bisogna riconoscere che il concetto ideato da 11 bit studios non si presta a chissà quali variazioni, come del resto il sottogenere di appartenenza, e dunque gli sviluppatori non hanno avuto chissà quale spazio di manovra per innovare le dinamiche, cosa che nonostante tutto sono riusciti a fare. Le aspettative erano dunque alte per l'altra grande novità di Anomaly 2, ovvero l'implementazione di una modalità multiplayer competitiva. Due giocatori possono sfidarsi all'interno di mappe man mano più grandi (da sbloccare) impersonando la squadra d'attacco oppure le torri aliene e impiegando quanto appreso nel single player per mettere in difficoltà il proprio avversario.

Tower offense, parte seconda

L'obiettivo è quello di distruggere (o proteggere) una serie di nuclei attraverso un gameplay che prevede pause per la modifica del percorso delle unità ma che invece lascia scorrere l'azione quando la fazione dei "buoni" desidera cambiare l'assetto del proprio convoglio. Abbiamo sperimentato il multiplayer con un amico (verificata, purtroppo, l'attuale mancanza di avversari online), particolarmente curiosi rispetto al funzionamento delle torri. Quando si controllano i "cattivi", infatti, le regole diventano quelle di un tower defense classico: è possibile piazzare le proprie unità all'interno di caselle adiacenti il nucleo da salvaguardare, con nuove torri che si sbloccano a seconda della durata della partita e dei nemici che riusciamo ad eliminare. Anche gli alieni dispongono di potenziamenti, nella fattispecie è possibile utilizzare uno scudo extra per una torre, rigenerarne l'energia oppure mandarla in modalità "berserk" per amplificare la sua potenza d'attacco. Il comparto competitivo online appare dunque in linea con le aspettative, non si tratta di una feature che riteniamo "centrale" ma sicuramente gode di un grande potenziale qualora si trovassero avversari appassionati e tenaci. Coinvolgere un amico o trovarne uno su Steam appare la soluzione migliore.

Conclusioni

Digital Delivery: Steam
Prezzo: 13,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (11)
6.6
Il tuo voto

Dopo aver reinventato il genere dei tower defense due anni fa, 11 bit studios consegna agli appassionati una nuova esperienza di grande spessore, ricca di novità di rilievo fra cui spicca senz'altro l'introduzione della modalità multiplayer competitiva. Pur muovendosi all'interno di un tracciato molto ben definito, che non consente chissà quali variazioni sul tema, Anomaly 2 si conferma dunque un sequel di grandissimo valore, forte di una campagna single player impegnativa e duratura, di un rinnovato comparto tecnico e di un gameplay che dimostra di reggere ancora bene sulla lunga distanza. Anche per merito delle nuove unità e della possibilità di far assumere loro due differenti configurazioni in tempo reale. Se avete apprezzato il primo episodio o siete alla ricerca di un RTS diverso dal solito, non abbiate alcun dubbio e spendete questi 13,99 euro (12,59 per l'offerta di lancio).

PRO

  • Rinnovato nei veicoli, nei nemici e nel comparto tecnico
  • La trasformazione aumenta il valore strategico dell'esperienza
  • Multiplayer competitivo interessante e ricco di potenzialità...

CONTRO

  • ...ma trovare avversari al momento non è semplicissimo
  • L'effetto "sorpresa" è ormai scemato rispetto a due anni fa

Anomaly 2 è un sequel di grandissimo valore, forte di un gameplay che regge bene sulla lunga distanza