Avevamo già incontrato un videogioco meraviglioso che affrontava il tema della depressione, The Cat Lady, ma questo è qualcosa di diverso. La sofferenza mentale di Evan Winter, impiegato in un'agenzia pubblicitaria, forse dotato di talento, ma obeso, solo, alienato e amaro, è un mezzo per parlare di alcuni aspetti della vita che riguardano tutti. L'autore di Actual Sunlight, Will O'Neill, sa che i videogiochi sono molto coinvolgenti ed è cosciente che le sue parole, per bocca di Evan, sono senza scampo. Questa infatti è la storia di un uomo che decide di farla finita e non c'è nulla che possiamo fare per impedirlo.
Perciò interviene subito per sconsigliare a chiunque non si trovi nello stato mentale adatto di affrontare questo viaggio. Offre anche parole di sostegno da chi, come lui, ha dovuto patire alcuni degli stati d'animo che affliggono Evan, sebbene sembri convinto che dopo i trent'anni non ci sia più scampo: se ci si è giocati male le proprie carte, non resta che rassegnarsi. Forse non è proprio quello che voleva dire, non lo sappiamo. Sono parole dette fuori dalla sua opera, che è ciò che qui ci interessa, ma non ci sono sembrate esagerate. Actual Sunlight ha infatti la capacità di metterci di fronte alle nostre vite che, anche senza dolorose derive depressive, ci interrogano con l'evidenza dei risultati, che raramente sono quelli attesi. Si parla di videogiochi, e dell'illusione che questi nascondano traguardi sostituibili a quelli raggiungibili nella vita reale, ma si parla anche dell'indifferenza sul luogo di lavoro, dove i colleghi sono esseri umani sacrificabili. E dove spesso siamo noi i primi a ignorare, per pigrizia o egoismo, i segnali di disagio di chi magari condivide proprio la nostra stanza. Che dite, ve la sentite di svegliarvi una mattina nei panni di Evan? Se la risposta è sì, continuate pure a leggere.
Actual Sunlight racconta in modo diretto e brutale l'ultimo scorcio di vita di Evan prima del suicido
Il testamento di Evan
Actual Sunlight è stato sviluppato con RPG Maker VX Ace e dura poco più di un'ora. Non c'è nessun ostacolo da superare, nessuna scelta da fare, la strada è già stata scritta. Dobbiamo solo esaurire le possibilità di interazione con le persone e gli oggetti intorno a noi. Ciccando davanti a ciascuno di essi si attiva un breve dialogo, arricchito da una bella immagine disegnata a mano o, molto più spesso, una finestra di testo bianco su fondo nero.
Le parentesi testuali sono in realtà il succo del gioco e riguardano i pensieri di Evan, dalla sua concezione del mondo all'autoanalisi. Di solito sono presentati come microsaggi, con tanto di titolo e firma dell'autore - lo stesso Evan Winter - ma in alcuni casi appaiono come trascrizioni di un dialogo fra Evan e un misterioso psicoanalista. Questi ultimi estratti, che fanno pensare a una cura, sono uno degli aspetti più dolorosi del gioco. Evan infatti ci prova a uscire dalla sua situazione, oppure è il mondo intorno a lui a offrirgli un appiglio; c'è perfino spazio per uno briciolo di affetto e romanticismo. Ma no, sono tutte illusioni. Evan alla fine si toglierà la vita, e su questo il gioco è chiaro fin dall'inizio. Ma noi ci speriamo lo stesso che qualcosa possa cambiare. Anche voi lo farete, perfino dopo la nostra conferma. Vi direte che al redattore è sfuggito un oggetto o una conversazione che poteva fare la differenza. Se vi succederà prendetela bene, significa che siete vivi e riuscite a provare empatia. Evan purtroppo non ci riesce più, ed è quello che in parte ci fa arrabbiare. Nella sua testardaggine intravediamo una punta di vigliaccheria imperdonabile. D'altronde la forza di quest'opera è tutta nelle parole, che sono intime e in parte autobiografiche.
Lasciano quindi trasparire l'imperfezione umana, tutte le sue infinite sfumature. O'Neill ha una lucidità eccezionale e scrive senza fronzoli o derive. Va dritto al punto con parole taglienti e non fa sconti né a se stesso né al mondo. Alla fine sentirete che Actual Sunlight non ha esaurito quello che aveva da dire, che presto o tardi dovrete tornare su quelle parole e sulla vita di Evan. Dal nostro punto di vista questo è il segnale che l'opera è riuscita: ci ha toccati e ci interroga. Ci siamo anche chiesti se ci fosse una qualche morale, o un pensiero che potesse tirare le somme di tutta la vicenda, e ci è venuto in mente un documentario che trovate su YouTube, firmato Vice, su di una foresta giapponese ribattezzata dagli abitanti del luogo "la foresta dei suicidi". Se avete affrontato con successo la mole di testi inglesi di Actual Sunlight non farete fatica a seguire le poche, sobrie parole della guida giapponese del documentario. Questo signore, alla fine del video, osservando i doni lasciati da parenti e amici sul luogo di un suicidio, dice che nessuno è solo come crede, che siamo tutti insieme in questa vita e dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri. Chissà cosa ne avrebbe pensato Evan.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-2600K 3.40GHz
- RAM 8 GB
- Scheda video GeForce GTX570
- Sistema operativo Windows 7 64 bit
Requisiti minimi
- Un qualunque PC moderno può fare girare il gioco senza difficoltà
Conclusioni
Actual Sunlight è un calcio nel naso che fa tanto più male perché inaspettato. Ci spiazza subito fin dalle prime righe di testo e ci fa sedere scomodi sulla sedia, in apprensione fino alla fine e oltre. Rompe l'illusione consolatoria di un mondo immaginario dove basta raccogliere potenziamenti per superare gli ostacoli, e un finale extra equivale a una vittoria, per metterci di fronte alle nostre vite. Alla vita in generale, quella vera. Dove non si salva e non si ricomincia per fare un secondo giro, questa volta senza errori. Non aspettatevi di giocare. Actual Sunlight è un videogioco dove non si gioca. Ma non è neppure una sentenza. È il messaggio di un autore, con il quale si può quindi essere in disaccordo. Questa è la sua visione: qual è la vostra?
PRO
- Un'opera toccante, personale e irreplicabile
CONTRO
- Peccato per la barriera linguistica