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La festa dell'anno

Dopo il buon esordio su Wii, la serie Wii Party trova definitiva consacrazione sulla nuova console Nintendo

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   23/10/2013
Wii Party U
Wii Party U
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La festa dell'anno

Si sentiva il bisogno di un seguito di Wii Party? Beh, forse no; eppure visto il risultato finale, e dopo esserci divertiti parecchio sfidando amici e parenti all'ultimo lancio di dadi, non possiamo che essere felici del fatto che Nintendo abbia voluto proseguire anche su Wii U il brand in questione. Chi ha la memoria più lunga ricorderà forse che il primo episodio apparve su Wii circa tre anni fa, in un periodo già di declino per la fortunatissima console di Kyoto e di generale rigetto da parte dell'utenza nei confronti di quei casual e party game che avevano decisamente saturato il mercato. Ciò nonostante il gioco si rivelò essere di qualità più che buona, riuscendo a proporre una formula tutto sommato convenzionale in una maniera però spassosa e coinvolgente. Oggi le cose nel mondo dei videogiochi sono estremamente diverse, gli equilibri si sono modificati, eppure non per questo ciò che era apparso divertente tre anni fa non deve esserlo anche di questi tempi, no? Wii Party U arriva su Wii U completamente sotto i radar, quasi a sorpresa: ma chi è solito avere la casa piena di gente dovrebbe iniziare a drizzare le antenne.

Diversamente bello

Le similitudini tra il primo Wii Party e questo nuovo capitolo sono moltissime, a cominciare dalla modalità di vendita; sì perché anche in questo caso Nintendo ha scelto di offrire il gioco in confezione abbinata con un Wiimote Plus, ad un prezzo complessivo attorno ai 50€. Una cifra decisamente interessante se si considera il costo di un telecomando singolo, e che consente di avere a disposizione un prezioso controller extra. Fattore, questo, a dir poco fondamentale nel caso di Wii Party U: sì perché, sebbene esista la possibilità di affrontare il gioco (o meglio, alcune parti di esso) anche in singolo o in coppia, è piuttosto evidente come il meglio lo si ottenga solamente con tre o preferibilmente quattro partecipanti.

La festa dell'anno

Il multiplayer è ovviamente la chiave di un prodotto di questo tipo, e proprio per l'importanza di assistere "dal vivo" ad azioni e reazioni dei protagonisti, non esiste alcuna modalità online; una scelta a nostro modo di vedere assolutamente corretta e coerente. Quindi, se non fosse già abbastanza chiaro anche solamente leggendo il titolo, lo ripetiamo ancora: Wii Party U è un prodotto da giocare esclusivamente in gruppo, altrimenti meglio girare al largo. Con questa premessa ben stampata in mente, possiamo valutare serenamente il lavoro svolto da Nintendo, magari levandoci subito il dente in merito alla componente tecnica che costituisce certamente la parte meno brillante del pacchetto. In realtà tale definizione potrebbe essere eufemistica, perché Wii Party U ricalca in maniera sostanzialmente immutata lo stile minimalista e stilizzato a base di Mii che ha contraddistinto le produzioni "casual" di Nintendo da Wii Sports in poi. Se non fosse per risoluzione, texture e qualche effetto infatti, Wii Party U potrebbe essere scambiato facilmente per un titolo per la precedente generazione di console della grande N, e nemmeno dei più belli; sinceramente non abbiamo mai ritenuto tale stile artistico particolarmente riuscito, eppure la compagnia di Iwata sembra voler continuare imperterrita su questa strada. Comunque, si tratta di titolo esteticamente molto semplice, grazioso, colorato, funzionale, innocuo, ma nulla più di questo. Chiusa la parentesi, possiamo quindi concentrarci sui contenuti offerti da Wii Party U, che fortunatamente sono ben altra cosa...

Se state cercando un party game, con Wii Party U non potete proprio sbagliare

Facciamo un partitone

Non ci piace molto la definizione di "definitivo", eppure Wii Party U è senza dubbio uno dei party game più completi, robusti, ricchi e vari che ci sia mai capitato di giocare. E' evidente che Nintendo abbia voluto concentrare anni di esperienza nell'ambito del casual game in un unico prodotto, e infatti la quantità di modalità a disposizione è inizialmente anche un po' disorientante.

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Ad accompagnare per mano l'utente ci pensa la bizzarra coppia composta da Gualtiero Festivaliero assieme a Gelsomina Partitina (?!), una sorta di "padroni di casa" in grado di fornire indicazioni non sempre necessarie e utili. La struttura di base è divisa in tre macro sezioni: Giochi di Gruppo, Giochi in Casa e Sfide da Tavolo, ognuna delle quali è ulteriormente frammentata in diverse modalità differenti. Tra i Giochi di Gruppo figurano fondamentalmente quel tipo di situazioni puramente competitive, in cui i minigiochi svolgono il ruolo principale. Ciò che cambia è in pratica tutto il "contorno", che può variare da una semplice struttura tipo gioco da tavolo, con tanto di dadi da lanciare per avanzare nelle caselle, a formule più originali molto più semplici da affrontare che da descrivere a parole. Dicevamo dei minigiochi, che appunto sono i protagonisti di questa sezione: sono un totale di 65, e si basano sia su situazioni di tutti contro tutti, che di uno contro gli altri. La cosa notevole, e tutt'altro che scontata, è il fatto che una buonissima parte dei 65 siano effettivamente molto, molto divertenti e godibili, oltre che contraddistinti da una varietà straordinaria, segno di una fantasia particolarmente spiccata dei game designer nipponici. Giochi in Casa è invece composto da 8 esperienze completamente diverse, una sorta di collezione di giochi più strutturati che in molti casi coinvolgono in maniera più "fisica" gli sfidanti.

La festa dell'anno

Per esempio Intrecciafalangi è una specie di Twister in cui invece di incastrare i corpi sui punti colorati lo si fa con le dita sui tasti di Wiimote e GamePad, Disegnini Quiz è una variante del Pictionary, Indovina la Smorfia sfrutta la fotocamera dal controller per fotografare appunto la smorfia associata a una situazione che i compagni dovranno indovinare, e via dicendo. Anche in questo caso la varietà la fa da padrone, nonostante sia è possibile ravvisare qualche situazione in cui forse si è chiesto troppo alla precisione di rilevazione dei movimenti (tipo in Portatori d'Acqua). Sfide da Tavolo è infine una raccolta di minigiochi che sfruttano unicamente il GamePad, in quel tentativo intrapreso da molti di dare un reale senso al touch screen della console Nintendo. Il risultato, seppur non sempre del tutto riuscito, conferma nuovamente la grande creatività che sta dietro a Wii Party U, nonostante i limiti imposti da un touch screen resistivo e soprattutto non multi touch. Merita infine una citazione la possibilità di valutare, da una a cinque stelle, qualsiasi delle attività proposte dal gioco; la cosa interessante è che il proprio giudizio va poi a fare media con quello di tutti gli altri utenti del Mondo, così da poter ottenere in maniera pratica una indicazione di massima su quali siano le situazioni più gradite dal "grande pubblico" ed eventualmente favorirle al momento della scelta.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.3
Lettori (29)
8.4
Il tuo voto

Wii Party U, vale la pena sottolinearlo nonostante l'ovvietà, è un gioco spiccatamente, unicamente e fondamentalmente votato all'utilizzo di gruppo. Preferibilmente con almeno tre persone, meglio ancora se quattro, e per ognuna di esse è necessario un Wiimote. Dando per buono quindi l'utilizzo in condizioni ottimali della produzione Nintendo, ciò che si ottiene è uno dei migliori party game degli ultimi anni, eccezionale per varietà, quantità e qualità dell'offerta. Adatto sia a videogiocatori esperti (ovviamente se inclini a questo tipo di offerta) che a perfetti novizi, trova soltanto nella componente grafica fin troppo spartana un reale punto debole. Se siete interessati ad un prodotto di questo tipo, non rimarrete certamente delusi.

PRO

  • Enorme quantità di contenuti
  • Minigiochi quasi sempre validi
  • Bundle con Wiimote Plus molto interessante

CONTRO

  • Graficamente troppo spartano
  • Quasi inutile sotto i tre partecipanti
  • Piuttosto impegnativo nella dotazione necessaria