Non è certo la prima volta, né sarà l'ultima, che un titolo pensato per dispositivi mobile faccia "il grande salto" e tenti il successo anche sulle più tradizionali console, in questo favorito dai sistemi di digital delivery di cui ormai sono dotate tutt'e tre le case produttrici di hardware e che per forza di cose strizzano l'occhio alla scena degli sviluppatori indipendenti. Kung Fu Rabbit è abbastanza noto tra i possessori di tablet e cellulari: ha ormai un paio di primavere sulle spalle, quando uscì si fece abbastanza notare per il suo gameplay molto simile a quello di un altro indie game, Super Meat Boy, e nel frattempo, prima di arrivare su Nintendo 3DS, è stato convertito per un gran numero di piattaforme. Non staremo qui a filosofeggiare su quanto questa cosa possa essere positiva, negativa o totalmente neutra per i giocatori e per il mercato, ci sono altri spazi per questi ragionamenti e poi - che cavolo! - abbiamo un sacco di coniglietti shaolin da salvare!
Cosa può dire un gioco mobile su una console come il Nintendo 3DS? Scopriamolo con Kung Fu Rabbit!
Picchiare come un coniglio
Quando il Male Universale decide di conquistare il mondo, si sa, la prima cosa che fa è imprigionare tutti gli adepti di un tempio shaolin frequentato esclusivamente da conigli dediti alle arti marziali.
Ma, sempre seguendo le regole, ne lascia uno libero, il quale si assume poi la responsabilità di andare in giro per sessanta livelli, più venti bonus, infestati di nemici e di residui appiccicosi e mortali a salvare i suoi confratelli. Kung Fu Rabbit è un classicissimo platform game, fatto quindi sostanzialmente di tante piattaforme classiche e "speciali", e di salti da calcolare al millimetro. Oltre al salto normale, il nostro coniglietto marziale da bravo Bruce Lee è anche dotato di un salto "a muro" che gli permette di scalare altezze vertiginose, e inoltre può eliminare i suoi nemici semplicemente appropinquandosi al loro punto debole, opportunamente segnalato. In automatico, senza dover pigiare alcun pulsante, scatta così l'animazione del colpo e il mostriciattolo è servito. Davvero non c'è altro da dire sul sistema di controllo, che fa quindi della semplicità la sua essenza; ma la semplicità è un'arma a doppio taglio se non accompagnata dalla giusta realizzazione, e bisogna dire che i ragazzi di cTools Studio ci hanno saputo fare. Veloce e preciso, dotato della giusta, lievissima inerzia, il roditore si lascia controllare piacevolmente attraverso una serie di livelli molto brevi e dal design quasi sempre convincente. Niente di originalissimo, sia chiaro, le situazioni sono quelle canoniche di qualsiasi platform dai tempi di Super Mario Bros., ma tutto ben fatto nell'ottica innanzitutto di una grande portabilità (livelli brevi e veloci per partite rapide), e poi anche di una difficoltà che ben presto vira, tra precipizi e nemici piazzati nei punti più diabolici, decisamente verso l'alto.
Coniglio alla cantonese
A creare un sistema per, diciamo così, regolare la difficoltà durante il gioco arrivano, giustamente parlando di conigli, le carote da raccogliere in ciascuno degli stage, che nel dojo tra un livello e l'altro possono essere scambiate con alcuni simpatici bonus e/o potenziamenti.
Ce n'è per tutti i gusti: si va da un bonus che permette di stabilire un check point in qualsiasi punto si voglia (abbastanza inutile, viste le piccole dimensioni dei mondi), al classico potenziamento di salto e velocità, sino alla possibilità di eliminare tutti i nemici semplicemente toccandoli. Si tratta di un sistema ben congegnato, il cui uso è però deputato interamente alle scelte del giocatore e può rappresentare un disincentivo alla sfida: per esempio, eliminare i nemici col solo tocco sarà una manna per chi è frustrato dall'eccessiva difficoltà (e ogni livello ha anche una modalità difficile da sbloccare...) ma ai piattaformisti più esperti toglierà metà del divertimento e quindi questi ultimi sarebbero meglio consigliati a spendere su altro le proprie carote, cosa che però il gioco non dice in alcun modo. Tutto questo è presentato in maniera pressoché identica alle versioni già viste, eccezion fatta per caratteristiche come l'HD su Nintendo Wii U, in uno stile molto molto carino e divertente, e per i disegni cartooneschi e per le (poche) animazioni presenti, con una rappresentazione colorata di alcune ambientazioni tipiche dell'estremo oriente e un tocco di quei Rabbids made in Ubisoft che sono indubbiamente nel bagaglio culturale degli sviluppatori. La grafica è totalmente in 2D (manca anche l'effetto stereoscopico, per questo non vedete il solito box dedicato), come dicevamo colorata e molto pulita ma un po' statica per via delle poche animazioni e soprattutto che ricicla in continuazione ben pochi asset per un effetto di fondo abbastanza monotono. Soffre di questo difetto anche in misura maggiore il sonoro, la parte più dimenticabile del pacchetto: la prima volta la musichetta finto-cinese fa anche sorridere, ma se poi si ripete ogni dieci secondi a un certo punto la voglia di eliminarla prende il sopravvento.
Conclusioni
Ben realizzato, divertente, veloce, dal level design non geniale ma sicuramente almeno competente: ma che spazio può avere Kung Fu Rabbit, un gioco nato per dispositivi mobile e rimasto identico a sé stesso, su una macchina che tra software dedicato e Virtual Console conta la presenza di alcuni dei migliori platform della storia? In realtà maggiore di quanto si possa pensare, soprattutto alla luce del prezzo che molto saggiamente i produttori hanno deciso di tenere molto basso. Con 5 euro vi portate a casa infatti un titolo che non rivoluzionerà la vostra vita, ma che tutte le qualità di cui sopra ce l'ha belle presenti e che soprattutto si presta più di molti altri a partite veloci, a break simpatici tra un impegno e l'altro. Se è questo ciò di cui siete alla ricerca, il coniglio cinese di Neko fa perfettamente al caso vostro.
PRO
- Controlli semplici e precisi, level design dal sufficiente all'ottimo
- Prezzo molto invitante
- Sistema di potenziamento ben congegnato...
CONTRO
- ...ma spiegato malamente
- Troppi asset grafico/sonori riciclati in continuazione
- Attraente solo per chi cerca questo specifico tipo di passatempo