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Kick & Fennick, recensione

Gratuito per gli utenti abbonati a PlayStation Plus, Kick & Fennick è un interessante mix di platform e puzzle

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   16/02/2015
Kick & Fennick
Kick & Fennick
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Il giovane Kick si risveglia dal proprio sonno criogenico nel mezzo di un mondo misterioso e ostile, abitato da guardiani metallici che sembrano non conoscere il concetto di accoglienza. Quando uno di questi androidi sta per colpirlo, il ragazzino viene salvato da Fennick, un piccolo robot volante, che gli consegna un potente fucile con cui poter spiccare ampi balzi per trovare una via d'uscita da questo luogo. La batteria di Fennick si è però danneggiata durante il salvataggio, e così i due decidono di affrontare insieme le insidie del pianeta per trovarne una nuova. È questo l'incipit di Kick & Fennick, un mix di platform e puzzle per PlayStation Vita che gli utenti abbonati a PlayStation Plus potranno scaricare gratis per tutto il mese di febbraio. Si tratta di un titolo a suo modo piuttosto originale, caratterizzato da un sistema di controllo che utilizza solo gli stick analogici in combinazione con un qualsiasi tasto dorsale, oppure direttamente il touch screen, per azionare il fucile di cui abbiamo appena parlato, che può rivelarsi utile sia per colpire nemici e interruttori, sia soprattutto per effettuare ampi salti, fondamentali per superare le numerosissime trappole a cui andremo incontro, durante una campagna composta da quarantacinque livelli e divisa in cinque differenti capitoli.

Doppio salto

Ogni stage di Kick & Fennick presenta una serie di ostacoli o trappole da superare, qualche androide ostile a cui sparare, interruttori da accendere ed eventuali piattaforme, statiche o mobili, da raggiungere. La cosa interessante è che per arrivare di volta in volta all'uscita non dovremo spiccare salti diretti, bensì "indiretti", di rimbalzo, usando il fucile per ottenere lo slancio e riutilizzandolo a mezz'aria, nel mezzo di un utile quanto spettacolare bullet time, per correggere eventualmente la traiettoria oppure aggiungere ulteriore spinta.

Kick & Fennick, recensione

Un concept che si dimostra solido fin dalle prime battute, capace di proporre un puzzle solving non banale, basato sul timing e sulla precisione, ma che proprio per questo motivo fa a cazzotti con la scarsa affidabilità dei piccoli stick analogici di PlayStation Vita, che impediscono spesso e volentieri di ottenere traiettorie nette e stabili. Ciò si traduce in un bel po' di morti ampiamente evitabili, cosa che fortunatamente non produce più di tanta frustrazione per via di una "barra dell'energia" che si consuma un po' ogni volta che commettiamo un errore, finendo ad esempio su di un laser, e proiettandoci a ogni contatto letale nel punto in cui ci trovavamo immediatamente prima. Per arrivare a dover ricominciare da capo un livello, insomma, dovremo sbagliare un bel po' di volte ed esaurire l'indicatore appena citato. Fortunatamente, nei casi più complicati potremo ricorrere ai controlli touch - meno immediati ma decisamente più precisi e affidabili - per portare a compimento la manovra.

Kick & Fennick offre un intrattenimento diverso dal solito e un buon numero di livelli, ma non decolla

Trofei PSVita

Sbloccare i quindici Trofei presenti in Kick & Fennick non sarà un'impresa particolarmente ardua, visto che la maggior parte di essi si ottiene semplicemente procedendo nel gioco e completandolo, nonché portando a termine compiti che sono strettamente collegati al gameplay: farsi salvare da Fennick cinquanta volte, sparare a duecento nemici differenti, saltare millecinquecento volte e così via.

Poca varietà

Se la formula alla base di Kick & Fennick appare originale e interessante, con il bullet time a rendere anche spettacolari le nostre manovre per superare questo o quell'ostacolo, oppure eliminare al volo un guardiano robotico dopo un salto, al tempo stesso la varietà latita in modo preoccupante.

Kick & Fennick, recensione
Kick & Fennick, recensione

Il level design del gioco è infatti piuttosto ripetitivo, sembra di trovarsi sempre nella stessa zona e l'unica differenza sostanziale sono appunto gli enigmi ambientali da risolvere. Né da un lato aumentano gli avversari da affrontare, né Kick entra in possesso di abilità in grado di rinfrescare il gameplay, visto che gli unici potenziamenti rendono il fucile più o meno potente, aumentando di conseguenza l'ampiezza delle possibili traiettorie. Persino i boss tendono a ripetersi, mettendoci davanti sempre lo stesso grosso androide quadrupede, seppure cambino le modalità per sconfiggerlo e proseguire nell'avventura. Tutto ciò produce purtroppo un senso di piattezza, la mancanza del coinvolgimento necessario per arrivare in fondo con piacere. Ed è un peccato, perché dal punto di vista tecnico il lavoro svolto dagli sviluppatori non è affatto malvagio, seppure anche qui sia lampante la ripetitività degli scenari. Alla fine dei conti, insomma, Kick & Fennick si pone senza dubbio come un titolo diverso dal solito grazie all'idea di partenza, ma è un peccato che gli autori non abbiano saputo inserire nell'esperienza una maggiore varietà.

Conclusioni

Versione testata PlayStation Vita
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 7,99 €
Multiplayer.it
6.8
Lettori (8)
6.4
Il tuo voto

Piuttosto originale nelle meccaniche, con i suoi salti "di sponda", i bullet time e gli stuzzicanti puzzle ambientali da risolvere fra un balzo e l'altro, Kick & Fennick offre ai possessori di PlayStation Vita un intrattenimento diverso dal solito, che anche solo per questo motivo andrebbe colto al volo, a maggior ragione se si è abbonati a PlayStation Plus. Dispiace però che l'azione non riesca mai a decollare, rimanendo "piatta" e priva di sostanziali variazioni dall'inizio alla fine, viziata peraltro da controlli spesso problematici a causa della scarsa stabilità degli stick analogici della console portatile Sony.

PRO

  • Idea di partenza stuzzicante e discretamente originale
  • Le meccaniche a base di bullet time funzionano bene
  • Buona realizzazione tecnica...

CONTRO

  • ...ma i livelli si somigliano tutti
  • Il gameplay rimane piatto e non decolla mai
  • Gli stick analogici non garantiscono stabilità e precisione