Ci troviamo negli USA dei favolosi anni '70, fra pantaloni a zampa, acconciature improbabili, musica funk e camicie maschili immancabilmente aperte a rivelare un torace villoso. Joe, il nostro protagonista, praticamente l'archetipo dell'uomo medio, un viso incorniciato da un paio di baffi e consistenti basettoni, lavora come inserviente presso una grossa azienda, ma un giorno la sua normale routine viene stravolta da alcuni accadimenti fuori dall'ordinario.
Dopo aver trovato in giro delle tracce di sangue, in una delle sale del laboratorio si imbatte in un uomo ferito a morte, che gli consegna un misterioso dispositivo e gli chiede di aiutarlo a salvare il mondo. Quando gli addetti alla sicurezza arrivano sul posto, la scena appare inequivocabile e Joe viene condotto presso la centrale di polizia, dove due agenti si cimentano con il tradizionale copione del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. L'interrogatorio si interrompe bruscamente, però, quando Joe cerca di spiegare dove ha preso il dispositivo elettronico e inavvertitamente lo attiva: la stanza cambia radicalmente, come lo scenario attorno a essa, e la stazione si trasforma in un edificio abbandonato da chissà quanti anni, abitato solo da inquietanti scheletri. Le parole dell'uomo in punto di morte erano veritiere: l'apparecchio è una macchina del tempo in miniatura e quella di Joe sarà davvero una missione per salvare il mondo.
The Silent Age è un'avventura dalla trama coinvolgente, piena di atmosfera e dallo stile minimalista
Questione di stile
The Silent Age ha fatto il proprio debutto alla fine del 2012 sui dispositivi iOS e Android, distinguendosi per la qualità di una narrazione ricca di atmosfera, supportata da una trama estremamente convincente e coinvolgente, da cui in effetti non sarebbe difficile trarre un film.
E magari qualcuno ci farà un pensierino ora che il gioco è arrivato anche su Steam, con un'edizione completa che include entrambi gli episodi (originariamente il secondo era disponibile come acquisto in-app) e un comparto tecnico rimasterizzato per l'occasione, con una grafica in alta definizione che valorizza nel migliore dei modi quel mix di stile minimalista, ispirazione e arte di arrangiarsi che ha portato gli sviluppatori del piccolo team danese House on Fire a ottenere soluzioni visivamente interessanti e coerenti, per quanto limitate in termini di animazione. Il gioco fa uso di sfumature, personaggi stilizzati, tinte piatte e accostamenti mai azzardati, e il risultato finale non solo è gradevole ma denota anche una certa personalità. Fra le novità della versione PC troviamo anche i dialoghi in inglese, realizzati grazie a un cast di attori professionisti che hanno fatto un lavoro coi fiocchi, donando ulteriori sfaccettature a figure che eravamo abituati a veder parlare con messaggi puramente testuali, sullo schermo del nostro smartphone o tablet. Nel pacchetto è inoltre incluso un sistema di achievement che aggiunge un pizzico di rigiocabilità all'esperienza, spingendoci magari a completare nuovamente determinati capitoli alla ricerca di segreti, oggetti nascosti e situazioni alternative.
Da mobile a PC
È invece rimasta invariata la struttura di gioco, che è quella delle classiche avventure "punta e clicca", con dieci capitoli discretamente lineari nei loro puzzle e l'importante elemento rappresentato dalla macchina del tempo, che consente di passare in un attimo da quel presente degli anni '70 di cui abbiamo parlato a un futuro post-apocalittico, in cui l'umanità sembra essersi estinta a causa di una pandemia, e di interagire dunque con location per molti versi differenti.
Se in uno scenario troviamo una porta chiusa a chiave, ad esempio, proiettarci nel futuro potrebbe metterci di fronte alla stessa porta divelta e accessibile, con tutto ciò che ne consegue. Oppure una grata di solido acciaio, che non si piega usando delle pinze, potrebbe trasformarsi in ferraglia arrugginita e malleabile se ci spostiamo avanti nel tempo. O ancora i resti di un cadavere potrebbero fornirci indizi su come affrontare determinate situazioni nel presente. L'alternanza diventa ben presto uno strumento fondamentale per raccogliere oggetti che possano rivelarsi utili in una delle due linee temporali in cui ci muoviamo, e il tutto assume in pochi minuti un senso di grande naturalezza, per condurci fino al termine della storia, con tutti i suoi colpi di scena e i momenti di riflessione, nel giro di circa tre ore. La durata è chiaramente uno dei limiti di The Silent Age, che nasce come produzione mobile ed è dunque stato disegnato attorno alle esigenze di un'utenza differente, in un ambito in cui un certo tipo di direzione si sarebbe rivelata troppo lenta e tediosa, laddove invece su PC sarebbe stato opportuno prendersi qualche pausa in più, dilatare il ritmo per puntare in modo ancora più deciso su di un'atmosfera che l'eccellente colonna sonora, pur nella sua essenzialità, riesce a tenere sempre alta. È tuttavia chiaro che la nuova edizione si rivolge a chi ancora non ha avuto a che fare con gli enigmi temporali di Joe, e si trova ad approcciare per la prima volta questa esperienza, dotata di un grado di sfida mai eccessivo e di una coerenza di fondo che impedisce di smarrirsi o di incastrarsi in lunghi tempi morti, anche grazie a una suddivisione in "compartimenti stagni" che pone un ampio limite al backtracking. Il sistema di controllo, che si poggia unicamente sul mouse, si rivela semplice e immediato, perfettamente adeguato ai meccanismi del gioco.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i7 4500U
- Scheda video: AMD Radeon R7 M260
- Memoria: 8 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 8.1
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core 2 Duo da 2,4 GHz
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTS 8600
- Memoria: 2 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows XP SP3
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core i3 da 2,4 GHz
- Scheda video: NVIDIA GeForce GT 750M
- Memoria: 4 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows XP SP3
Conclusioni
Portare un gioco da una piattaforma a un'altra comporta sempre qualche rischio, e nel caso di The Silent Age la cosa è particolarmente vera, visto che stiamo parlando di un'avventura nata sui dispositivi mobile e approdata ora su Steam, dove la concorrenza è forte e la percezione del genere è differente. Lo diciamo senza troppi giri di parole: se approfittate dell'attuale offerta di lancio, che riduce il prezzo ad appena 6,49 euro fino al 5 giugno, non c'è alcun motivo per cui dovreste privarvi di un'esperienza sì breve e tutt'altro che complessa, ma allo stesso tempo interessante, ricca di atmosfera, dotata di un comparto tecnico pregevole (pur con tutti i limiti di una produzione indipendente) e di una trama che non ha nulla da invidiare a titoli ben più blasonati.
PRO
- Grande atmosfera, trama eccellente
- Stile grafico minimalista e gradevole, ottimi dialoghi
- Gameplay solido e con diverse idee interessanti...
CONTRO
- ...ma non chiedetegli una grande sfida
- Direzione talvolta frettolosa, paga la derivazione mobile
- Si completa nel giro di tre ore