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Il predatore del pixel perduto

Un browser game rinasce su iOS

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   24/11/2015
Super Dangerous Dungeons
Super Dangerous Dungeons
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Dietro il nome Adventure Islands Games si cela in realtà una sola persona, l'artista e sviluppatore indipendente finlandese Jussi Simpanen, che nel 2011 ha cominciato a realizzare browser game e che in seguito si è occupato anche della loro trasposizione in ambito mobile: dopo gli apprezzabilissimi Duke Dashington e Tiny Dangerous Dungeons arriva ora il momento di Super Dangerous Dungeons, un platform semplice nelle meccaniche e che ha proprio in questo aspetto il suo principale punto di forza.

Super Dangerous Dungeons non ha grosse pretese, ma è un platform gratuito sincero e divertente

L’essenziale

Nonostante questa conversione sia arrivata dopo, in realtà Super Dangerous Dungeons nasce prima di Tiny Dangerous Dungeons, e lo si capisce anche dall'impostazione ludica: se infatti quel titolo è un "metroidvania" a tutti gli effetti, completo di un unico grande scenario esplorabile e un protagonista capace di progredire grazie a potenziamenti vari, qui la formula è molto più semplice e immediata, con 45 brevi livelli suddivisi in quattro scenari che si concentrano interamente sulla componente platform.

Il predatore del pixel perduto

Pochi fronzoli anche sotto il profilo del setting e della storia, che vede semplicemente l'anonimo protagonista impegnato ad addentrarsi nelle profondità dei dungeon alla ricerca di preziosi tesori. Fortunatamente la sostanza è tutta concentrata dove serve davvero, ossia in un gameplay che - pur nel suo essere elementare - centra praticamente sempre il bersaglio. L'obiettivo dell'utente è comune in tutti gli stage, e consiste nel raccogliere una chiave e raggiungere in seguito la porta che permette di accedere al livello successivo. Il sistema di controllo è ugualmente banale, ed è composto soltanto da due frecce per muovere il personaggio a destra e a sinistra e un tasto per farlo saltare: da un setup tanto essenziale è lecito aspettarsi una notevole precisione, e infatti in questo senso Super Dangerous Dungeons si comporta più che bene, e se si esclude quel minimo di pratica necessaria per adattarsi alle particolari leggi fisiche che regolano il moto dei balzi del protagonista, tutto fila liscio sin dai primissimi istanti di gioco. Il titolo Adventure Islands Games ci mette comunque del suo per rendere l'approccio all'avventura il più possibile indolore, mettendo sul piatto un set di livelli iniziali che fungono da tutorial offrendo un tasso di sfida assolutamente abbordabile da chiunque abbia un minimo di dimestichezza col genere.

Severo ma giusto

Dopo il rodaggio iniziale, le cose si fanno indubbiamente più ostiche in Super Dangerous Dungeons, ma senza mai raggiungere frustranti vette di difficoltà: nelle fasi più avanzate il gioco può rivelarsi senz'altro impegnativo e portare l'utente a morti frequenti, ma niente che non sia superabile con le giuste dosi di pazienza. Gli stage sono di dimensioni ridotte e tendenzialmente è possibile raggiungere l'uscita di ognuno di essi in una manciata di secondi, cosa che rappresenta al tempo stesso un fattore positivo e negativo per il titolo: da un lato lo rende infatti una scelta ideale per fare qualche breve partita nei ritagli di tempo, dall'altro spezza letteralmente le gambe alla longevità, considerando che per un giocatore mediamente esperto non dovrebbe essere difficile raggiungere i titoli di coda nell'arco di un'ora o poco più.

Il predatore del pixel perduto

Ai patiti delle sfide è riservata tuttavia una modalità Time Trial che richiede di portare a termine i singoli dungeon (o addirittura l'intera avventura) nel minor tempo possibile, con l'obiettivo di puntare alle vette delle classifiche online che tengono conto anche del numero di morti nel corso della run. Per un titolo gratuito che si sorregge grazie a degli annunci pubblicitari nemmeno troppo invasivi (e che comunque possono essere rimossi spendendo 1,99€) non ci si può certo lamentare, considerando anche le effettive qualità in termini di game design: i livelli sono ben studiati e si dimostrano capaci di offrire sempre soluzioni diverse e stimolanti, e anche i quadri dedicati ai boss risultano convincenti pur limitandosi a ripetere sempre lo stesso pattern. Sotto il profilo tecnico, poi, Super Dangerous Dungeons ha subito un netto restyling rispetto alla basilare componente grafica che caratterizzava l'originale browser game: pur facendo sempre riferimento a una pixel art che strizza l'occhio ai titoli a 8-bit, il lavoro di Jussi Simpanen denota una maggiore complessità per quel che riguarda le ambientazioni e le animazioni del protagonista, qui molto più fluide e variegate. Meno convincente il sonoro, con l'effetto del salto addirittura fastidioso e musiche che lasciano letteralmente il tempo che trovano.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0)
Digital Delivery App Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.0
Lettori (7)
6.8
Il tuo voto

Contrariamente a molte produzioni iOS che ambiscono a scimmiottare le esperienze ludiche delle attuali console casalinghe finendo spesso con un pugno di mosche, Super Dangerous Dungeons punta alla semplicità più assoluta offrendo un gameplay tanto anacronistico da poter essere considerato addirittura banale ma che di converso svolge il suo compito in maniera impeccabile. Il titolo Adventure Islands Games è dunque un platform immediato e divertente, che offre un giusto livello di sfida e che termina prima di diventare eccessivamente ripetitivo. Per un gioco gratuito è un risultato tutt'altro che scontato.

PRO

  • Buon level design
  • Controlli precisi
  • Giusto livello di sfida

CONTRO

  • Si finisce molto in fretta
  • Non particolarmente originale
  • Sonoro mediocre