La gente mormora è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi di maggior successo, raccontati però dal punto di vista del pubblico. Per rivedere a distanza di tempo e con un occhio diverso i commenti e riderci un po' sopra.
NOTA: tutti i commenti riportati in questo articolo fanno riferimento a discussioni del periodo in cui i giochi trattati sono stati rilasciati sul mercato o sono state pubblicate le rispettive recensioni.
Assassin's Creed: Syndicate è uscito sui mercati poche settimane fa e subito, come da tradizione degli ultimi anni, ha diviso il pubblico fra chi amando lo schema e la componente artistica della saga si "accontenta", e chi invece stufo di meccaniche e di difetti che si ripetono nel tempo vorrebbe un radicale cambiamento nella struttura del gioco. Nella nostra recensione ne abbiamo esaltato l'aspetto visivo, per un gioco capace di proporre una Londra vittoriana semplicemente meravigliosa, con degli scorci memorabili e un senso di pienezza raramente visto in un videogioco. Poi il sistema di controllo e quello di combattimento, un po' più rifiniti al punto da rendere più divertente la moltitudine di cose da fare e, soprattutto, le missioni secondarie dedicate ai personaggi storici presenti nel contesto narrativo. Di contro non ci è piaciuta molto l'avventura principale, che non è riuscita dal nostro punto di vista ad essere memorabile, mostrando il fianco a qualche pecca nei momenti in cui sarebbe dovuta essere più esaltante o approfondire i personaggi. Il tutto in un contesto nel quale la serie di Assassin's Creed sembra aver rinunciato a risolvere il problema annoso dell'intelligenza artificiale e un livello di sfida ancora rivolto verso il basso. Sulla stessa lunghezza d'onda sono comunque stati in linea di massima i giudizi degli appassionati sul nostro forum e su quelli delle altre principali riviste del settore. Vediamo nel dettaglio.
Syndicate ha deluso le aspettative: per la serie Assassin's Creed è giunto il tempo di fermarsi un po'?
Spruzzi di allegria
Il nostro viaggio ha inizio da quello di Reddit, dove decine sono stati i topic sull'argomento. A prescindere dai discorsi sui bug come quello che vi mostriamo in foto, o su qualche problema tecnico iniziale in parte risolto dalle patch ufficiali rilasciate da Ubisoft, sia i giudizi positivi che quelli negativi sul gioco sono stati simili a quelli espressi nella nostra recensione. L'utente Pacify_ scrive per esempio che ama molto ambientazioni e scenari della serie Assassin's Creed, elementi questi che lo spingono spesso a giocare i suoi titoli. Tuttavia ritiene anche che "la ripetizione costante ogni anno dello stesso identico gameplay, di situazioni sempre uguali, stanno uccidendo il franchise".
Un certo Tarishimo gli dà ragione, e intervenendo nella discussione esprime un desiderio, vale a dire quello di avere in futuro un Assassin's Creed strutturato per certi versi come Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. "Sarebbe bello" scrive l'utente, "un gioco simile, con una mappa gigantesca piena di accampamenti e città da esplorare e dove pianificare assassini e svolgere missioni varie connesse fra di loro". Ma in generale i commenti sono abbastanza duri contro Ubisoft, che a detta di molti frequentatori del forum starebbe rovinando del tutto la saga. "Io sono incazzato. Sono davvero incazzato con Ubisoft", scrive Cine11. "I primi due Assassin's Creed erano fighi e avevano una storia eccezionale piena di intrighi, corruzione, e ti davano la sensazione di strappare davvero un velo di segretezza che qualcuno aveva collocato su tutta la Storia dell'umanità. Ora, invece, è diventata una mucca da latte da mungere fino allo sfinimento. Sì, le recensioni sono buone, ma niente mi può convincere del contrario del fatto che la serie stia precipitando dentro a un baratro di mediocrità". A molti videogiocatori non è dunque piaciuta l'avventura principale, in quanto dal loro punto di vista la trama ha pochi spunti realmente avvincenti, in grado di coinvolgere o stupire più di tanto il giocatore. Sul forum di NeoGAF, per esempio, l'utente Lemb8z si lamenta del fatto che il titolo sarebbe noioso perché "manca di profondità narrativa e di personaggi carismatici, che sappiano affascinarti come faceva Ezio Auditore".
"Ho giocato un po' ma l'ho riportato subito al negozio, l'ho trovato noioso per i motivi che avete detto: è uguale agli ultimi capitoli, cambiano solo scenari e grafica", commenta Foffy. E fra chi si è lamentato di una certa ripetitività nel gameplay, come un certo Silent Chief, oltre che degli annosi problemi relativi a un'intelligenza artificiale poco evoluta, c'è stato anche chi come tale lordbob5 ha bocciato senza mezzi termini il videogioco senza spiegarne peraltro i motivi, limitandosi solo ad accompagnare il tutto con una serie di commenti coloriti che non riportiamo integralmente per questioni di buongusto. Diciamo solo che il suo discorso aveva a che fare con degli spruzzi e con "quell'insieme di atti fisiologici, volontari ed involontari, che determinano l'espulsione delle feci". Non va meglio nemmeno tra i frequentatori del forum ufficiale del gioco, dove molti utenti hanno focalizzato le proprie critiche sul livello di sfida ritenuto troppo basso e anche qui su meccaniche ormai ritenute obsolete o comunque sempre uguali, sui difetti storici legati all'intelligenza artificiale che specie nei combattimenti lascia parecchio a desiderare, e per una struttura che per molti ha ormai fatto il suo tempo. Di parere diverso è invece il forumista ShUnZuKu, uno dei pochi che elogia praticamente ogni aspetto del titolo, domandando agli altri se non abbiano le fette di salame sugli occhi nel non vedere la bontà offerta dalla produzione Ubisoft. "Abbiamo un titolo con una realizzazione tecnica eccezionale, una buona giocabilità e tante cose da fare e vi lamentate? Non capisco, se non vi piace Syndicate buttatevi dalla finestra..."
Londra e le sue storie
Sul forum di Multiplayer.it lo scontro si è tenuto pressappoco sugli stessi argomenti di quelli internazionali, con i nostri lettori divisi fra chi ha accolto comunque positivamente il prodotto e chi, di contro, ha criticato la campagna principale, definendola priva di spunti interessanti, assieme ai combattimenti, all'intelligenza artificiale, ad una certa ripetitività di fondo in talune meccaniche e ad alcuni gadget definiti "fuori contesto". Il nostro lettore Turkol è uno di quei giocatori soddisfatti dal prodotto, che definisce "in linea con le aspettative e tutto sommato un buon titolo. Io della saga apprezzo soprattutto il suo lato storico e artistico e da quanto ho visto finora non mi sta deludendo".
Di parere diametralmente opposto è invece Skull Kid che risponde al commento sopra citato sottolineando come il lato storico e artistico non basta per giustificare la bontà o meno di un prodotto, e che pertanto utilizzare tali elementi per valutare positivamente Syndicate "sa tanto di arrampicata sugli specchi". L'utente Turkol però non demorde, evidenziando comunque il fatto che pur essendo in effetti presenti degli aspetti contraddittori, sul lato squisitamente artistico e storico gli Assassin's sono giochi molto affascinanti. Sulla stessa lunghezza d'onda sembrano essere anche gli utenti AceTosto e Black night 1868: il primo sostiene che gli è bastata qualche ora di gioco per capire che Syndicate è un titolo che merita parecchio. "Il mio voto è 9!" esclama sul forum. Subito seguito dal giudizio positivo del secondo: "grande ACETOSTO io non l'ho ancora provato ma gli ho dato 10, lo compro oggi e mi sa che non cambierò voto". Seguono quindi una serie di commenti positivi al voto dato dal nostro recensore al gioco, anche se non mancano ovviamente quelli contrari.
L'uomo che usciva la gente scrive in tal senso che in base a quanto espresso nell'articolo, il punteggio finale di 7,8 non è spiegabile: "io forse sarò stupido, ma se si scrive questo commento nella recensione, cioè 'Assassin's Creed Syndicate arriva nei negozi senza la maggior parte di quei problemi tecnici che hanno caratterizzato il precedente capitolo: propone una Londra vittoriana semplicemente meravigliosa, con degli scorci memorabili e un senso di pienezza raramente visto in un videogioco; una gioia per gli occhi e anche per le orecchie. Il sistema di controllo e combattimento più rifiniti mettono in risalto il suo più grande pregio, quello di non annoiare mai e divertire grazie alla moltitudine di cose da fare e, soprattutto, alle missioni secondarie dedicate ai personaggi storici presenti nel contesto narrativo', vuol dire che il gioco deve essere minimo da 9...cioè, io mai scriverei tutti questi complimenti per poi dargli 7.8...è un controsenso". Tornando ai commenti sul gioco in sé, il nostro Cornucuore fa un'analisi abbastanza equilibrata sull'argomento gameplay: "trovo il gioco assai godibile e divertente, ma giunti ad un numero così alto di capitoli il bisogno di rivoluzionare la formula è impellente". E ancora: "d'altra parte a questo punto Ubisoft si trova ad un bivio: o il prossimo capitolo sarà ambientato in epoca moderna o si dovrà tornare indietro nel tempo in qualche epoca ancora inesplorata, in entrambi i casi il brand è alle strette e non potrà più tirarsi indietro di fronte al cambiamento".
Assassini e beneficenza
Sulla storia poco avvincente e in generale sulla campagna principale, secco invece il commento di DarkTerminetor123, il quale è convinto che la scelta di eliminare Desmond ha portato da una parte ad una trama meno scontata, ma anche a "un punto in cui Ubisoft avrebbe dovuto dimostrare di possedere i "cojones" per reggere la perdita di un personaggio così importante per la saga! A parer mio dal 3° capitolo in poi la saga di Assassi's Creed ha perso troppo, sia per una scarsa capacità di rimpiazzare il personaggio di Desmond , sia per una trama che piano piano ha perso la retta via (gli ultimi capitoli sembrano non c'entrare nulla con l'universo AC)".
Sul lato intelligenza artificiale e giocabilità generale, chiara l'analisi di Alfredinik, che sintetizziamo per ragioni di spazio: "da AC3 in poi hanno rovinato la serie togliendo tante piccole cose interessanti e che funzionavano e non riuscendo mai a migliorare in modo significativo il gameplay e l'intelligenza artificiale." Per qualcuno ciò sarebbe dovuto alla periodicità della serie, al fatto cioè che venga rilasciato un titolo della serie all'anno, impedendo agli sviluppatori di lavorare a qualche novità in termini di gameplay, e non solo in quello. Mobast74 sostiene per esempio che "quando si lavora solo per il vil danaro senza mettere più passione in quel che si fa nascono titoli del genere. Venderà, come al solito, tanto, ma non resterà indelebile in chi lo gioca". Ma forse non sarà così, almeno a giudicare da quanto scrive garco, e cioè "preferisco dare 70 euro in beneficenza che a ubiscrap!". Deludente per alcuni anche il "settore" combattimenti del gioco, ancora una volta "macchinosi e non fluidi e realistici", almeno secondo l'opinione di vale20000. "Ma non riescono a fare un AC senza fare cazzate?" si chiede l'utente Dietro l'angolo, che poi se la prende pure con una nuova abilità inserita nel gioco da Ubisoft: "ma dai cosa mi sta a significare l'invisibilità in AC, non è mica Deus Ex o Crysis. Non sarà reale ma almeno realistico si! Poi cos'è la modalità per far giocare in stealth chiunque? Tanto valeva mettersi un pollo in testa (cit.)". "Io mi sono fermato ad AC3" gli fa eco unico88 , "... tanto ormai cambia solo l'ambientazione... il resto è uguale da almeno 5 anni". Sarcastico l'intervento di Peter83: "solita formula, soliti problemi, solito gioco, soliti difetti, solita solfa. E quindi, naturalmente, tutti spenderanno subito 70 euro per comprarlo." Infine c'è chi segnala anche il problema del respawn, come hardrokko . Il nostro lettore scrive: "boh... sto giocando da circa 10 ore... che dire, non mi entusiasma.. tra l'altro questo periodo storico è di una tristezza infinita... sono terribilmente indeciso se mollarlo... capite che avendo 'in attesa' BB, W3, DestinytTK, Halo5 e in arrivo RotTR e JC3 la tentazione è forte... tra i difetti segnalo anche i tempi biblici nei caricamenti, soprattutto di respawn...yaaawn!!!". E con questo dubbio amletico del nostro amico chiudiamo questo numero della nostra rubrica. Alla prossima!