La recensione del mouse Asus Strix Evolve

A pochi giorni dalla recensione del ROG Pugio, eccoci nuovamente alle prese con un gaming mouse prodotto da Asus, lo Strix Evolve. Si tratta in questo caso di un dispositivo eclettico, non solo per la sua vocazione ambidestra (supportata da un design piuttosto originale, fatto di pannelli magnetici che è possibile sostituire a piacere), ma anche e soprattutto per le sue linee tradizionali e per il peso contenuto: due aspetti che per molti versi spingono l'ago della bilancia nella direzione di un uso misto piuttosto che del gaming puro. L'intenzione dell'azienda è stata dunque quella di offrire ai propri utenti un'alternativa comoda e bilanciata alle soluzioni più esasperate, priva di accorgimenti aerodinamici tali da tenere il sensore incollato al tappetino, o di un peso importante a migliorarne la stabilità, in favore di una progettazione che strizza l'occhio al comfort in tutte le condizioni d'uso.

Da che parte stai?

La caratteristica più originale dello Strix Evolve è senz'altro rappresentata dai pannelli magnetici rimovibili: nella confezione ce ne sono in totale quattro, con un profilo ribassato o rialzato, che consentono dunque di rendere il mouse il più confortevole possibile laddove lo si usi con la mano destra o la sinistra. Benché nulla impedisca, come del resto abbiamo fatto durante i nostri test, di utilizzare un setup simmetrico. Esteticamente la forma è quella di un device tradizionale, ma mai come in questo caso sono i dettagli a fare la differenza: le trame in gomma sui lati si pongono come una superficie molto piacevole dove collocare pollice e anulare, e lo stesso tipo di rivestimento caratterizza lo scroller.

L'esperienza di navigazione è dunque ottima, ma è in generale l'uso d'ufficio nella sua totalità a sposarsi molto bene con questo mouse: i click hanno una corsa che abbiamo trovato perfetta (e sotto la scocca ci sono switch Omron che garantiscono 50 milioni di pressioni), il puntamento è preciso e la leggerezza di movimento non è eccessiva, il che significa che non finirete per rovesciare il dispositivo durante un repentino cambio di direzione. Dal punto di vista estetico, il nero fa ovviamente la sua figura e viene valorizzato dall'illuminazione LED, regolabile su quattro differenti preset: luce statica, "respiro", ciclo tonale e reattiva in base all'input. Peccato solo per la scarsa enfasi.

In gioco

L'Asus Strix Evolve è un eccellente mouse tuttofare, ma come si comporta in ambito gaming, quella che dovrebbe essere in fin dei conti la sua vocazione principale? La volontà di rendere il dispositivo più equilibrato della media influenza ovviamente questo aspetto, dunque è chiaro che non potrete aspettarvi un bilanciamento perfetto e la solidità che caratterizzano altri prodotti del genere, ma le nostre sensazioni sono state per lo più positive. Merito, anche in questo caso, della sobrietà delle soluzioni adottate: il design non deve ingannare, in quanto su ognuno dei due lati del mouse sono presenti due tasti programmabili, mentre subito sotto lo scroller c'è il pulsante deputato al cambio di sensibilità, per un massimo di 7200 dpi.

Puntare e sparare in modo preciso risulta dunque piuttosto semplice, mentre il software Armoury permette di regolare una grande quantità di parametri e adattare le funzioni del mouse alle proprie esigenze, ad esempio assegnando ai tasti azioni specifiche per essere più efficaci con i MOBA e/o gli action RPG. Durante la nostra prova abbiamo utilizzato lo Strix Evolve in svariati ambiti, incluso ovviamente il gaming, testandolo con sparatutto, action adventure open world e giochi di ruolo dalla visuale isometrica: in tutti i casi le prestazioni del dispositivo si sono rivelate puntuali e precise, a conferma delle impressioni iniziali.