Virtua Tennis è una serie con un passato glorioso alle spalle: pur non avendo mai cambiato il modo di concepire i videogiochi di tennis, il primo episodio, apparso sia in sala giochi che su Dreamcast, riuscì a conquistare tutti, pubblico e critica, per l'ottima realizzazione tecnica e la buona - sebbene non equilibrata - sintesi tra divertimento e simulazione. Gli altri capitoli della serie, nonostante non siano mai scaduti nella mediocrità, hanno apportato più delle variazioni sul tema che degli effettivi miglioramenti: Virtua Tennis 2009 non fa eccezione, se non in negativo.
Vecchio
Inutile negarlo, negli ultimi anni il videogioco giapponese - escludendo in parte Capcom e Nintendo - è stato progressivamente soppiantato da quello occidentale: non solo nei generi storicamente in mano alle software house americane, ma anche, e più sorprendentemente, in alcuni tra quelli plasmati dai nipponici. Il divario tra le simulazioni calcistiche Konami e quelle di tutte le altre case (ad esempio), apparso incolmabile per la bellezza di quindici anni, è stato azzerato e ribaltato in un ristrettissimo lasso di tempo.
Come simulazione Virtua Tennis era già stato esautorato anni or sono da Top Spin, come arcade, invece, è stato scalzato poco tempo fa dal tennis di Wii Sports, che, senza esagerare, è stato il Pong di questo inizio secolo: SEGA aveva la grossa occasione, attraverso il Wiimote e, soprattutto, il MotionPlus, di recuperare almeno una delle due "corone", quella relativa alla miglior simulazione tennistica in circolazione. L'avversario, per restare in tema, non è tanto Top Spin, ma l'altrettanto occidentale Grand Slam Tennis.
Tiro Mancino
Per un mancino giocare con Wiimote e Nunchuk è una sorta di dilemma: con la mano destra conviene tenere il Nunchuk o il Wiimote? Personalmente appartengo alla categoria, e ho scelto la prima ipotesi; tuttavia, giocando online a Grand Slam Tennis, ho trovato solo un altro mancino "virtuale", quindi significa che molti hanno optato per la seconda. Virtua Tennis 2009 non si pone il problema - dimostrando ancora una volta di essere stato pensato per un pad classico più che per il Wiimote, figuriamoci per il MotionPlus - e lascia la racchetta sulla mano vera del tennista, non su quella del giocatore, creando un effetto fastidioso: i mancini vedranno Federer con la racchetta comunque a destra, i destrimani Nadal con la racchetta comunque a sinistra.
Multipiattaforma
Evitando di commentare la scelta SEGA in termini commerciali, che a noi - almeno in questa sede - interessano poco, non si può fare a meno di notare una grossa, prima, fondamentale differenza tra il gioco EA e Virtua Tennis: se il primo è stato pensato per Wii - non solo, è stato concepito attorno al MotionPlus - il secondo ci è stato prima trapiantato e poi superficialmente modificato per funzionare anche con la nuova periferica Nintendo. Lasciando da parte il fattore MotionPlus, almeno per il momento, è doveroso constatare che, col solo Wiimote, Virtua Tennis funziona bene: il telecomando è sfruttato esattamente come in Wii Sports (sebbene si dimostri meno preciso), ovvero è adibito semplicemente a scegliere la tipologia del colpo (palla corta, pallonetto, a effetto), non a direzionarlo, cosa che dipende esclusivamente dal tempismo con cui si impatta la pallina. Sì può giocare sia muovendo il giocatore attraverso il nunchuk sia col solo wiimote, ma è solo nel primo caso che Virtua Tennis 2009 costituisce un'esperienza più profonda - o meglio, complessa - rispetto al "semplice" tennis Nintendo: le varietà degli scambi aumenta sensibilmente, sebbene, come detto poco fa, eseguire pallonetti e colpi a effetto risulti molto più intuitivo in Wii Sports. L'edizione 2009, dopo la virata (ulteriormente) arcade del terzo episodio, tenta, se non di essere una simulazione, quantomeno di raggiungere un certo equilibrio tra i due fattori: azione più lenta, meno recuperi al limite, più importanza al tempismo e al posizionamento. Il risultato è un gioco abbastanza divertente, ma ancora poco realistico e, soprattutto, troppo macchinoso negli scambi,
sia per i frequenti rallentamenti, sia per l'imperfetto controllo che si ha sulla direzione del tiro: si sente che le meccaniche sono state costruite per un pad tradizionale, e solo successivamente adattate al Wiimote Nintendo. Questo è quello che accade in campo; fuori, al contrario, Virtua Tennis 2009 è meglio di qualunque altro gioco di tennis su Wii, Grand Slam Tennis compreso. La modalità carriera è lunga e impegnativa, composta al solito sia da tornei - principali e secondari - che da divertenti (ma decontestualizzanti) minigiochi, l'editor dei personaggi è piuttosto ricco, mentre l'online, sebbene non ai livelli di quello EA, c'è e funziona discretamente: insomma, se Virtua Tennis riesce a catturarvi, c'è da giocare parecchio.
Plus
Grand Slam Tennis è un gioco spigoloso, con diverse lacune, ma non c'è dubbio che abbia portato il genere tennistico in un nuovo mondo: in futuro verrà limato e migliorato, ma avrà sempre il merito di essere stato il primo ad aver conciliato
brillantemente simulazione e motion control. Virtua Tennis 2009, dal canto suo, funziona meglio del rivale EA se giocato col solo Wiimote: piccolezze, perché la vera sfida SEGA, quantomeno su Wii, era gareggiare con Grand Slam Tennis nel nuovo terreno inaugurato dal MotionPlus. In questo campo esce miseramente sconfitto: se in Grand Slam Tennis la sensazione di avere un braccio dentro al gioco è forte sin dall'inizio, qui bisogna effettuare diversi tiri prima di rendersi conto delle - poche - migliorie apportate dalla periferica. Il livello d'interazione non cambia, così come la varietà dei colpi, è solo più preciso il riconoscimento dei movimenti: il MotionPlus serve semplicemente a rifinire le meccaniche di base, vecchie e pensate per un pad tradizionale, non a stravolgerle. Pallonetti, palle corte, backspin e topspin si effettuano molto più facilmente che col solo Wiimote, ma la direzione dei tiri è sempre calcolata in base al tempismo: è uscito lo stesso giorno della produzione EA, ma sembra appartenere a un'altra era.
Conclusioni
Virtua Tennis 2009 rappresenta un calo per la serie anche sulle console tradizionali, ma su Wii il (parziale) fallimento è più evidente a causa della concorrenza: la console Nintendo al momento vanta il miglior tennis arcade (Wii Sports) e quello più simulativo (Grand Slam Tennis), e Virtua Tennis, nei rispettivi campi, non si avvicina a nessuno dei due. Col solo Wiimote il gioco SEGA funziona bene, ma non è intuitivo come Wii Sports, mentre col MotionPlus, paragonato a Grand Slam Tennis, sembra appartenere a un'altra - più vecchia - generazione. E' facile spiegare entrambi i casi: Virtua Tennis 2009 è stato costruito per un pad tradizionale, solo successivamente portato su Wii e, ancora dopo, adattato per funzionare col MotionPlus.
PRO
- Ricco editor dei personaggi
- La modalità carriera è lunga e articolata
- Divertente
CONTRO
- Il Motion Plus è un semplice extra
- Né arcade né simulativo
- Scambi poco fluidi