Versione testata: PC
Dov'eravamo rimasti? Ah già: Guybrush è per mare a bordo della Screaming Narwhal, diretto al salvataggio della compagna Elaine, quando un'altra donna lo abborda (nel senso che sale a bordo della sua nave). Si tratta della cacciatrice di taglie Morgan LeFay, ingaggiata da De Singe, il medico pazzo visto nel primo episodio. Purtroppo per Threepwood, la bella spadaccina è tagliente non solo a parole, e il nostro eroe ci rimette la mano infettata dal voodoo. Da qui in poi non aggiungiamo altro, che poi vi passa la voglia di giocarci. Sappiate comunque che potrete visitare l'arcipelago delle Jerkbait Islands e alcune isole minori sparse per i mari. Oltretutto conoscerete dei nuovi esseri viventi, per metà pesce e per metà donne (che siano delle sirene?).
Sembra il solito riassunto iniziale, ma ci serve in realtà da scusa per parlare della sceneggiatura del secondo episodio, ancora più solida di quella del primo, con personaggi caratterizzati a fondo sia negli atteggiamenti che nell'aspetto. L'avventura segue un filo conduttore chiaro, e già al secondo capitolo fa sentire il giocatore integrato a fondo nel nuovo mondo di Monkey Island. A dire il vero non si sente soluzione di continuità con i vecchi episodi Lucas, ai quali anzi i Telltale strizzano l'occhio più di una volta. Come dire, siamo tornati a casa.
Curiosità
Tales of Monkey Island è una serie composta da cinque capitoli e ispirata a una saga degli anni Novanta, The Secret of Monkey Island. L'opera è portata avanti da Telltale, con la collaborazione di gran parte del team originale. Gli episodi sono rilasciati con cadenza mensile e di volta in volta potrete leggerne la recensione su Multiplayer.it.
NOTA: al momento del lancio, tutti gli episodi di Tales of Monkey Island sono disponibili solo in lingua inglese. A distanza di tempo, Telltale rilascia delle traduzioni dei sottotitoli in altre lingue europee, ma non c'è ancora un annuncio ufficiale circa le tempistiche. Quelli per la versione PC non sono acquistabili separatamente, al contrario di quanto avviene per Wii.
Pirati da cabaret
Torniamo a Guybrush, il protagonista della serie, che dopo i primi due episodi degli anni Novanta non ha più trovato una caratterizzazione decente. Telltale ci restituisce una figura coerente con il passato, adesso più matura. Il nuovo carattere di Threepwood emerge soprattutto in relazione alle forti figure secondarie del cast, a partire da Elaine. Il protagonista appare anche un po' geloso, in lotta per emergere, e si apre così una veduta maliziosa sulla sua vita sentimentale. C'è inoltre l'ambiguo navigatore della Screaming Narwhal, spalla perfetta per alcune gag molto divertenti. Non ultimo Le Chuck: da quando è guarito dalla maledizione è diventato un sempliciotto, ingenuo e bonario, ma con una sfumatura indefinibile che tiene vivo un vago sospetto.
Soddisfatti della storia, adesso parliamo dei puzzle. Non cambia molto rispetto al primo capitolo, se non per il fatto che in alcuni casi si dovranno combinare gli oggetti giusti nel posto giusto, così da evitare che una costante associazione casuale di quello che riserva l'inventario possa farvi avanzare senza pensarci troppo. Non che dobbiate spremervi a fondo le meningi, si tratta di puzzle abbastanza semplici, specie per i più esperti. Le solite 5 o 6 ore insomma - che sembrano diventate una costante dei Telltale, e forse dovremmo proporre anche un bollino.
Facciamo comunque qualche critica, che rischiamo di passare per fanboy. Alcune idee, come il percorso nel dedalo dell'isola, si erano già viste nel primo capitolo, e molte locazioni di questo nuovo episodio non brillano per caratterizzazione e bellezza. Anche il ritmo dell'avventura è da siesta sul divano, sebbene recuperi dinamismo nell'apertura e sul finale. E ancora una volta le musiche di Micheal Z, che non vogliono saperne di decollare. Il gioco è in inglese, cosa che per molti rappresenta un limite, ma d'altronde nella sua lingua d'origine questa serie ha sempre dato il massimo.
Conclusioni
I Telltale si devono barcamenare tra versione PC e versione console delle loro avventure, e a noi tocca un sistema di controllo che non fa scintille. Anche le locazioni avrebbero bisogno di più amore, ma non è questo il punto; il punto è che con una licenza tra le mani così delicata era facile scivolare. E invece continua la maturazione di un personaggio che ancora riesce a coinvolgere. Il mondo di Monkey Island si sta espandendo, ci sono nuovi personaggi da ricordare e vecchie conoscenze che svelano lati inediti del proprio carattere. Seppure con i limiti di una serie ad episodi brevi (oramai piuttosto facili da risolvere), Tales of Monkey Island: The Siege of Spinner Cay è un tassello importante per tutti gli appassionati.
PRO
- Si è già creato un mondo
- Sceneggiatura articolata
- Comprimari ben delineati
CONTRO
- Diverse locazioni sottotono
- Alcune situazioni già viste
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 2 GB
- Scheda video: GeForce 8800 GT
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows XP / Vista
- Processore: 2.0 GHz o superiore
- RAM: 512 MB
- Scheda video: 64 MB compatibile con DirectX 8.1
- DirectX: Versione 9.0c o superiore
- Scheda audio: compatibile con DirectX 8.1
Una coca con Dan Connors
Nel corso della GamesCom 2009, a Colonia, è stato possibile scambiare alcune battute con Dan Connors, CEO di TellTale Games. Il simpatico Dan, ex Lucas già al lavoro su titoli come Sam & Max: Hit the Road, ha innanzitutto risposto al tormentone sulla rinascita delle avventure grafiche come genere:" ci sono parecchie opportunità per le avventure grafiche, compresa la crescita del mercato casual che ha permesso al genere di riprendersi innanzitutto dal punto di vista commerciale con grandi successi come quello di CSI"
. "Ci sentiamo un'evoluzione di quanto fatto dalla vecchia Lucas e in tal senso desideriamo apportare delle innovazioni all'interno del genere", ha continuato," introducendo a esempio il concetto di conseguenze diverse a seconda delle azioni intraprese dall'utente, così da avere più di una singola traccia ma diverse, in cambiamento dinamicamente". Insomma pare che ha TellTale le idee siano piuttosto chiare: continuare con le avventure e farlo cercando di innovare, magari sviluppando qualcosa di non legato ad alcuna IP esistente ma di completamente nuovo. A margine è stato anche possibile apprendere "l'Apple Store sarebbe una soluzione per i nostri giochi, è una possibilità da prendere in considerazione" mentre la scelta di utilizzare una grafica completamente tridimensionale al posto del 2D, di maggior impatto visivo, è da doversi al fatto che "con il 2D ci vuole moltissimo tempo e una volta che si è fatto qualcosa, non si torna indietro". Una chiaccherata dentro al bar dell'area di business del convention center di Colonia, insomma, per scoprire qualcosa in più sul presente e il futuro di una delle realtà indipendenti più belle e di prospettiva degli ultimi anni.