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Gangstar: West Coast Hustle, recensione

Con cinquanta missioni e un'intera città da conquistare, il nuovo episodio di Gangstar porta l'azione tipica della serie Rockstar sulla piattaforma Apple.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   09/09/2009
Gangstar: West Coast Hustle
Gangstar: West Coast Hustle
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Se sei scappato dal Messico per farti una nuova vita negli Stati Uniti, rapinare una banca non è il modo migliore per cominciare. Anzi, in genere è il modo peggiore: per quanto tu sia scaltro, la possibilità di finire in galera o sul tavolo di un obitorio è altissima. Pedro questo lo sa bene, ma non può farci niente se la sua unica attitudine è quella di commettere crimini. Rubare,

Gangstar: West Coast Hustle, recensione

uccidere... qualsiasi cosa per guadagnarsi il pane e vivere un altro giorno, senza smettere mai di guardarsi le spalle, coltivando neanche tanto segretamente il sogno di racimolare un bel gruzzolo e poi scappare lontano da tutto e da tutti. Arrivato a Los Angeles insieme al suo migliore amico, si mette al servizio di un boss locale per fare un po' di soldi facili, nell'attesa che le acque si calmino. Tra spedizioni punitive, trasporti illeciti e gare di velocità, il nostro amico dovrà davvero darsi da fare per diventare un criminale di successo... e sopravvivere tanto da godersi i frutti di tale posizione.

Tutta mia la città

La serie di Gangstar è nata nel 2006 sui cellulari Java compatibili, e ha goduto in soli tre anni di un'evoluzione molto simile a quella vissuta da Grand Theft Auto, passando da una grafica bidimensionale con visuale dall'alto al 3D poligonale di questo nuovo episodio per iPhone. Ciò che non è cambiato negli anni è di certo l'attenzione degli sviluppatori verso la varietà e la durata dell'esperienza, con il protagonista che in questo caso deve affrontare la bellezza di cinquanta missioni divise fra sei capitoli che portano ad altrettante svolte nella trama. La città che

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funge da sandbox in Gangstar: West Coast Hustle non pretende di essere una riproduzione realistica di Los Angeles, è chiaro, ma offre un groviglio di strade ed edifici esteso e convincente, che ben si presta non solo alle classiche sparatorie ma anche alle numerose gare clandestine che si possono affrontare fra una missione e l'altra per arrotondare le entrate. La storia raccontata da Gameloft è semplice e diretta: pur offrendo qualche interessante colpo di scena, poco ha da spartire con l'aspra critica sociale che ritroviamo in GTAIV. Pedro si trova a lavorare per diversi boss della malavita e viene mandato di volta in volta a raddrizzare torti, eliminare membri delle gang rivali e mettere a segno qualche avventuroso furto su commissione. Possiamo controllare la nostra posizione sulla mappa, nonché quella delle "aree sensibili" tramite cui accedere alle missioni, acquistare armi ed equipaggiamento, noleggiare e riparare automobili.

Crimine tangibile

Il sistema di controllo tramite touch screen appare davvero ben fatto e offre ampie possibilità di personalizzazione: ci spostiamo agendo su di uno stick virtuale, mentre basta premere sull'icona posta sotto la barra dell'energia per cambiare l'arma che teniamo in mano fra quelle disponibili. Il puntamento durante gli scontri a fuoco è semiautomatico: viene inquadrato il bersaglio più vicino, ma si può cambiarlo toccando sullo schermo il nemico che vogliamo "agganciare". Quando siamo vicini a un veicolo, possiamo toccare la relativa icona per

Gangstar: West Coast Hustle, recensione

prenderne possesso (buttando fuori l'eventuale proprietario) e quindi metterci alla guida scegliendo nella schermata delle opzioni i controlli che riteniamo più comodi per sterzare e accelerare/frenare: nel primo caso si può optare per l'accelerometro (dunque bisogna inclinare l'iPhone a destra o sinistra), per una barra orizzontale o per un volante virtuale, nel secondo caso si può utilizzare una barra verticale oppure due pedali distinti. La soluzione dell'accelerometro, seppure attivata di default, non appare la più comoda né la più precisa, mentre i pulsanti a forma di pedale ben si prestano a gestire la velocità con cui il veicolo si muove. Giocando con il volante virtuale e i pedali si ottiene un buon feeling e basta un po' d'esperienza per riuscire a muoversi fra le strade di Los Angeles senza andare a sbattere contro chiunque ci si pari di fronte. Gli sviluppatori hanno reso intangibili i pali della luce e i semafori per rendere l'esperienza più fluida, mentre si può sbattere contro guardrail e recinti, peraltro senza avere mai la possibilità di forzarli.

Realizzazione tecnica

La grafica di Gangstar: West Coast Hustle si pone come un punto di riferimento per questo genere di giochi su iPhone. Provato su un dispositivo 3GS, il gioco si è rivelato sempre fluido e veloce, anche se non manca un marcato effetto pop-up a partire da una certa distanza. I personaggi sono ben disegnati e dispongono di un'animazione di discreto livello, ma nelle inquadrature ravvicinate si nota la "spigolosità" dei modelli poligonali. C'è un buon numero di veicoli differenti che girano per le strade e che possiamo utilizzare per i nostri scopi, inoltre la fisica degli scontri appare abbastanza convincente, grazie soprattutto all'implementazione degli ammortizzatori. Ogni vettura può subire dei danni ed essere distrutta, con una serie di stadi intermedi ben rappresentati sullo schermo. Lo stesso non si può dire degli edifici, abbastanza spogli e spesso soggetti a difetti nel rendering. Il sonoro risulta abbastanza ricco fra musiche (le famose stazioni radio che possiamo cambiare mentre siamo in macchina) ed effetti.

La versione testata è la 1.0.3

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (11)
7.4
Il tuo voto

Chi sentiva la mancanza di un GTA portatile è stato accontentato alla grande: il nuovo episodio di Gangstar convince sotto ogni aspetto e porta la serie Gameloft verso nuovi livelli di eccellenza. Il gioco gode di una struttura che ben si presta a una fruizione rapida, ma che al contempo vive un continuo crescendo di situazioni, in grado di rendere le missioni sempre più articolate e complesse: all'inizio bisogna semplicemente andare dal punto A al punto B, mentre più avanti l'azione si diversifica ed entrano in ballo nuovi elementi. Tutto viene governato da un sistema di controllo davvero ottimo e ampiamente personalizzabile, che fa la differenza quando si tratta di girare per le strade di Los Angeles evitando di sbattere contro qualsiasi ostacolo. Un prodotto da non perdere, in definitiva: tecnicamente ottimo, giocabile, divertente e longevo. Difficile chiedere di meglio, in questo momento.

PRO

  • Immediato, giocabile, divertente
  • Ottimo sistema di controllo
  • Grande sostanza

CONTRO

  • Scontri a fuoco semplicistici
  • Marcato effetto pop-up
  • Qualche noia con la visuale