Shippuden in giapponese significa qualcosa tipo "cronache dell'uragano":
con questo termine si identifica la seconda serie (animata, visto che nel fumetto non c'è distinzione) di Naruto, popolare manga scritto e disegnato da Masashi Kishimoto. Anni fa Naruto fu presentato un po' come l'erede spirituale di Dragon Ball e in effetti è quasi riuscito a raggiungere la sua diffusione mediatica. Per quanto riguarda Shippuden, basti dire che a un certo punto della storia il giovane ninja Sasuke Uchiha, amico e rivale del protagonista Naruto Uzumaki, cede al "lato oscuro" dei ninja e si unisce a un gruppo di cospiratori: Naruto allora decide di intraprendere un estenuante allenamento, nella speranza di riportare il suo vecchio amico sulla retta via. C'è quindi un gap di tre anni tra la prima e la seconda serie di Naruto: i personaggi sono cresciuti e maturati e la trama assume toni più adulti. Paradossalmente, Ninja Council 3 esce in Europa a poco meno di un anno di distanza da Ninja Council 2 e propone il passaggio alla serie Shippuden: è cambiato qualcosa anche nel videogioco?
Repetita iuvant?
Purtroppo tutti i problemi riscontrati nel precedente episodio di Ninja Council (e a dirla tutta anche nella prima edizione) tornano ad affliggere anche questo terzo capitolo. Fortunatamente è stato fatto un passo avanti dal punto di vista tecnico: in realtà l'unico cambiamento degno di nota si limita ai nuovi sprite che riflettono, appunto, la crescita dei personaggi e i loro nuovi indumenti; i protagonisti principali sono ben animati e dettagliati, mentre i nemici sono stati in larga parte ripresi dal prequel: la varietà da questo punto di vista è ben poca, gli avversari che incontreremo sono decisamente simili tra loro e animati rozzamente. Alcune feature grafiche implementate addolciscono la pillola, come le numerose ombreggiature e le immagini residue trasparenti che aumentano la qualità di alcune animazioni. Anche le varie location in cui sono ambientate le missioni sono state riciclate dai precedenti capitoli: il design è leggermente diverso ma i giocatori riconosceranno praticamente le stesse ambientazioni e la stessa povertà generale di dettaglio e cromatismi. Restano fortunatamente lodevoli le animazioni relative ai Jutsu, le tecniche speciali che contraddistinguono i vari personaggi: la loro attivazione innesca una scenetta a metà tra un fumetto e una sequenza animata, in cui il personaggio di turno lancia il suo attacco all'indirizzo dei nemici. Una chicca per i fan, poco ma sicuro.
Battere il ferro finchè è caldo
Chiaramente Tomy non si è sforzata più di tanto nella produzione di questo sequel: è inutile girarci attorno, Ninja Council 3 è la festa del riciclo. La maggior parte delle missioni sono esattamente le stesse di Ninja Council 2 con un nuovo background narrativo, il problema è che già in Ninja Council 2 il gameplay era ripetitivo, tedioso e irritante.
Il principale difetto di Ninja Council 3 è certamente il sistema di controllo: la disposizione dei tasti resta astrusa come nei prequel e comporta non pochi fastidi. Combinare le pressioni dei vari tasti per correre su un muro, per esempio, è decisamente frustrante: si traduce spesso in indesiderate cadute nel vuoto e il ritardo nella risposta agli input del giocatore è un difetto che si sarebbe dovuto risolvere già nel prequel ma che invece torna prepotentemente a rendere anche Ninja Council 3 macchinoso e rigido da giocare. La strutturazione a missioni inganna sulla varietà del gioco, che si riduce a una serie di stage estremamente banali in cui si controlla un personaggio per volta e si pestano i nemici di turno saltellando da una piattaforma all'altra e raccogliendo punti esperienza e denaro per apprendere nuove abilità; la differenza tra i combattenti tuttavia è minima e si riduce generalmente ai Jutsu peculiari che una volta attivati richiedono azioni particolari come soffiare sul microfono o toccare alcuni punti dello schermo, rendendoli più interattivi di un comunissimo "super colpo". C'è da dire che i vari "boss" sono piuttosto divertenti da affrontare in quanto danno al gioco la parvenza di un picchiaduro tradizionale: in genere il boss viene poi sbloccato e reso accessibile per il resto dell'avventura o per la modalità multiplayer introdotta in questo episodio da Tomy. Infatti, fino a quattro giocatori possono collegare i loro DS e rispettive cartucce per affrontare una serie di sfide in cooperativa o uno contro tutti: un'idea piuttosto simpatica, se non fosse che il sistema di controllo resta un obrobrio e di conseguenza è davvero improbabile trovare altri tre amici in possesso della cartuccia.
Conclusioni
Naruto Shippuden: Ninja Council 3 è un'operazione commerciale mirata a sfruttare il franchise senza troppi problemi: Tomy Takara non ha fatto minimamente tesoro delle critiche ricevute per i precedenti episodi... e dire che alcune idee sono davvero simpatiche. Ancora una volta, un titolo consigliato solo ai fan più sfegatati del ninja Naruto: tutti gli altri possono tranquillamente preferirgli prodotti di gran lunga più interessanti e curati.
PRO
- I piccoli fan di Naruto lo apprezzeranno
- L'idea dei Jutsu è accattivante
CONTRO
- Un minestrone riscaldato per la terza volta
- Sistema di controllo pessimo
- Ripetitivo e noioso