Come nei più celebri telefilm per adolescenti, l'intera storia vede come protagonista una ragazza appena arrivata in quella che sembrerebbe la scuola più snob della zona (o almeno così si evince dalla terribile e altezzosa accoglienza che alla giovane viene riservata) e pronta a fare nuove conoscenze. L'obiettivo è ovviamente inserirsi nel nuovo "macrosistema" scolastico,
collezionando amicizie ed entrando nel gruppo. Oltre alle interazioni con i numerosi e variegati personaggi, la protagonista dovrà curare nei minimi dettagli il proprio look, guadagnare del denaro con piccoli lavoretti rimediati al centro commerciale e seguire le lezioni scolastiche (arte, geometria, educazione fisica, chimica e l'inusuale economia domestica). Per cominciare si può subito scegliere il proprio personaggio tra un ventaglio di proposte, senza poterlo modificare, ad eccezione dell'abbigliamento; a questo punto si è pronti per buttarsi nella nuova avventura, senza dimenticare utili strumenti quali una mappa per compiere gli spostamenti, un cellulare per tenersi sempre in contatto con le amiche e una borsetta.
Amicizia vendesi
Non appena si inizia ad entrare nel vivo dell'avventura, subito si percepisce qualcosa di strano. La prima ragazza che accoglie la protagonista spiega col sorriso sulle labbra come vanno le cose nell'intricato ambiente scolastico: si sofferma sul fatto che per conquistare le compagne ed ottenere la loro amicizia sarà non solo necessario far loro costantemente favori e commissioni, ma anche saziare la loro incredibile voglia di pettegolezzo. Una sorta di missione,
insomma, per garantirsi l'altrui fedeltà, un approccio quantomeno insolito e senza dubbio distorto per un gioco che si rivolge alle più piccole. L'impressione iniziale di essere di fronte a un titolo dall'estrema superficialità di contenuti non verrà mai più smentita per tutto il tempo di gioco. Il gossip più selvaggio la fa da padrone e costituisce veramente il fulcro delle amicizie: ovviamente il tutto non si esaurisce nel mero ascolto, ma il gioco impone di sbandierare ai quattro venti le incredibili notizie apprese (come il fatto che una ragazza ha uno spinacio tra i denti o il padre di un'altra è andato in bancarotta...). Fin dai primi incontri capita spesso di assistere al rifiuto delle compagne che giudicano il look della protagonista non sufficientemente alla moda per i loro livelli. Se in questo quadro si pensa che lavoro e studio siano elementi positivi, purtroppo si rischia di prendere una cantonata: le esperienze lavorative infatti sono ridotte a puro mezzo per potersi rifare il guardaroba e soddisfare i gusti delle amiche, mentre i successi scolastici saranno uno stratagemma per avvicinare il gruppo delle intellettuali e partecipare alla loro festa.
Semplicemente complicato
Lasciando da parte i difetti dell'intera storia ed entrando nel dettaglio dei minigiochi proposti, è possibile esprimere giudizi meno duri. Senza dubbio la moltitudine di personaggi con cui si può interagire rende il gioco più interessante, anche se ci si trova spesso di fronte a frasi scontate o, peggio, ripetitive. Per quel che riguarda i lavoretti, anche in questo caso si riscontra una certa varietà: si può così intraprendere la carriera nel mondo della ristorazione (destreggiandosi tra gelati, tacos o colazioni al bar) o servire le clienti nel negozio di moda più
"in" della città. La dimensione scolastica non è da meno e presenta diverse scelte: dal confezionamento di un maglione durante le lezioni di economia domestica alla creazione di soluzioni, talvolta esplosive, nel laboratorio di chimica, senza dimenticare il free-climbing in palestra. In questo panorama, tuttavia, colpisce molto la scelta di creare giochi estremamente semplici con istruzioni incredibilmente articolate: frasi lunghissime, in cui si finisce praticamente sempre per perdere il filo del discorso, celano in realtà mini-giochi banalissimi e sempre identici a se stessi. Insomma, la chiarezza non è propriamente il punto forte di questo titolo. Dall'altra parte spicca, invece, un certo tentativo di diversificare i minigiochi permettendo la selezione del livello di difficoltà, anche se Queen Teen - The Clique non riesce mai a slegarsi da quell'aura di ripetitività dal quale è avvolto.
CI PIACE
- Varietà dei minigiochi
- Numerosi personaggi con cui interagire
NON CI PIACE
- Messaggio di fondo assolutamente inadatto al pubblico di riferimento
- Ripetitività