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Componimenti portatili

Il famoso produttore musicale Timbaland ci introduce al primo software per la realizzazione di brani musicali su PSP. Non servono strumenti, solo un po' di impegno e creatività.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   12/11/2009
Beaterator
Beaterator
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Per comporre musica è necessario conoscerla? In realtà no. La capacità di immaginare suoni e melodie è insita in ognuno di noi, anche se chiaramente c'è chi possiede più talento degli altri o è benedetto da un orecchio capace di distinguere, catalogare e memorizzare sequenze di note più o meno lunghe. In ambito PC sono decine i software professionali che permettono di realizzare un brano su più tracce, che siano composte da campioni

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digitali o registrate in diretta. Si tratta in ogni caso di programmi che richiedono non solo una certa potenza di calcolo (specie per l'attivazione di effetti, equalizzazione e quant'altro su ogni traccia), ma anche hardware dedicato (schede audio professionali, nella fattispecie) che renda possibile la sincronizzazione dei suoni con una latenza minima. A un certo punto, qualcuno si sarà chiesto se era possibile creare un software del genere per PSP. Be', la risposta ce l'abbiamo davanti agli occhi ed è stata realizzata da Rockstar in collaborazione con Timbaland, che per l'occasione ha prestato non solo la propria immagine (è lui, infatti, il DJ protagonista delle live session) ma anche una vasta serie di campioni esclusivi che faranno la felicità di qualsiasi appassionato di musica elettronica e non solo.

Vai col lissio

Beaterator offre fondamentalmente tre livelli di esperienza, che vanno man mano più in profondità in quella che è la composizione del brano. Il primo livello è costituito senza dubbio dal Live Play: abbiamo il nostro caro Timbaland alla console e utilizzando i quattro pulsanti principali di PSP possiamo attivare un differente loop sonoro per ognuna delle otto tracce disponibili. I loop disponibili di default ci permettono già di creare qualcosa di carino, la gestione della tonalità avviene in automatico e l'unica cosa di cui dobbiamo preoccuparci è piazzare il suono che ci piace dove

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crediamo stia meglio. Dopo aver passato qualche minuto ad ascoltare cosa viene fuori da qualche semplice pressione, viene naturale spingersi oltre per vedere come i loop vengono gestiti dal sistema e assegnati ai vari tasti. Per farlo dobbiamo passare alla Studio Session, che attraverso una semplice interfaccia ci dà la possibilità di determinare quali loop vengono suonati da ognuno dei quattro pulsanti della console per tutte e otto le tracce presenti. Possiamo utilizzare la prima traccia per la batteria, come si fa di solito, e assegnare ai pulsanti diverse ritmiche che possano sposarsi al meglio con ogni parte del brano: introduzione, strofa, inciso, special. Per la seconda traccia magari pensiamo all'accompagnamento di basso, sfogliando i loop disponibili alla ricerca del suono che più si adatta alla nostra idea di canzone. La terza può essere dedicata a un "tappeto" di tastiere o di suoni elettronici che si ripetono con lo scopo di creare un'atmosfera sonora. E così via, aggiungendo man mano loop di chitarre o di pianoforte, voci campionate e quant'altro.

Curiosità

Incuriositi dalle potenzialità del prodotto Rockstar, abbiamo provato a vedere se Beaterator si presta a qualsiasi tipo di componimento o limita la nostra creatività alle sole atmosfere elettroniche. Utilizzando l'Editor Brano, quindi, ci siamo messi a realizzare una "cover" strumentale del brano "Gravity", scritto qualche anno fa da Chris Martin per gli Embrace. Qui potete ascoltare il risultato di qualche ora di cazzeggio. Diciamo pure che i suoni di batteria e di basso funzionano bene, e i fiati si prestano in modo discreto a sostituire la voce (purtroppo non avevamo un microfono...), mentre per quanto concerne i suoni di pianoforte e le chitarre non sono stati fatti miracoli.

Controllo completo

Quando sentiamo che il semplice Live Play, pur con tutte le sue possibilità, non ci basta più, è il momento di passare all'Editor Brano. Si tratta di un ambiente contraddistinto dall'interfaccia tipica dei sequencer, dunque con una panoramica sulle tracce che scorre attraverso una linea temporale. Beaterator ci permette di utilizzare anche in questo contesto i loop e i campioni presenti nell'archivio, ma allo stesso tempo possiamo creare da zero i nostri loop, salvarli su Memory Stick e posizionarli all'interno delle tracce. Ogni traccia può contenere loop differenti, e questo significa che con otto tracce si può davvero realizzare una canzone completa di ogni cosa. Se si possiede un microfono per PSP, si possono addirittura creare dei loop di voce. Bisogna comunque tener presente che il prodotto Rockstar non funziona come un normale programma per la registrazione multitraccia: la filosofia dei loop ci impone suoni della durata massima di otto battute, e questo significa che un'eventuale traccia di voce va composta pezzo per pezzo e poi disposta in sequenza all'interno di una traccia: un'operazione piuttosto macchinosa, che richiede un bel po' di tempo. A proposito di tempo, non stupitevi quando le ore passeranno senza che ve ne rendiate conto: comporre musica è un'arte che sa regalare grandissime soddisfazioni (non potrete non emozionarvi quando ascolterete il vostro primo brano) ma che richiede una passione e un impegno altrettanto grandi.

I suoni

L'editor per la creazione dei loop cambia a seconda dei casi. Per la batteria bisogna selezionare il set di suoni che preferiamo e poi programmare i colpi, dunque non è propriamente un lavoro per principianti e bisogna sapere, seppure a grandi linee, come funziona questo strumento. L'interfaccia è simile a quella dell'Editor Brano, con la differenza che a ogni traccia corrisponde una parte della batteria, nella fattispecie due colpi di cassa, due di rullante, tre di charleston e così via. Purtroppo mancano i thom e i piatti che di solito si usano per gli stacchi, ma in linea di massima il risultato finale è di buona qualità. Per

aggiungere realismo ai colpi è possibile determinarne l'intensità (velocity), ma farlo utilizzando il d-pad è una procedura molto lenta e laboriosa. Nella parte bassa dello schermo c'è un pannello di controllo che possiamo utilizzare per spostare gli strumenti nel panorama stereo: cassa e rullante al centro, charleston spostato del 50% a sinistra o a destra (a seconda dei vostri gusti). Editare gli altri loop è un po' differente, in quanto ci si trova di fronte a una tastiera e si devono piazzare le singole note nel modo che vogliamo. Il tutto dopo aver scelto lo strumento e la tipologia di suono fra quelli disponibili. Ce n'è davvero per tutti i gusti: chitarre acustiche, effettate con chorus o distorsore, bassi normali, con note glissate o suonati in slap, diversi tipi di pianoforte, fiati, sintetizzatori, percussioni e voci. Fare un elenco completo è impossibile, ma il software ci permette di editare e personalizzare ogni singolo suono. Quando il lavoro è terminato, possiamo addirittura esportare la canzone completa in formato MIDI o WAV su Memory Stick, o effettuare un upload sul sito ufficiale del gioco per entrare a far parte della community messa insieme da Rockstar.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (8)
5.5
Il tuo voto

Beaterator non è un videogame, ma un vero e proprio sequencer che ci permette di creare brani musicali utilizzando le centinaia di loop disponibili o creandone di nuovi in assoluta libertà. Mettere questo tipo di tecnologia al servizio dei possessori di PSP significa far fare alla console portatile Sony un deciso passo in avanti nella direzione della multimedialità e delle applicazioni extraludiche, fornendo a tantissima gente uno strumento potente e versatile per dare sfogo alla propria creatività musicale. Il prodotto Rockstar si adatta meglio alla musica elettronica che non al pop o al rock, chiaramente, ma soddisfa in ogni caso le esigenze di chi ha voglia di comporre qualcosa "al volo" o non può permettersi l'hardware e il software necessari per fare le stesse cose su PC. La possibilità di salvare i propri lavori senza limitazioni e di esportarli in formato MIDI o WAV chiude il cerchio di una produzione sicuramente ambiziosa e coraggiosa, che tutti gli aspiranti compositori dovrebbero provare. Anche se magari di teoria musicale sanno poco o nulla.

PRO

  • Potente e innovativo
  • Assoluta libertà di composizione
  • Possibilità di esportare le proprie creazioni

CONTRO

  • Meccanismo "a loop" limitante
  • Il controllo tramite d-pad non è rapidissimo
  • Alcuni suoni sono purtroppo mediocri