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Piccolo re, piccolo gioco?

Si torna a vestire i panni di Goku bambino, stavolta in un beat'em up a scorrimento in esclusiva per Wii.

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   29/10/2009
Dragon Ball: Revenge of King Piccolo
Dragon Ball: Revenge of King Piccolo
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Piccolo re, piccolo gioco?

Il positivo exploit di Dragon Ball Origins su DS ha evidentemente convinto Namco Bandai a riproporre le avventure del giovane Goku anche su Wii, adottando però una formula decisamente diversa: se dunque il titolo handheld era un -ottimo- action RPG ispirato a Phantom Hourglass, questo Dragon Ball: Revenge of King Piccolo veste i panni del beat'em up a scorrimento, certamente non il genere più in voga di questi tempi. Vediamo ora se questa particolare scelta avrà le qualità per aprire nuove prospettive alla serie videoludica o se si dimostrerà un banale incidente di percorso.

Calci nelle sfere

Dragon Ball: Revenge of King Piccolo, come tutti i titoli legati al manga di Toriyama, trova una sua precisa collocazione all'interno delle numerose avventure di Goku: nella fattispecie, qui i fatti narrati vanno dalla saga di Red Ribbon e si concludono con quella di Piccolo. Il fil rouge che lega i vari episodi è sempre la ricerca delle Sfere del Drago da parte del piccolo Sayan, un tema spesso ripreso dalle ottime cutscenes in real time di cui è infarcito lo Story Mode e che riescono efficacemente a stabilire un forte punto di contatto con la serie animata. Peccato che non tutti gli elementi narrativi di Dragon Ball: Revenge of King Piccolo siano all'altezza dell'aspetto appena citato: ad aprire e a chiudere i vari livelli trovano spesso spazio delle sequenze di dialogo incredibilmente prolisse e fondamentalmente inutili ai fini della storia, che forse solo i fan più sfegatati della serie troveranno la forza di non skippare. A dirla tutta, è proprio l'intera produzione Namco Bandai ad oscillare pericolosamente tra tenori qualitativi accettabili e bassezze da old-gen, a partire dal comparto tecnico. Se la buona realizzazione delle cutscenes è fuori discussione, lo stesso non si può dire della grafica in game, che lascia spazio a più di qualche perplessità.

Piccolo re, piccolo gioco?

I modelli poligonali di Goku e dei nemici sono curati e definiti fin nei più piccoli particolari, e anche le animazioni -per quanto non spettacolari- fanno il proprio dovere: non convincono invece per nulla gli scenari, estremamente ripetitivi e poveri di dettagli, dotati di opinabili palette di colori che si uniscono con la proverbiale scarsa definizione di Wii per produrre un risultato davvero mediocre. I punti più bassi dell'opera Namco Bandai vanno però ricercati nel contesto dell'accompagnamento sonoro. Le musiche che fanno da sottofondo all'azione sono kitsch oltre ogni sopportazione, mentre gli effetti sono limitati e molto poco incisivi, ma la bandiera nera va assegnata senza dubbio al doppiaggio in inglese: anche volendo sorvolare sulla pessima recitazione, le voci risultano incredibilmente fastidiose, specialmente quella stridula di Goku che -oltretutto- si premura di accompagnare ogni singola selezione effettuata dall'utente nel menu principale...

Eri Piccolo così

Le cose vanno -fortunatamente- un po' meglio in merito al gameplay di Dragon Ball: Revenge of King Piccolo, per quanto anche qui gli sviluppatori si siano macchiati di qualche svista non da poco. Lo Story Mode è suddiviso in capitoli relativi alle diverse saghe prese in considerazione, a loro volta spezzati in tre stage che tendenzialmente offrono sempre lo stesso mix di elementi picchiaduro e platform. Sfruttando la combo Remote + Nunchuck, si muove Goku all'interno di livelli realizzati in 3D ma sviluppati su un piano bidimensionale, e si deve raggiungere la propria meta picchiando nemici, saltando su qualche piattaforma e risolvendo elementari puzzle. Per quanto le fasi di combattimento la facciano da padrone, spesso ci si trova a correre per lunghi spazi vuoti, cosa che lascia ben intendere come il level design non sia il punto forte della produzione Namco Bandai.

Piccolo re, piccolo gioco?

Di converso, menare le mani è piuttosto divertente, anche se le poche mosse a disposizione di Goku e la stoltezza degli avversari finiscano per rendere il tutto ben presto ripetitivo. Niente paura, però, lo Story Mode è talmente breve che il rischio di annoiarsi definitivamente prima di averlo portato a termine è davvero remoto. Evidentemente consci di questo fatto, gli sviluppatori hanno tentato di allungare la vita del prodotto con la sezione World Tournament, nella quale ci si può cimentare in scontri uno contro uno scegliendo fra una rosa di personaggi dell'anime. Purtroppo tale modalità si poggia su meccaniche troppo semplicistiche, riducendosi ad un button smashing senza capo né coda. L'offerta è completata da un Negozio nel quale spendere i soldi raccolti durante il gioco per sbloccare extra quali costumi, schede dei personaggi, filmati e via discorrendo, in una pletora di elementi che si unisce ai collectibles nascosti nei vari stage dello Story Mode. Un omaggio ai fanatici, ma un'attrattiva davvero di poco conto per tutti gli altri.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.7
Lettori (39)
7.0
Il tuo voto

Dragon Ball: Revenge of King Piccolo è un beat'em up a scorrimento molto leggero, il quale probabilmente risulterà gradito ai più accaniti fan della serie ma che allo stesso tempo presenta limiti e lacune su cui è impossibile sorvolare. Inizialmente divertente, il gioco diventa ben presto ripetitivo, penalizzato inoltre da un basso livello di difficoltà e da una durata piuttosto scarsa dello Story Mode. Discutibili scelte a livello tecnico e una generale piattezza degli elementi di contorno costituiscono il corollario di un gioco non brutto, ma che rientra di diritto nella categoria delle occasioni sprecate.

PRO

  • Divertente per un po'
  • Cutscenes di ottimo livello

CONTRO

  • Graficamente discontinuo
  • Ripetitivo e poco longevo
  • Sonoro da dimenticare