Esiste un software portatile che permette di creare al volo dei brani musicali? In teoria sì, più di uno: basta guardare sull'App Store per trovare decine di registratori e/o sequencer multitraccia che promettono meraviglie ma spesso deludono per un motivo o per l'altro. Chi ha provato Beaterator nella sua versione per PSP, uscita di recente, sa invece che la portabilità e i limiti tecnici della console Sony non hanno posto chissà quali vincoli alla fantasia degli sviluppatori e alla loro voglia di mettere a disposizione degli utenti il maggior numero possibile di strumenti per creare brani musicali da zero o per "costruirli" partendo da loop preimpostati.
Il software realizzato da Rockstar aveva pochi difetti: alcuni campioni non brillavano per qualità (vedi le chitarre), per registrare la voce serviva necessariamente un microfono apposito e infine (cosa più importante) controllare l'interfaccia utilizzando il d-pad era tutt'altro che rapido e immediato. Insomma, per creare qualcosa di dignitoso servivano letteralmente delle ore, ma a parte questo ci si poteva davvero sbizzarrire. L'annuncio di una versione del software per iPhone ha fatto dunque drizzare le orecchie un po' a tutti gli appassionati di editing musicale, visto che il controllo via touch screen poteva rendere pratico e veloce ciò che su PSP era lento e macchinoso, disintegrando in un sol colpo tutti i limiti precedenti e offrendo ai possessori del dispositivo Apple il programma definitivo per creare musica in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo ci si trovi. E invece...
Dalle stelle alle stalle
E invece, misteriosamente, tutte le potenzialità del programma si sono perse per strada. Beaterator per iPhone si presenta come una sorta di "spin-off" di quanto visto su PSP, una "versione ridotta" che magari va bene se cerchiamo un sequencer per divertirci cinque minuti ma senza chiedergli nulla di più.
Sulla console portatile Sony, il software targato Rockstar disponeva di una modalità "freestyle" in cui era possibile assegnare a ogni pulsante un loop e quindi mischiare tutto insieme per vedere cosa veniva fuori. Ebbene, su iPhone le cose funzionano più o meno allo stesso modo: si crea un brano nuovo o se ne carica uno già pronto, quindi si gestiscono le otto tracce piazzando i loop che desideriamo dalla lista di quelli disponibili. Dimenticatevi la gestione della batteria fra cassa, rullante, charleston e piatti: qui ci si deve accontentare. E il controllo tramite touch screen, che applicato al programma nella sua versione originale lo avrebbe reso davvero straordinario, si comporta qui in modo discreto e niente più, mostrando il fianco a qualche imprecisione di troppo durante il trascinamento e il posizionamento dei loop. Il problema è che mentre su PSP la modalità "freestyle" costituiva un "divertissement" rispetto all'editor brano, su iPhone si pone invece come l'unica opzione disponibile.
Musica, maestro
E la possibilità di esportare il brano creato? La versione PSP includeva un sistema per la conversione del brano in formato MIDI o WAVE (poi facilmente trasportabile nel popolare MP3), nonché il supporto di un vero e proprio social network in cui compositori in erba potevano confrontarsi alla corte di Rockstar. Be', è sparito anche quello.
Agli utenti sono stati lasciati ben pochi strumenti: è possibile regolare la provenienza del suono nel panorama stereo e il suo livello di volume (in modo tutt'altro che preciso, peraltro), aggiungere un riverbero o una compressione. Tutto qui. Ci si limita dunque ad "abbellire" i suoni già presenti, senza che si possa modificarli in alcun modo. L'interfaccia che avrebbe dovuto elevare Beaterator a paradigma per il genere su iPhone si presenta invece in modo classico, con pochi fronzoli e priva della velocità operativa che ci si aspettava dai controlli tramite touch screen. Non che trascinare semplicemente dei loop possa rivelarsi una manovra così complessa.
La versione testata è la 1.0
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Conclusioni
Una delusione su tutta la linea, un'occasione sprecata, un ottimo esempio di come non dovrebbe essere realizzata una conversione. Scegliete i termini che preferite: alla fine dei conti, Beaterator per iPhone e iPod Touch non è che un giocattolino di scarso fascino e scarsa durata se confrontato al piccolo miracolo che Rockstar aveva saputo realizzare su PSP. Tutti gli strumenti che consentivano di creare, modificare, personalizzare suoni e loop sono stati accantonati in favore di un semplice player con otto tracce in cui si possono trascinare delle sequenze preimpostate. Viene dunque a mancare l'intenzione originale degli sviluppatori, nonché ciò che tutti gli appassionati di musica si aspettavano da questa conversione. Se i motivi di tale scelta sono da ricercarsi nelle limitazioni tecniche dei dispositivi Apple, riesce difficile credere che non si potesse in ogni caso realizzare qualcosa di simile all'originale, pur con qualche defezione. Perlomeno il prezzo, ridotto a 2,39 euro, non appare oltraggioso.
PRO
- Prezzo accessibile
- Interfaccia discreta...
CONTRO
- ...ma non molto pratica né precisa
- Un semplice player multitraccia
- Non ha niente a che vedere con la versione PSP