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Cent'anni di guerra in videogioco

Da Slitherine arriva un nuovo strategico ad ambientazione storica che promette di mostrarci dal dentro lo svolgimento della Guerra dei Cent'Anni

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   19/04/2010
History: Great Battles Medieval
History: Great Battles Medieval
Immagini

Versione testata: Xbox 360

La Guerra dei Cent'Anni è probabilmente uno degli argomenti più complessi all'interno della storia medievale europea, un periodo ricco di eventi e coinvolgente le due maggiori potenze dell'epoca fronteggiatesi per un periodo pari a circa 116 anni: Francia e Inghilterra. Numerose sono le battaglie cruente che hanno costellato questo sanguinoso tratto di storia, così come tante sono state le innovazioni apportate alla stessa tecnica della guerra all'interno del secolo intercorso tra l'inizio e la fine delle ostilità, approssimativamente tra il 1337 (anno in cui gli Inglesi sbarcarono nel nord della Francia attraversando la Manica e preparandosi alla successiva battaglia di Crécy) e il 1453 (in cui gli scontri culminarono con la battaglia di Castillon che di fatto rappresentò l'ultimo capitolo della guerra). Tanto materiale da cui attingere, dunque, per costruire uno strategico a sfondo storico, come questo History: Great Battles Medieval. Grazie alla collaborazione tra il team di sviluppo Slitherine e History Channel alla base del progetto, il gioco ha potuto godere di una ricostruzione storica alquanto meticolosa, oltre che di un poderoso sostegno di documenti audio e video tratti direttamente dai documentari del famoso canale specialistico della TV americana, che forniscono dunque il corretto background storico e degli interessanti intermezzi tra una battaglia e l'altra.

Cent'anni di guerra in videogioco

Si tratta dunque di uno strategico a struttura mista, ovvero con elementi comuni tra il tempo reale dell'RTS e i turni della tradizione più classica. In particolare, questi ultimi compaiono nelle partite in multiplayer, nelle quali i tempi di gioco sono scanditi da un cronometro che cadenza il ritmo tra le azioni possibili per ogni giocatore. Giocando contro la CPU, invece, la battaglia si svolge in tempo reale ma con la possibilità di richiamare la pausa in ogni momento ed impartire in tal modo gli ordini alle proprie unità.

All'attacco miei prodi

Le modalità di gioco consentono essenzialmente di affrontare la lunga campagna in singolo (dalla parte dei francesi o degli inglesi) o dedicarsi agli scontri singolarmente all'interno delle schermaglie, in singolo o multiplayer. La differenza tra queste due modalità risulta piuttosto sostanziale, poiché affrontando un avversario umano ci troveremo ad avere a che fare con un limite di tempo cronometrato entro il quale sviluppare il proprio turno di gioco, mentre in singolo l'azione risulta maggiormente libera, con la possibilità di richiamare la pausa e organizzare l'esercito in qualsiasi momento. All'interno di vasti campi di battaglia si fronteggiano i due eserciti contrapposti, quello francese e quello inglese. Ogni esercito è suddiviso in vari gruppi che agiscono in maniera compatta come singole unità, composte ovviamente da tanti combattenti ma caratterizzati da l'omogeneità di equipaggiamento e di comportamento in battaglia. Queste squadre sono ovviamente corrispondenti a quelle che storicamente facevano parte dei due schieramenti, come arcieri, cavalleria pesante, fanteria e artiglieria, per un totale di una ventina di specializzazioni diverse più numerose altre personalizzazioni aggiuntive.

Cent'anni di guerra in videogioco

Ogni unità, in base anche all'equipaggiamento scelto (variabile per ogni tipologia di combattente) ha punti di forza e punti deboli nei confronti delle altre, con uno schema simile a quello tipico della morra cinese (gli arcieri colpiscono bene la cavalleria, quest'ultima è forte contro la fanteria, questa può agilmente colpire gli arcieri e così via). I vasti campi di battaglia consentono manovre ampie e articolate per ogni squadrone, la cui efficienza di attacco e difesa è data sia dalla scelta dell'obiettivo che dalla conformazione del terreno sul quale si trova, oltre che dalla possibilità di attaccare al fianco o alle spalle, posizioni privilegiate per ottenere effetti devastanti. La combinazione di tutte queste variabili decide l'esito dello scontro tra due squadroni, i quali a seconda dello svolgimento della battaglia potranno veder aumentare e diminuire il proprio morale, fino ad essere costretti alla ritirata momentanea che può presagire un ritorno successivo in battaglia o la disfatta totale. Con la rapida pressione di un tasto è possibile scegliere la predisposizione delle squadre tra difesa, guardia e attacco, con ovvie modifiche comportamentali in prossimità del nemico.

Contadino, ufficiale e gentiluomo

La personalizzazione e caratterizzazione di ogni squadra è alla base della fase preparativa alla battaglia e ne influenza pesantemente la possibilità di vittoria. La progressione del gioco non è data da un semplice susseguirsi di scontri obbligati, ma le battaglie vengono invece decise dal giocatore stesso all'interno di una mappa rappresentante le varie zone in cui la guerra dei cent'anni si è svolta (Francia e Paesi Bassi, in particolare). Solo alcune battaglie rappresentano un vero e proprio passo avanti dal punto di vista narrativo all'interno del gioco, mentre molte altre hanno il ruolo di riempitivo o digressione storica sugli eventi di contorno alla guerra stessa. Tentare di concentrarsi solo sulle battaglie fondamentali difficilmente porta a buoni risultati, poiché risulta indispensabile un certo lavoro di livellamento del proprio esercito per il quale gli scontri secondari coprono un ruolo fondamentale.

Cent'anni di guerra in videogioco

Il denaro e l'esperienza conquistata in battaglia può essere prontamente reinvestita nella gestione dell'esercito, accedendo all'accampamento nel quale ci troveremo a passare una buona quantità di tempo. Qui, possiamo arruolare nuove squadre e modificare le caratteristiche di quelle presenti nel nostro esercito, cambiandone o evolvendone il ruolo e modificandone la specializzazione. Il denaro può essere investito in nuovi arruolamenti e in armi ed equipaggiamenti (armi da mischia, a lunga gittata, artiglieria, scudi e armature di vario tipo, cavalcature) in grado di modificare l'assetto della squadra e le statistiche di attacco/difesa più gli eventuali bonus contro particolari tipi di unità avversarie, mentre speciali punti esperienza consentono l'acquisto di un gran numero di abilità generiche, d'attacco o di difesa in grado di donare dei poteri aggiuntivi alla squadra e migliorarne le performance in battaglia. In sostanza, ogni squadra può essere trattata come una singola unità attraverso le classiche modalità di gestione dei combattenti all'interno di un party da gioco di ruolo, con la personalizzazione ed evoluzione dei "personaggi" che diventa di importanza fondamentale per la riuscita in battaglia, vista la difficoltà degli scontri che compongono la sequenza "narrativa" del gioco. Altro elemento gestionale da tenere presente è quello delle carte: queste, conquistate con gli scontri sul campo, rappresentano dei veri e propri poteri speciali in grado di condizionare pesantemente l'esito delle battaglie, ognuna dotata di un potere speciale. Sarà dunque necessario scegliere bene quali portarsi dietro in ogni battaglia (un massimo di due per volta possono essere utilizzate) e il momento giusto in cui azionarle.

Obiettivi Xbox 360

Gli obiettivi di Great Battles Medieval sono disposti secondo la tipica logica del genere, suddivisi piuttosto equamente tra quelli da sbloccare avanzando nel gioco e quelli che possono essere ottenuti raggiungendo particolari performance in partita. Una buona organizzazione per chi è in cerca di punti.

Ampi scorci di Normandia

Il motore grafico sviluppato da Slitherine consente un ampio livello di zoom dell'inquadratura, che passa in breve tempo da una visuale a volo d'uccello con la possibilità di vedere e gestire più squadre contemporaneamente ad una ravvicinata, utile per avere un'idea più precisa di quello che sta accadendo durante uno scontro diretto o per godersi i numerosi particolari che compongono i singoli combattenti sul campo. Se nella posizione standard, più distanziata, la grafica non si distingue per particolari soluzioni tecnologiche, è con lo zoom attivato che possiamo apprezzare il gran lavoro effettuato dagli sviluppatori nella caratterizzazione delle varie unità, sebbene ci sia ancora qualcosa che sarebbe opportuno sistemare per quanto concerne le animazioni dei singoli individui. Migliorabile invece, e di un buon margine, la qualità dei video d'intermezzo che fungono da siparietti narrativi-storici tra una battaglia di interesse maggiore e un'altra. Tratti in parte direttamente dal repertorio di History e in parte sequenze in-game montate, tali filmati sono caratterizzati da una compressione video alquanto inadeguata, che li rende piuttosto poco godibili rispetto a quanto avrebbero potuto offrire al giocatore.

Cent'anni di guerra in videogioco

Un po' monotona e sottotono risulta anche la sezione dell'accampamento a lungo andare: sempre la medesima inquadratura con minime variazioni estetiche allo scenario circostante rendono l'esperienza della gestione unità poco più che funzionale. Il comparto audio, da parte sua, svolge dignitosamente la sua funzione con le solite musiche epiche orchestrali (non una grande varietà su questo fronte, c'è da dire) e una buona quantità di testo parlato completamente tradotto in Italiano per i filmati d'intermezzo. Per quanto riguarda la versione Xbox 360, i controlli sono stati ovviamente adattati a partire dall'interfaccia della versione PC, applicata al controller della console. Il risultato, come spesso accade gli per RTS su console, non è dei più felici. Sebbene in questo caso la possibilità di mettere in pausa e dunque studiare con calma le mosse da effettuare e i relativi risultati non imponga movimenti veloci e precisi del cursore, è chiaro come la migliore soluzione per godere appieno di History: Great Battles Medieval rimanga il mouse e tastiera.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (7)
6.8
Il tuo voto

Non particolarmente brillante sul fronte del level design e della realizzazione tecnica, History Great Battles Medieval riesce a distinguersi per il suo particolare setting storico e la sua vocazione realistica, ben sostenuta dall'impianto documentario fornito dal supporto del canale History. La dinamica dello scontro sul campo di battaglia non è di per sé particolarmente originale, configurandosi secondo meccaniche ben rodate, ma la profonda possibilità di personalizzazione e modifica delle caratteristiche per ogni singolo squadrone da impiegare in battaglia rappresenta un tratto distintivo e particolarmente interessante del gioco, donando ulteriore spessore strategico. Resta un prodotto maggiormente adatto alla fruizione su PC (rispetto, ad esempio, ad un Halo Wars) ma che può comunque soddisfare l'utente console desideroso di uno strategico caratterizzato da una rigorosa ricostruzione del background storico.

PRO

  • Affascinante ambientazione storica
  • Gestione approfondita di ogni unità
  • Abbondanza di contenuti in singolo e multiplayer

CONTRO

  • Level design piuttosto scialbo nella campagna
  • Migliorabili gli elementi di contorno, come i filmati
  • Interfaccia poco godibile su console