Versione testata: PC
Si è pensato addirittura si trattasse di vaporware, ma alla fine The Scourge Project: Episodes 1 and 2 è arrivato su Steam con i suoi 14,99 euro di prezzo e un'interessante offerta per chi ne acquista quattro copie per giocarci in co-op con gli amici (in pratica se ne pagano tre). Viene naturale simpatizzare per un progetto sulla carta così ambizioso, portato avanti da un team indipendente di sviluppatori spagnoli che di certo non ha potuto contare sullo stesso budget che ha caratterizzato la realizzazione di Gears of War.
Ci troviamo di fronte a un prodotto per molti versi coraggioso, dunque, che non si fa problemi a copiare in modo palese un certo tipo di gameplay (pur con tutti i limiti del caso) e persino a suggerire qualche elemento strategico interessante. I protagonisti del gioco, ovvero i quattro mercenari che formano la Echo Squad, dispongono ognuno di una corazza che sfrutta l'energia Ambrosia per conferirgli abilità speciali: il leader del gruppo, ad esempio, può attivare uno scudo in grado di fermare i proiettili nemici oppure un'onda d'urto che sbaraglia gli avversari nelle immediate vicinanze. Un potere che si rivela pressoché inutile nella campagna in single player, visto che con lo scudo attivato non si può attaccare né spostarsi liberamente, ma che nel multiplayer cooperativo assume ben altri connotati e si pone come una manovra ideale quando ci si trova in una situazione scomoda e la squadra ha bisogno di trovare un riparo rapidamente. A proposito di multiplayer, l'offerta del prodotto di Tragnarion Studios anche da questo punto di vista appare tutt'altro che innovativa, con modalità già viste un po' dappertutto che hanno come unica novità il fatto di poter ricorrere a personaggi controllati dall'IA nel caso in cui non ci fossero abbastanza giocatori per iniziare la partita.
Stupidità artificiale?
È proprio l'IA a rappresentare il più grosso limite di The Scourge Project: Episodes 1 and 2, sia per quanto concerne il comportamento dei nemici sia, soprattutto, quello dei "colleghi". L'energia vitale del nostro alter ego viene gestita come in Gears of War, dunque se ci si espone per troppo tempo al fuoco nemico si cade in uno stato di infermità a cui può porre rimedio solo un altro membro della squadra.
Ebbene il comportamento dei personaggi in tali frangenti riflette un po' la qualità generale dell'IA: uno di loro viene sistematicamente in nostro soccorso, incurante della presenza di avversari a pochi centimetri, e non è raro che questa condotta porti al game over quando tutti i nostri amici vengono atterrati. Allo stesso modo, in più di un'occasione possiamo vedere i nostri compagni lanciarsi a testa bassa all'interno di location letteralmente piene zeppe di nemici, per crollare uno ad uno e segnare così anche il nostro destino, visto che ci sarà impossibile rimetterli in sesto senza esporci agli attacchi. Una soluzione al problema viene dall'interessante elemento strategico presente nel gioco, nella fattispecie possiamo ordinare ai membri del gruppo di avanzare o fermarsi, raggiungere un punto particolare della mappa e attaccare un determinato bersaglio. Mettersi a dare ordini durante le fasi più concitate non è semplice, ma quantomeno ci dà qualche possibilità in più di sopravvivere. Non che l'IA dei nostri avversari sia messa meglio, anzi: i pattern di attacco e di movimento appaiono estremamente semplici, c'è qualche tentativo di variazione durante gli appostamenti (con i nemici che si accovacciano dietro un riparo e talvolta si spostano per non sporgersi proprio nel punto in cui li attendiamo) ma la "percezione dell'altro" è francamente mediocre e capita di trovarsi a pochi centimetri da un soldato della Nogari Corporation che non si accorge minimamente della nostra presenza, impegnato magari a osservare gli spostamenti degli altri.
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Come già detto, il gameplay di The Scourge Project: Episodes 1 and 2 si rifà in modo palese a quello di Gears of War. I personaggi dispongono di due "slot" per le armi e uno per le granate, mirano, sparano e si appostano esattamente allo stesso modo. Quando sono appostati possono anche sparare "alla cieca" senza sporgersi, proprio come nel capolavoro di Epic Games, e superano gli ostacoli eseguendo un movimento estremamente simile. Insomma, i fan di GOW troveranno in questo prodotto davvero molti degli elementi che già conoscono e apprezzano, implementati però talvolta un po' a casaccio e senza la necessaria ottimizzazione.
Ci sono undici armi differenti e tutte hanno una propria valenza, il che è molto importante, ma gli sviluppatori non hanno saputo rendere al meglio la sensazione di impatto assolutamente necessaria in questo genere di titoli: si apre il fuoco e l'effetto sonoro riesce a supportare l'azione in modo plausibile, ma sembra quasi che le nostre raffiche non vadano a segno perché gli avversari non accusano il danno come dovrebbero. Paragonare l'effetto dirompente del fucile a pompa di Gears of War con quello di The Scourge Project sa di bestemmia, ma la sensazione riguarda un po' tutte le armi. Dunque è stato ben copiato il sistema di appostamento e di mira, addirittura con i ripari che si danneggiano sotto il fuoco nemico, ma ci si è persi un po' sul più bello e il risultato finale inevitabilmente ne risente. La situazione più assurda si verifica in occasione degli attacchi fisici, davvero orribili quanto a resa visiva, con il nemico che non fa una piega. Le similitudini con GOW si estendono al comparto tecnico, visto che anche in questo caso è stato usato l'Unreal Engine, ma le differenze in termini di design e qualità globale sono talvolta abissali: i personaggi di The Scourge Project hanno ben poca personalità e possiedono un aspetto che va dall'anonimo (il comandante, la donna) all'abusato (il "ninja", il tipo grosso), con modelli poligonali che pagano dazio per volti e capelli ma restituiscono un buon risultato per quanto concerne le corazze, che a una prima occhiata sembrano ispirate a quella del protagonista di Crysis, con i vari "fasci muscolari" in vista. L'animazione si muove tra alti e bassi: la camminata, la mira e l'attacco sono buoni, la corsa è inguardabile. Il gioco inizia in uno scenario davvero mediocre, una foresta in cui l'unica cosa che si salva sono le pozzanghere; poi per fortuna si sposta in ambientazioni interne magari non spettacolari ma quantomeno discrete, in cui generalmente bisogna procurarsi delle chiavi e aprire delle porte per proseguire. Abbiamo provato il gioco alla risoluzione di 1680 x 1050 pixel, con tutti gli effetti al massimo e la sincronia verticale attivata, ottenendo un valore variabile dai quaranta ai sessanta frame al secondo.
Conclusioni
Lungi dall'essere un capolavoro e afflitto da un paio di problemi tutt'altro che marginali, The Scourge Project: Episodes 1 and 2 si pone in ogni caso come un titolo che per neanche quindici euro ci offre una campagna in single player da circa cinque ore, un interessante multiplayer cooperativo per quattro persone e una serie di modalità competitive di stampo classico. Lo potremmo tranquillamente definire "il Gears of War dei poveri", sottolineare i suoi limiti con l'IA e la mancata sensazione di impatto delle armi, e bollarlo come un prodotto assolutamente da evitare. In realtà, però, i fan del capolavoro Epic si troveranno a proprio agio con i quattro mercenari tutt'altro che carismatici della Echo Squad, apprezzeranno l'approccio agli scontri a fuoco e potranno approfittare dell'occasione per immergersi nuovamente in dinamiche che al momento gli sono precluse. Se questo è un male...
PRO
- Gameplay copiato da Gears of War
- Multiplayer online cooperativo e competitivo
- Tecnicamente discreto...
CONTRO
- ...ma il design spesso lascia a desiderare
- Grossi problemi con l'IA
- Sensazione di impatto non pervenuta
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore AMD Phenom X4 9550
- 4 GB di RAM
- Scheda video ATI Radeon HD 5830 con 1 GB di RAM
- Windows 7 Home Premium
Requisiti minimi
- Processore Intel Core 2 Duo da 1.8 GHz o equivalente AMD
- 1 GB di RAM (Windows XP), 2 GB di RAM (Windows Vista, Windows 7)
- Scheda video nVidia GeForce 6800 o ATI Radeon X1600 Pro o superiore
- 5.4 GB di spazio libero su hard disk
- Sistema operativo Windows XP, Vista o 7
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core 2 Duo da 2.6 GHz o superiore
- 2 GB di RAM
- Scheda video nVidia GeForce 8800 GT o ATI Radeon HD 2900 XT o superiore
- 5.4 GB di spazio libero su hard disk
- Sistema operativo Windows XP, Vista o 7