Versione testate: Nintendo Wii e PlayStation 3
Hai un amico in me, un grande amico in me! Queste parole, accompagnate dalle note di Randy Newman hanno fatto da sfondo a due tra i film di animazione che hanno avuto maggior successo e che ancora oggi sono ben vivi nella mente di tante persone più o meno giovani, film che se vogliamo sono stati anche tra i punti di svolta per la consacrazione defnitiva di Pixar. Proprio oggi, e a più di 10 anni di distanza, arriva il terzo film di questa fortunata serie assieme al videogioco dedicato, che appartiene a quella schiera di tie in che hanno fatto ugualmente passi da gigante nel corso degli ultimi anni e che sempre meno di rado sono anche valide produzioni videoludiche con tutti i crismi del caso. Toy Story 3: il Videogioco è sviluppato dagli Avalanche, gli stessi che si celano dietro Just Cause 2, e in realtà vede come punto di forza non tanto la storia principale, ma una modalità free roaming che sorprende per varietà e qualità, e riesce a catturare in pieno lo spirito di Toy Story.
Verso l’infinito dove?
Ma andiamo con ordine, il titolo prodotto da Disney gode ovviamente della licenza ufficiale del film e quindi di tutti i personaggi, loghi e musiche; è completamente doppiato in italiano, con Fabrizio Frizzi e compagnia in versione nostrana a dare la voce ai protagonisti principali. Woody, Buzz Lightyear, Jessie, Mr Potato, Rex e gli altri sono tutti dentro il gioco pronti ad accogliere il giocatore in due grosse modalità, che ne determinano gioie e dolori. La prima, ovvia e scontata, ripercorre in maniera interattiva le vicende del film attraverso otto capitoli collegati da sequenze di intermezzo più o meno inedite. Il tipo di gameplay spazia tra action e puzzle cooperativo, passando per fasi platform e così via. Le sezioni più interessanti sono rappresentate sicuramente da quelle dove a turno è possibile utilizzare Woody, Jessie e Buzz, che possono utilizzare le proprie abilità peculiari per superare alcuni passaggi e aiutare gli altri. Il primo ad esempio può utilizzare il lazo per attivare ingranaggi, Jessie può saltare sul tubi e sporgenze, Buzz lanciare gli altri personaggi in punti più alti.
Il risultato è sicuramente piacevole e chiaramente indicato per giocatori meno smaliziati, ci sono infatti diversi tipi d'aiuto che partono da semplici suggerimenti scritti per arrivare a sequenze in forma olografica che indicano come superare il passaggio successivo. Il problema di questa modalità risiede però in due punti: la longevità che si attesta sulle poche ore di gioco e soprattutto la struttura, dove se all'inizio la parte narrativa, grafica e di immedesimazione è abbastanza vicina nel riprendere quelle del film, col proseguire dei capitoli si perde abbastanza, diminuiscono le sequenze d'intermezzo e la loro qualità, fino ad arrivare ai capitoli finali dove sembrano esserci dei veri e propri buchi narrativi, e il passaggio da un punto della storia all'altro viene solo marginalmente spiegato, lasciando un po' d'amaro in bocca soprattutto se si è visto il film.
C'è un amico anche su Wii
Toy Story 3: il Videogioco è disponibile anche per Nintendo Wii, e nelle sue fondamenta condivide tutte le caratteristiche delle versioni PlayStation 3 e Xbox, ovvero la modalità storia e quella scatola dei giocattoli. Il divertimento anche in questo caso è assicurato e il comparto grafico fa egregiamente il suo lavoro nel riprodurre il mondo di Toy Story, purtroppo però la versione per la console Nintendo non dispone della possibilità di giocare in cooperativa nella modalità free roaming, che tra le altre cose dispone anche di un numero inferiore di opzioni e missioni. Anche la personalizzazione dei personaggi non è più singola, ma viene applicata a tutti quelli presenti nel mondo di Woody e compagni. Il gioco quindi rimane ugualmente interessante, ma un gradino sotto rispetto alle controparti per console Microsoft e Sony.
Trofei PlayStation 3
Toy Story 3: il Videogioco mette a disposizione 39 trofei, dei quali 3 d'oro e 13 d'argento, oltre all'immancabile platino. I più facili sono legati al completamento della modalità storia, per arrivare a obiettivi specifici nella scatola dei giocattoli e al completamento di diverse tipologie di missioni, fino ad arrivare all'accumulo di tutte le stelle d'oro e gli extra presenti.
C'è un free roaming in me
Dove invece il titolo sorprende ed esprime tutto il suo potenziale è nella modalità denominata "Scatola dei giocattoli, Woody e gli amici del West", un vero e proprio free roaming ambientato nel mondo di Toy Story al quale è possibile partecipare scegliendo uno tra Woody, Buzz o Jessie. Lo scopo è quello di espandere e accogliere nuovi giocattoli in questo mondo immaginario portando a termine varie missioni per accumulare soldi e quindi, in maniera periodica, acquistare nuovi edifici, personaggi con altre missioni e perfino nuovi mondi, quello del dottor Zurg e degli alieni ad esempio, che aprono in maniera sistematica nuovi pezzi dello scenario da esplorare, nuove missioni e anche temi grafici. Lo spirito giocoso di Toy Story è qui pienamente catturato, ogni tot missioni infatti si sbloccano vari giocattoli che non solo servono per abbellire il paesaggio, ma si rivelano utili negli spostamenti (vedi il cavallo Bullseye piuttosto che le varie macchine presenti) e permettono di accedere a ulteriori sezioni di gameplay, che non peccano certo di varietà. La struttura di questa modalità è piuttosto divertente, le missioni immediate ed è uno spasso dedicarsi alla pittura degli edifici piuttosto che a scoprire nuove creazioni o dedicarsi alla vestizione degli abitanti della scatola: tra le tante missioni esistono infatti quelle del pict-o-matic, dove bisogna riprodurre alcuni look specifici utilizzando cappelli, tagli di capelli e vestiti differenti, alcuni dei quali riprendono altre produzioni Pixar come ad esempio Gli Incredibili. Anche gli oggetti sbloccabili sono presenti in quantità industriale (su tutti le 103 stelle d'oro che si ottengono portando a termine determinate condizioni) e lo sviluppatore Avalanche è stato molto bravo nel distribuire i vari elementi in maniera costante e calibrata per tutta la durata di questa modalità, superiore e non di poco rispetto alla storia.
Sia ben chiaro, la profondità delle missioni non raggiunge mai la complessità o la spettacolarità dei migliori esponenti del genere e come detto l'impostazione è sempre tendente alla facilità e al divertimento senza troppi fronzoli, ma per il resto ci troviamo dinnanzi ad una valida implementazione di un free roaming all'interno di un tie in. Questo perché anche il comparto tecnico e soprattutto grafico può essere annoverato tra gli aspetti positivi: il mondo di gioco è estremamente colorato, pulito e dettagliato nel suo tratto con buone texture ed effetti di luce, forse un po' statico ma decisamente piacevole alla vista e perfettamente in grado, sempre nella modalità scatola dei giocattoli di cui sopra, di proporre il mondo di Toy Story in maniera adeguata. Dulcis in fundo è possibile affrontare qualsiasi modalità di gioco in cooperativa tramite split screen, caratteristica che accresce ulteriormente varietà e divertimento, e funziona esattamente come ci si aspetterebbe.
Tra film e critica verso i troppi stereotipi
Toy Story 3 negli Stati Uniti è già un successo di incassi e di critica, è maturato insieme a noi, è cresciuto il punto di riferimento dei giocattoli, Andy, così come la maniera di narrare le cose, la sceneggiatura stessa e il tipo di approccio al tema trattato, che rimane quello dell'amicizia e che diventa più forte e "toccante" in chiusura del film. Anche oggi quindi non dà l'idea di essere bambinesco nell'accezione negativa del termine, ma è invece un'esplosione di ritmo, umorismo e se vogliamo in taluni casi luoghi comuni (il binomio Barbie/Ken è clamoroso da questo punto di vista) che fanno ridere e sorridere dall'inizio alla fine, un seguito davvero riuscito che riesce tranquillamente a sostenere la qualità alta dei suoi illustri predecessori, aumentando la componente umoristica a sostenere il tempo passato e regalando come sempre diversi tocchi di classe. Proprio la presenza di diversi luoghi comuni, e di un rapporto tra giocattoli maschili e femminili decisamente a favore dei primi, ha suscitato qualche critica sulla presenza di troppi stereotipi negativi femminili, che potrebbero dare una interpretazione non corretta del ruolo tra i sessi. Noi onestamente durante la nostra visione non abbiamo riscontrato tutto questo sbilanciamento o "cattiveria" nell'utilizzarli per far ridere, ma si sa, la sensibilità e il giudizio varia da persona a persona.
Conclusioni
Toy Story 3: Il Videogioco rimane sicuramente un titolo rivolto ai videogiocatori più giovani, ma anche a quelli che si lasciano catturare da meccaniche e atmosfere che bambinesche poi lo sono solo all'apparenza. Paradossalmente la parte meno riuscita è quella che riprende in maniera non troppo convincente le vicende del film, mentre quella free roaming sorprende per varietà, divertimento e bilanciamento, con a supporto un buon comparto grafico e la possibilità di affrontare le missioni in cooperativa. Il titolo di Avalanche dimostra quindi come anche i tie in, se sviluppati con la dovuta cura, possano rappresentare un acquisto da prendere in considerazione al di là dell'attaccamento al film al quale sono ispirati.
PRO
- Modalità free roaming soprendentemente varia e divertente
- Cooperativa locale che funziona bene
- Impianto grafico pulito e colorato
CONTRO
- Modalità storia che poco riesce a catturare lo spirito del film
- Longevità non eccezionale e sfida migliorabile