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Sturmtruppen!

Disponibile già da un po' su PSN a un prezzo davvero accessibile, Tank Battles si pone come l'interpretazione di un certo tipo di videogiochi arcade, in grado di miscelare azione e strategia.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   25/08/2010
Tank Battles
Tank Battles
Immagini

Dietro l'invenzione dei carri armati c'era l'esigenza, ai tempi della prima guerra mondiale, di superare le insidiose trincee grazie a un veicolo in grado di resistere alle raffiche di mitragliatrice e di sfondare senza problemi le reti di filo spinato. È passato quasi un secolo dagli anni bui di quel sanguinoso conflitto, ma i carri armati nella loro continua evoluzione (purtroppo pare non manchi mai l'occasione di impiegare nuove armi, a questo mondo!) non hanno mai abbandonato l'immaginario collettivo, diventando anche protagonisti di un certo numero di videogame.

Sturmtruppen!

Nel caso di Tank Battles, uno dei titoli arcade che la francese Gameloft ha realizzato per PlayStation 3 (disponibile esclusivamente in forma digitale, acquistabile su PlayStation Store per 4,99 euro), i carri armati sono più che altro un pretesto per presentare agli utenti un gioco d'azione basato sul tempismo e sulla strategia spicciola. Utilizzando una visuale dall'alto, all'interno di cinque differenti tipologie di scenario, ci troviamo infatti alla guida di un tank che deve eliminare tutti gli avversari per poter accedere allo stage successivo. Un'operazione inizialmente banale, ma che diventa più complessa man mano che nel gameplay vengono introdotte delle importanti variabili, quali la presenza di ostacoli (infrangibili o meno), trappole, potenziamenti e quant'altro.

L'ultima ruota del carro

Come si può facilmente immaginare, Tank Battles non presenta un'interpretazione realistica della guida di un carro armato, eppure il sistema di controllo pone le proprie fondamenta su due elementi da sempre associati ai tank: il movimento tramite cingoli e la gestione indipendente del cannone. Il primo fattore influenza in modo sostanziale la nostra libertà d'azione, specie quando dobbiamo spostarci rapidamente per evitare di finire distrutti dai proiettili nemici: il veicolo non risponde in modo immediato ai nostri input, bensì appunto allinea i cingoli e solo a quel punto inizia a muoversi.

Sturmtruppen!

Non a caso durante le battaglie è meglio trovare dei ripari sicuri ed esporsi il meno possibile, dosando gli spostamenti e cercando di pianificare in anticipo i nostri tragitti, almeno finché la situazione non si fa più tranquilla rispetto al "quattro contro quattro" che caratterizza l'inizio di ogni stage. Il secondo fattore, ovvero il movimento indipendente della torretta (tramite stick analogico destro) ci permette di sparare a un bersaglio mentre ci muoviamo in tutt'altra direzione. Se durante le prime partite ci si limita a sparare semplicemente "in avanti", seguendo il moto del blindato, non appena si acquisisce un po' di familiarità con i comandi è proprio questa gestione indipendente a fare la differenza. L'azione di gioco è davvero semplice, alla fine dei conti: ci sono tre carri armati sulla mappa, oltre al nostro, e bisogna eliminarli centrandoli con il cannone o facendoli saltare con una mina di prossimità. La campagna in single player, in tal senso, ci propone la bellezza di cinquanta stage contraddistinti da un graduale aumento della difficoltà, dall'introduzione di vari potenziamenti e da una struttura degli scenari che svolge spesso un ruolo strategico di primaria importanza. I proiettili che spariamo, infatti, non esauriscono il proprio moto non appena incontrano un ostacolo, bensì effettuano un "rimbalzo di sponda" che un po' come al biliardo può consentirci di eliminare un nemico anche se non l'abbiamo direttamente a tiro. La velocità dei colpi non è altissima, ma viene compensata dalle limitazioni nel movimento di cui abbiamo fatto cenno in precedenza: durante una sparatoria è possibile ragionare per un istante su quale sia la migliore manovra evasiva per quella particolare situazione, quindi dare gas per toglierci dai guai mentre a nostra volta scarichiamo una piccola raffica di colpi contro l'avversario di turno.

Trofei PlayStation 3

Tank Battles ci permette di ottenere tredici trofei: dieci di bronzo (sbloccabili abbattendo il primo nemico, completando la campagna in singolo, vincendo dieci partite di fila, ecc.), due d'argento (completando il gioco in meno di sessanta minuti e riuscendoci senza mai perdere) e uno d'oro (distruggendo la bellezza di diecimila carri armati nemici).

Carramba che sorpresa!

A seconda degli obiettivi sbloccati e del livello di esperienza raggiunto, Tank Battles ci regala fino a cinque "skin" per personalizzare il nostro veicolo, specie in vista dell'interessante modalità multiplayer online, che insieme alla già citata "campagna" e alla "battaglia veloce" completa l'offerta del prodotto Gameloft. È possibile ospitare una partita o partecipare a un match preesistente, con un totale di quattro giocatori umani che possono comunque essere sostituiti alla bisogna da bot di discreta qualità.

Sturmtruppen!

Ci si sfida in deathmatch classici, deathmatch a squadre e in una versione adattata di "rubabandiera". Purtroppo durante i nostri test non abbiamo trovato molte persone disposte a giocare, strappando giusto un paio di deathmatch che si sono rivelati discretamente divertenti pur denunciando qualche problemino di lag (che per un multiplayer a quattro, francamente, non ci saremmo aspettati). La presenza di avversari reali da un lato non può che rendere la sfida più coinvolgente, dall'altro finisce per evidenziare i limiti di un gameplay immediato ma semplicistico, che diventa rapidamente ripetitivo. La grafica in alta risoluzione (1080p) è simpatica e discretamente dettagliata, con una buona varietà delle location che circondano il "recinto" al cui interno si combatte. Le texture del terreno purtroppo sono decisamente anonime e ripetitive, ma in generale non ci si può lamentare della realizzazione tecnica, perfettamente funzionale all'azione.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (7)
5.0
Il tuo voto

Con cinquanta stage da giocare in singolo e un'interessante modalità multiplayer, Tank Battles si pone come un passatempo di discreta fattura, dal prezzo abbordabile e dalla discreta realizzazione tecnica. L'introduzione di vari elementi rende la sfida man mano più complessa, anche se dopo un periodo di adattamento iniziale il gameplay non sembra più essere capace di sorprendere il giocatore e finisce per ripetersi, proponendo nuove sfide un po' a casaccio e inciampando sui limiti che caratterizzano il movimento dei carri armati e le loro possibilità offensive. Gli stessi fattori, dopo poche partite non possono che influenzare anche il multiplayer online, peraltro al momento non proprio popolatissimo. Il titolo Gameloft, in conclusione, si trova a fare concorrenza a un gran numero di alternative di stampo arcade disponibili su PSN, che però in molti casi sono dotate di maggior spessore.

PRO

  • Buon numero di stage
  • Semplice e immediato
  • C'è anche il multiplayer online

CONTRO

  • Gameplay piuttosto limitato
  • Azione ripetitiva
  • Non il miglior arcade su PSN, anzi