Versione testata: PlayStation 3
Puzzle, rebus e rompicapo di solito ci riempiono la giornata sulle spiagge assolate, mentre siamo sdraiati al sole e attendiamo che la tintarella attecchisca. Nel caso di Jigsaw, le cose stanno diversamente: si tratta di un killer psicopatico che rapisce le proprie vittime e le mette alla prova con enigmi raccapriccianti, imponendogli di fare delle scelte molto difficili e dandogli l'illusione di potersela cavare, in qualche modo. Il personaggio che ci troviamo a controllare nei primi minuti di gioco, ad esempio, si sveglia all'improvviso con una specie di collare metallico fissato sulle spalle, che nel giro di un minuto si chiuderà sulla sua testa, infilzandola. L'unico modo per liberarsene è inciderci la palpebra destra con un bisturi, infilarci le dita e recuperare la chiave che il simpatico Jigsaw ci ha impiantato chirurgicamente vicino all'occhio.
Una prova estremamente dolorosa, che però non segna che l'inizio di un'esperienza lunga e angosciante. Dopo alcuni stage, l'anonima vittima della follia dell'enigmista viene rimpiazzata dal giovane Michael Tapp, figlio di un poliziotto che Jigsaw conosce molto bene e che si ritrova anch'egli imprigionato in un luogo imprecisato, a lottare per la vita fin dai primi istanti dopo il risveglio. Michael si muove a piedi nudi e per questo deve fare attenzione a non calpestare vetri rotti o sostanze acide, ma soprattutto deve trovare il modo per individuare una via d'uscita e chiamare aiuto. Purtroppo non sarà affatto semplice: il fantasioso killer non solo ha riempito lo scenario di trappole micidiali e di un enorme numero di rompicapo, ma vi ha messo dentro anche alcuni dei criminali che il padre del ragazzo ha fatto finire in carcere, e che chiaramente muoiono dalla voglia di vendicarsi.
Solo nel buio
Saw II: Flesh & Blood riprende quanto visto nel primo tie-in della serie, proponendoci dunque un'avventura horror per stomaci forti, costellata da enigmi che in determinati casi possono anche non essere risolti, ma il cui esito potrà comunque avere delle conseguenze. Il sistema di controllo è quello tipico dei più recenti survival horror, con una visuale in terza persona che ci mostra il nostro personaggio di spalle. Possiamo interagire con l'ambiente in vari modi, accendere o spegnere le luci o la torcia (se ne abbiamo una a disposizione) e correre per attraversare lo scenario più rapidamente.
Quando troviamo una porta chiusa, spesso possiamo forzarne la serratura utilizzando un chiodo o comunque un attrezzo adatto allo scopo, e in tale frangente ci troveremo ad affrontare un minigame in cui bisogna muoversi fra i meccanismi della serratura oppure spostarli man mano che procediamo verso il foro per la chiave. Allo stesso modo, i generatori di corrente vanno riattivati tramite il classico puzzle in cui c'è una linea energetica che va condotta da un punto all'altro, ruotando i circuiti finché non danno vita a tale collegamento. Ci sono poi i lucchetti a combinazione numerica, nel qual caso dobbiamo osservare bene l'ambiente immediatamente circostante alla ricerca del codice da inserire. Uno dei primi enigmi del genere richiama appunto il film "Saw II", visto che per visualizzare i numeri bisogna guardarne i riflessi dallo specchio di un bagno e aprire il rubinetto dell'acqua calda perché il vapore faccia comparire l'ultima cifra sul vetro. La presenza di Jigsaw sarà costante nel corso della storia, e i tipici televisori che trasmettono l'immagine di un burattino con la sua voce serviranno spesso a presentarci altre vittime come noi, che però avremo la possibilità di salvare da un destino terribile risolvendo l'ennesimo puzzle.
Trofei PlayStation 3
Sono cinquantuno i trofei che potremo sbloccare risolvendo i terribili enigmi di Jigsaw. I ventisei trofei di bronzo si ottengono generalmente risolvendo a tempo di record i singoli puzzle, mentre per quelli d'argento bisogna recuperare gli oggetti sparsi all'interno delle location. I trofei d'oro sono tutti segreti, e sono incentrati sulla sorte delle persone che avremo modo di liberare dalle trappole dell'enigmista, mentre infine il trofeo di platino si ottiene, come al solito, sbloccando tutti gli altri trofei.
La maledizione dei QTE
Nella prima trasposizione videoludica di Saw, il nostro personaggio si trovava talvolta a combattere per la propria vita, e in tali frangenti l'azione dipendeva esclusivamente dai nostri input, come in un qualsiasi survival horror. Sebbene il sistema di combattimento non fosse brillante, questa feature ci permetteva di tanto in tanto di rompere la monotonia degli enigmi e di sfogare un po' di quella rabbia che inevitabilmente si accumula quando si è costretti per ore a ricoprire il ruolo del topo in trappola.
Per questo sequel, purtroppo, gli sviluppatori non hanno migliorato tale componente ma anzi l'hanno resa del tutto impersonale, affidando l'esito di ogni confronto fisico a dei semplici quick time event. Tale disgraziato intervento ha però il merito di mettere bene in luce i limiti del prodotto realizzato da Zombie Studios per Konami: se infatti il gameplay di Saw II: Flesh & Blood fosse stato più in stile Silent Hill, ovvero se all'interno delle location avessimo trovato dei nemici da affrontare con un sistema di combattimento tradizionale, l'esperienza ne avrebbe giovato moltissimo e ora potremmo discutere di un tie-in forse non fantasmagorico ma comunque molto coinvolgente, specie per chi ha apprezzato le pellicole dedicate a Jigsaw. Il gioco utilizza l'Unreal Engine 3, ma si tratta per lo più di potenziale sprecato: il frame rate risente di frequenti incertezze, le ambientazioni sono molto ripetitive e dotate di scarso livello di interazione (quando non sono completamente buie...), persino i personaggi appaiono privi di particolare cura per il dettaglio. Sembra, insomma, di avere a che fare con un titolo di vecchia generazione. L'audio è molto essenziale, le musiche sono praticamente assenti ma c'è una buona quantità di parlato in Inglese (sottotitolato in Italiano).
Conclusioni
È chiaro che i fan di Jigsaw, quelli che ben conoscono la saga cinematografica di Saw e hanno apprezzato nonostante tutto il primo tie-in, si faranno piacere anche questo Saw II: Flesh & Blood. I riferimenti ai film sono molteplici, così com'è apprezzabile lo sforzo di mantenere la stessa atmosfera vista al cinema in quella che si presenta a tutti gli effetti come un'avventura dinamica piuttosto che come un survival horror. Il punto è che sarebbe bastato poco per ottenere molto di più. Al di là della ripetitività degli enigmi, infatti, la scelta di trasformare i combattimenti in semplici QTE svilisce ulteriormente il lavoro di Zombie Studios, che avrebbe invece beneficiato di scontri convenzionali e di molta più azione sullo schermo per distrarre l'attenzione dalle numerose mancanze strutturali. Per come stanno le cose, il risultato finale non può che deludere.
PRO
- Molto fedele ai film della serie
- Trama tutto sommato interessante...
CONTRO
- ...ma la si poteva raccontare meglio
- Enigmi molto simili fra loro
- Azione quasi del tutto assente