Versione testata: PC
Gli appassionati di videogiochi che ancora sognano di andare a scuola o al lavoro a bordo di una DeLorean, magari dopo aver sbirciato chi vincerà la console war nel 2020, possono tirare un sospiro di sollievo: Telltale ha centrato in pieno l'obiettivo di rendere un omaggio dignitoso alla trilogia di Robert Zemeckis. E per ingranare subito la marcia, il primo episodio, It's About Time, si apre con il celebre viaggio nel tempo del cane Einstein a bordo della stilosissima automobile. I più attenti però si renderanno subito conto che la linea temporale non è quella del primo film. Il cane dal doppio ciuffo (inguardabile, a nostro avviso) non torna dalle brume del tempo, e Doc diventa trasparente, per poi svanire nel nulla. Solo allora Marty si risveglia nel suo letto, e capiamo così di essere già oltre la trilogia del film. Quello che avviene da qui in avanti, non è mai stato raccontato prima, anche se il passato si mescola molto con il presente, e stabilire dove finisce il film e comincia il gioco, diventa complicato. Proprio come nella pellicola; da far venire il mal di testa.
Questo risultato è stato ottenuto anche grazie alla partecipazione dello sceneggiatore Bob Gale, che scrisse il film insieme a Zemeckis. E a rendere più autentico il gioco c'è perfino Christopher Lloyd, che ha dato voce ancora una volta allo scienziato Emmett Brown. Purtroppo Michael J. Fox, come molti ricorderanno, è stato colpito da una grave e precoce malattia: la sua voce è stata imitata egregiamente da un altro attore. Rivedere l'espressivo volto di Michael J. Fox così ben riprodotto sul modello tridimensionale di Marty McFly, ci ha fatto quindi emozionare due volte di più. Non dimentichiamoci però che si tratta di un gioco. Anzi, di un video-gioco. Ed è da questo punto di vista che It's About Time deve dimostrare di avere della stoffa.
Messa in scena di un videogioco
Nel nuovo presente, Doc non ha più fatto ritorno da uno dei suoi viaggi temporali, e di conseguenza il padre di Marty, George McFly, e Biff, un'altra vecchia conoscenza dei fan, stanno vendendo tutti i suoi beni per pagare i debiti che lo scienziato ha contratto con la contea. Il laboratorio di Emmett Brown è un museo di rimandi e citazioni, così come il resto del gioco. Ma diciamo che da qui in poi chiunque conosca la trilogia si sentirà preso per mano da Telltale, come se gli sviluppatori volessero rassicurarlo che amano la pellicola originale tanto quanto lui.
Superato un primo enigma entra poi di nuovo in scena la DeLorean con a bordo Einstein. All'interno Marty trova un messaggio dell'amico scienziato, che gli chiede aiuto dal passato, dove sta per essere assassinato da un lontano parente di Biff. Marty, e noi con lui, deve quindi viaggiare fino agli anni del proibizionismo e salvare il dottor Emmet. Sorvoliamo sui dettagli perché vi sveleremmo tutto altrimenti, ma vi anticipiamo che nel passato Marty collaborerà per la maggior parte del tempo con un giovanissimo Emmett Brown, che ancora deve risolvere i suoi conflitti edipici e affermarsi come scienziato. L'idea è brillante e la versione giovane dello scienziato, che possiamo confrontare costantemente con quella attuale (nei termini del gioco) è quanto mai credibile. Questa è l'ennesima conferma di quanto siano bravi i Telltale ad approfondire il tesoro di personaggi e situazioni di una licenza senza snaturarla o peggio ancora, tentare di migliorarla. Quanti discorsi - e quanta storia! - avrà forse esclamato a questo punto qualcuno. Ora cominciamo a giocare, sul serio.
Premi un tasto, si gira!
Il gameplay di It's About Time è quello tipico delle avventure Telltale, oramai talmente tante e celebrate da poter essere considerato un marchio di fabbrica. Senza tediarvi quindi dicendovi quello che già sapete o che potete vedere dalle immagini (è tutto treddì, niente trucchi e niente inganni) vi confermiamo però la tendenza a voler ridurre al minimo il numero di oggetti nell'inventario e le occasioni per usarli.
Proprio come in Sam & Max Season Three. Lì però c'erano i poteri di Max a complicare il tutto, qui nemmeno quello. Finire il gioco infatti è un gioco da ragazzi, e non c'è bisogno di essere avventurieri di vecchia data per risolvere con nonchalance un puzzle dopo l'altro. Semplicemente offrire una sfida impegnativa non è tra i presupposti di questa nuova serie, a quanto pare. Oltretutto la storia raccontata è molto corta già di suo. In compenso i puzzle si amalgamano al flusso narrativo come mai era accaduto prima, e questo è un fatto che non deve passare inosservato: mai si era vista una tale fluidità di gameplay e racconto, senza quelle nette suddivisioni tra scene animate e gioco. Attenzione però: non è "come" assistere a un film, o "interagire" con un film (virgolette dovute: entrambe le cose non sono mai accadute in un videogioco) ma piuttosto si ha l'impressione di contribuire a creare il gioco in corsa, sebbene non ci siano strade alternative o diversi finali possibili. È solo una riuscita e aggraziata commistione di linguaggi diversi. D'altronde con uno sceneggiatore di talento e un cast di attori come quello menzionato, ben poco poteva andare storto dal punto di vista della presentazione. Tenete quindi a mente questo: It's About Time, primo capitolo su un totale di cinque in uscita da qui alla prima metà del 2011, è molto breve e molto facile. Se l'assenza di una sfida vi fa inorridire e Ritorno al futuro non significa nulla per voi, sapete perciò cosa fare.
Conclusioni
It's About Time, primo episodio del lavoro di TellTale dedicato alla saga cinematografica, è talmente facile e breve che a stento si riesce a valutarlo come una qualunque avventura grafica. D'altro canto è un omaggio così fedele, appropriato e riuscito alla trilogia di Zemeckis, da far commuovere qualunque fan di Ritorno al futuro. E anche se non si amano le pellicole originali, è dura non rendere atto ai Telltale di essere riusciti a mescolare ad arte inquadrature emozionanti, una scrittura superba e il gameplay di un videogioco. Giocando ci sentiamo come se fossimo noi a dirigere la scena. Se questo anche solo vi stuzzica, con molta probabilità lo amerete.
PRO
- Interpretazione brillante della licenza
- Sceneggiatura d'autore
- Dialoghi frizzanti
- Personaggi degni degli attori reali
CONTRO
- Facilissimo
- Brevissimo
- Tutto in inglese (se parlate la lingua, questo è un pro)
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 2 GB
- Scheda video: GeForce 8800 GT
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows XP / Vista / Windows 7
- Processore: Intel Pentium 4 a 1.8 GHz / AMD Athlon XP 1800+
- RAM: 2 GB
- Scheda video: nVidia GeForce 8400 GS / ATI Radeon HD 2400
- DirectX: versione 9.0c