Uscito nel 2006 al lancio della console, Wii Play è il secondo gioco più venduto per Wii, superato dal solo Wii Sports. A cinque anni di distanza arriva il seguito, che abbraccia la stessa formula: al di là di un'impostazione simile - sono entrambi collezioni di minigiochi - il fattore determinante è la commercializzazione in bundle col Wiimote, tanto che è praticamente impossibile giudicarne la qualità ludica senza tenere in considerazione il prezzo ridotto. Rispetto a un semplice telecomando, il pacchetto contenente Wii Play: Motion costa "solo" dieci euro in più. La principale differenza rispetto al predecessore è che stavolta il bundle non è con un normale Wiimote, ma con un Wiimote Plus, cioè un telecomando di dimensioni standard con motion plus integrato. Insomma, un congegno che potrebbe tornare utile a più di una persona quando arriverà il prossimo Zelda.
Questione di polso
Ogni minigame presente nel titolo impone l'utilizzo del motion plus: chiaramente questo aspetto non solleva alcun problema nell'esperienza single player, ma potrebbe causarne in caso di due o più utenti. La cosa è più grave di quanto possa sembrare, perché senza multiplayer difficilmente giocherete a Wii Play: Motion più di due volte, quindi è quasi indispensabile dotarsi di almeno un altro telecomando con annesso motion plus.
A differenza dell'originale, questo seguito non è stato sviluppato internamente da Nintendo: seppur tutti supervisionati dalla casa di Kyoto, vari minigiochi sono stati realizzati da piccoli team giapponesi. La qualità generale non ne ha risentito troppo, anzi: il valore medio dei minigame è più alto, e sono circa il doppio, ben dodici. La sensazione generale è che quelli più semplici, e apparentemente meno interessanti, siano invece i più riusciti: la complessità, soprattutto in questo campo, non è necessariamente un pregio. Altra caratteristica generale che permea l'intero prodotto è la qualità del sistema di controllo, davvero eccezionale. Il Wiimote plus è esattamente quello che tutti speravano fosse il Wiimote normale, e cioè un accessorio capace di percepire anche i più leggeri spostamenti su qualsiasi asse, accelerazioni comprese. Se - per assurdo - questa periferica fosse stata presente fin dal lancio della console, molto probabilmente la storia del Wii sarebbe stata diversa; o meglio, la storia dei motion control, e del loro confinamento ai "casual games", sarebbe stata diversa. Wii Play: Motion non è certo un capolavoro, ma è comunque un piacere vedere i propri movimenti riprodotti fedelmente su schermo.
Ammazza la talpa
I minigiochi sono suddivisi in tre sezioni, ognuna composta da quattro elementi, a crescente livello di complessità. Ciascuno di essi è maggiormente strutturato rispetto a quelli del primo Wii Play: ognuno presenta vari stage e/o livelli di difficoltà da sbloccare migliorando il proprio punteggio. Come anticipato qualche riga fa, gli episodi più riusciti sono spesso quelli più semplici, tanto che i migliori minigame si trovano nel primo e nel secondo gruppo.
"Occhio all'orto" è un frenetico, classicissimo e sempre divertente ammazza la talpa, che dà il massimo in multiplayer: vari tipi di nemici e punteggio, tante ambientazioni, e soprattutto un martellino mai così realistico da muovere in un videogame. "Tiro al bersaglio" è un'espansione del clone di Duck Hunt presente in Wii Play, ma stavolta si può spostare la visuale, oltre che la mira: anche in questo caso - anzi, soprattutto in questo caso - la longevità è assicurata, visto che ci sono tanti livelli, ognuno con nemici nuovi e ben caratterizzati. "Rimbalzello", nonostante l'apparente ingenuità, è uno dei giochi più interessanti: si tratta solo di lanciare un sasso su un lago, e di farlo rimbalzare il più possibile, ma la precisione del motion plus, così sensibile nel rilevare angolazione e velocità di tiro, rende il tutto estremamente divertente (ben più di quanto possa sembrare a parole). Anche il secondo gruppo di minigame ha le sue vette, a partire da "Flipper", in cui si prende il controllo di una serie di barre orizzontali (da inclinare a piacimento) con cui tirare palline in ogni direzione.
Questo gioco funziona bene sia da soli che in multiplayer, e proprio per questo è sicuramente da inserire tra i migliori. Altrettanto valido è "Casa infestata", una sorta di Luigi's Mansion in prima persona, basato su un'idea davvero brillante: bisogna cercare i fantasmi in giro per la stanza, basandosi solo sul suono (e quando diciamo in giro per la stanza intendiamo fuori dal televisore, puntando il telecomando dietro, sopra e sotto di voi) e riportarli "dentro" lo schermo, dove possono essere risucchiati. Per concludere citiamo "Turbombrello" e " Stazione spaziale", che a primo impatto sembrano i più allettanti e profondi. Il primo è una specie di racing game con pattini e ombrello per planare, ma la corsa non scorre fluida come avrebbe potuto, ed è tenuto a terra da una fastidiosa macchinosità di fondo. Il secondo pone al controllo di un'astronave, ma l'uso congiunto di pulsanti e sensori di movimento rende artificiosa un'esperienza di gioco poco originale di per sé.
Perché ora?
Wii Play è il secondo gioco più venduto per Wii, ma Wii Play: Motion è partito male, tanto che faticherà a superare le 100.000 copie. Seppur sia superiore al prequel sotto ogni aspetto, è innegabile che sia uscito tardi.
Il ciclo vitale della console è giunto ormai al termine, e il motion plus non è mai riuscito a sfondare, principalmente per due fattori: è stato supportato poco e male dalle software house (Nintendo in testa) e le sue funzionalità sono difficilmente comunicabili al pubblico casual. Wii Play: Motion è un prodotto semplice, ma ben realizzato, sicuramente consigliabile a quelli che possono goderselo in multiplayer; nonostante questo il suo effetto principale è far rimpiangere quello che sarebbe potuto essere e non è stato. Il motion plus funziona talmente bene, anche in un titolo essenziale come questo, che non è possibile non fantasticare su quello che avrebbe potuto aggiungere ai tanti giochi usciti per Wii dal 2006 - ma anche dal 2009 - in poi, se solo fosse stato maggiormente tenuto in considerazione.
Conclusioni
Wii Play: Motion costa poco più di un Wiimote Plus venduto singolarmente, e offre dodici minigame mediamente ottimi, con tanti picchi verso l'alto e pochi verso il basso. Assicuratevi di poterci giocare in multiplayer, e cioè assicuratevi di avere più di un telecomando dotato di motion plus. Dovesse servirvi un nuovo Wiimote, compratelo senza esitazioni; doveste limitarvi al single-player, evitatelo altrettanto spietatamente.
PRO
- Controlli eccellenti
- Minigiochi interessanti
- Ottimo in multiplayer...
CONTRO
- ...ma molto limitato da soli
- Non vale il prezzo se non vi serve anche un Wiimote