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Questo gioco non mi è nuovo

Gameloft porta cospirazioni e società segrete sui dispositivi iOS di ultima generazione, in un thriller game non proprio originalissimo...

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   05/08/2011
Silent Ops
Silent Ops
Video Immagini

Versione testata: iPad e iPhone

La storia videoludica di Gameloft è talmente famosa che uno qualunque dei lettori più affezionati potrebbe recitarla a memoria; per i più distratti, basti solo accennare al fatto che la casa francese è solita "ispirarsi", per così dire, ai titoli più famosi di ogni piattaforma, esclusive o meno, reinterpretandoli e adattandoli ai dispositivi mobili più diffusi (in questo caso iPad e iPhone).

Questo gioco non mi è nuovo

Un lavoro delicato in fondo e non certo facile, soprattutto dal punto di vista del sistema di controllo che nel caso di device privi di tasti fisici deve totalmente essere reinventato. In verità, forse per i costi risparmiati nella mancata ricerca di sceneggiature o licenze particolari, il lavoro svolto fino ad oggi può ritenersi tutto sommato positivo, ferma restando la cronica assenza di qualsivoglia concept originale nello sviluppo di quasi tutti i titoli fin qui rilasciati. In Silent Ops, come da tradizione, si può chiaramente individuare il titolo di riferimento (o meglio la serie) in Splinter Cell, vista la natura di shooter in terza persona con elementi tattici e stealth; tuttavia, e si vedrà nel corso della recensione, non mancano altri omaggi ad importanti giochi, con un risultato finale a tratti decisamente spiazzante.

Errore, copia non riuscita!

La trama che fa da sfondo alle vicende narrate in Silent Ops passa in rassegna tutti i clichè resi famosi dalle avventure di spionaggio: una società segreta che agisce per il bene dell'umanità chiamata Ubiquity, un agente che ha perduto la famiglia in un misterioso incidente e casualmente trova legami tra quell'evento e la stessa società, l'agente che si rivolta contro e crea un gruppo terroristico per scatenare l'apocalisse, i soliti eroi che devono fermare le trame dei cattivi. Tutto già visto e sentito dunque, narrato poi con poca convinzione e con intrecci confusionari (nella vicenda si inserisce anche un virus pericoloso a cui va trovata la cura, ma anche incredibili mutazioni genetiche); come detto però, non è certo la trama che ha contribuito a rendere Gameloft il colosso che è attualmente. iPad alla mano, controllare i vari protagonisti risulta piuttosto intuitivo, grazie alla valida scelta di non posizionare una levetta analogica in un punto fisso del touchscreen ma crearne una ogni volta nella esatta posizione in cui si decide di mettere il pollice sinistro; la telecamera è completamente libera, gestibile con rapidi slide del pollice destro, mentre i tasti azione si limitano alla corsa (che accanto ad un riparo diventa copertura), l'attacco (lotta a mani nude con i nemici vicini, sparatoria con le armi da fuoco se lontani) e il mirino di precisione, utile maggiormente quando si impersona il cecchino. Un quarto tasto contestuale appare solo in presenza di ostacoli da saltare o superare in arrampicata. Nonostante la libertà data nella gestione delle inquadrature, i primi problemi riscontrati si hanno proprio quando in particolari occasioni più concitate ci si ritrova a dover impostare rapidamente la telecamera: non sempre infatti la visuale più logica corrisponde a quella più comoda, e i numerosi bug presenti (non ultime le trementde compenetrazioni poligonali che spesso fanno scomparire i nemici) rendono la situazione ancora più caotica. Sono tuttavia le animazioni generali di protagonisti e nemici a lasciare veramente delusi: non tanto nella normale deambulazione e nella corsa, quanto nei salti e nelle arrampicate effettuate a gambe larghe, assolutamente ridicole a vedersi. Fa poi abbastanza impressione, alle soglie del 2012 e con potenze di calcolo ormai impressionanti a disposizione di tutti, vedere texture facciali fisse durante i dialoghi in stile Metal Gear Solid per PS1, seppur con una maggior definizione.

I tre agenti che si potranno impersonare nel corso della storia hanno di fatto le stesse tipologie di attacco e di armi (una pistola con silenziatore e una mitraglietta automatica), fatta eccezione per il cecchino che però può utilizzare il suo fucile solo quando lo impone la trama; la più importante differenza visiva riguarda forse l'agente donna, chiamata in codice Foxtail, che avanza con una provocante (e assolutamente fuori luogo) andatura ancheggiante da fotomodella. La fase di combattimento vero e proprio strizza l'occhio sia a Batman: Arkham Asylum (negli scontri corpo a corpo multipli basati sulle controffensive con il giusto tempismo) sia ad Assassin's Creed, grazie alla possibilità di abbattere i nemici tuffandosi dall'alto o scaraventandoli dai parapetti; in realtà però la mancanza di mordente e la scarsa caratterizzazione dei personaggi non riescono minimamente a trasmettere le stesse sensazioni dei titoli originali. Non mancano anche riferimenti a Gears of War (la corsa e le coperture ad esempio), ad Uncharted (qualche arrampicata di troppo per castelli e alcune leve da azionare) e per finire persino gli immancabili Quick Time Event, qui in versione slide. Tecnicamente parlando, oltre alle pessime animazioni precedentemente citate, Silent Ops si segnala per texture scialbe e piatte ed effetti quasi inesistenti (a cominciare dai motoscafi che non producono schiuma sull'acqua); si salvano però il granitico framerate, la gestione delle luci e la buona resa cromatica generale. Il titolo omaggia anche due splendide location italiane, quali Capri e il Lago di Como (bello anche prima dell'avvento di George Clooney), mentre è stranamente assente il supporto a Game Center; il multiplayer è infatti gestito direttamente da Gameloft e, con le sole modalità a Squadre e Assalto, si conferma di mediocre livello così come il resto della produzione.

La versione testata è la 1.0.0
Prezzo: 5,49€
Link Apple Store

Conclusioni

Multiplayer.it
5.0
Lettori (4)
4.2
Il tuo voto

Con una durata che raggiunge a malapena le due ore (filmati inclusi), Silent Ops inserisce nella sua già folta lista di criticità una longevità inferiore alla media del genere. E' un peccato che Gameloft, maestra nelle conversioni "occulte", questa volta abbia svolto un lavoro evidentemente superficiale, rilasciando un titolo che non riesce mai a decollare e lascia il giocatore confuso e spaesato anche dopo averlo completato. Considerato anche il costo, il consiglio è quello di starne momentaneamente alla larga: basterebbero infatti una serie di aggiornamenti mirati (e magari un'offerta speciale) per migliorare almeno un po' la situazione, senza però aspettarsi miracoli di sorta.

PRO

  • Ambientazioni affascinanti
  • Framerate granitico
  • Buon sistema di controllo

CONTRO

  • Animazioni a tratti ridicole
  • Tecnicamente non all'altezza
  • Longevità scarsa
  • Trama scontata e poco originale