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Corri ragazzo laggiù

Il filone dei "running game" per la piattaforma iOS si arricchisce di un titolo freemium dall'ambientazione esotica, che punta sugli achievement per catturare l'attenzione dei giocatori a lungo termine

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   06/10/2011
Temple Run
Temple Run
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Versione testata: iPhone

Se c'è una scena del film "Indiana Jones e Predatori dell'Arca Perduta" che è rimasta nell'immaginario collettivo, è quella in cui il coraggioso archeologo interpretato da Harrison Ford raccoglie un prezioso manufatto ma inavvertitamente attiva una trappola ed è costretto a fuggire via, mentre un enorme masso rotolante lo insegue per schiacciarlo.

Corri ragazzo laggiù

È più o meno questo l'incipit di Temple Run, il nuovo "running game" sviluppato da Imangi Studios per i dispositivi Apple e appartenente alla categoria dei titoli freemium, ovvero quei giochi (sempre più numerosi) che è possibile scaricare gratuitamente e che traggono i propri guadagni da un sistema di acquisto in-game che consente di sbloccare gradualmente nuovi elementi o di avere "tutto e subito". A differenza di Indiana Jones, in questo simpatico videogame dovremo correre per sfuggire non a un'enorme roccia, bensì a un branco di pericolose scimmie urlatrici che ci inseguono dalla "bocca" (letteralmente) di un tempio in cui il nostro personaggio si è macchiato di chissà quale sacrilegio. L'unica modalità presente ci vede appunto correre all'infinito o quantomeno cercare di farlo, vista la gran quantità di ostacoli che troveremo lungo la strada, ognuno dei quali va affrontato in maniera differente per conservare l'unica vita di cui disponiamo. La cosa interessante è che non ci si può preparare psicologicamente a una partita con Temple Run: il percorso cambia ogni volta in modo random e la difficoltà aumenta gradualmente, dunque ci troveremo ad affrontare una sfida sempre diversa, in cui gli unici elementi di progressione sono costituiti dai gettoni che possiamo raccogliere e dai tanti achievement sbloccabili.

The Running Man

Dicevamo: gettoni e achievement. I primi vanno raccolti strada facendo e ci consentono di acquistare una serie di "potenziamenti" utilizzabili durante le partite: bonus per moltiplicare il numero dei gettoni, invisibilità, boost in grado di farci schizzare per molti metri senza preoccuparci delle trappole, persino personaggi aggiuntivi e la possibilità di sfruttare una vita extra, seppure a caro prezzo.

Corri ragazzo laggiù

Come già detto, Temple Run è un titolo freemium e dunque ci consente di giocare gratuitamente, ma dispone di un sistema di acquisto in-game per ottenere gettoni extra a prezzi variabili: 79 centesimi per 2.500 gettoni, 3,99 euro per 25.000, 7,99 euro per 75.000 e infine 15,99 euro per 200.000 gettoni. È persino possibile acquistare 2.500 gettoni semplicemente accettando di visualizzare dei banner pubblicitari durante l'azione. Per quanto riguarda invece gli achievement, ce ne sono una ventina e vanno sbloccati completando degli obiettivi particolari: correre per cinquecento metri senza raccogliere alcun gettone, raccogliere mille gettoni, coprire una distanza di tot metri, totalizzare un determinato punteggio e così via. Si tratta certamente di elementi di contorno rispetto al gioco vero e proprio, ma che di fatto ci invogliano a inanellare una partita dopo l'altra per cercare di ottenere questo o quell'extra. Tornando al discorso relativo al gameplay, Temple Run utilizza un sistema di controllo basato su una combinazione di touch screen e accelerometro: il primo viene chiamato in causa per leggere i nostri "gesti" e produrre una conseguente reazione, il secondo va utilizzato per spostare il personaggio a destra o a sinistra sul percorso e raccogliere dunque gli eventuali gettoni presenti. Il protagonista può saltare se disegniamo con le dita una linea verso l'alto, può scivolare se al contrario ne tracciamo una verso il basso e infine può svoltare a sinistra o a destra sulla base di slide portati nell'una o nell'altra direzione. Man mano che si percorrono i metri, le insidie si moltiplicano e si presentano con maggiore frequenza: baratri, strettoie, cerchi infuocati, grosse radici e infine gli improvvisi cambi di direzione. Basta un errore ed è game over, il che da un lato rende il gioco molto emozionante e coinvolgente, dall'altro inevitabilmente frustrante.

La versione testata è la 1.2
Prezzo: gratuito
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
7.6
Lettori (35)
7.8
Il tuo voto

Temple Run si presenta come un ottimo "running game", appartenente a un genere che ormai vanta tra le proprie fila produzioni tutt'altro che raffazzonate, talvolta dotate persino di un sorprendente spessore. Nel caso del titolo sviluppato da Imangi Studios, i controlli gestuali e il supporto dell'accelerometro creano le prerogative per un'azione appassionante e frenetica, coadiuvata da elementi di contorno di grande valore. Questi sono rappresentati dagli achievement sbloccabili e dai potenziamenti, che è possibile acquistare utilizzando i gettoni raccolti durante le partite: la loro presenza stimola la rigiocabilità e aumenta dunque la durata di un'esperienza altrimenti fine a sé stessa. La somma di questi fattori disegna il quadro di un prodotto semplice e divertente, capace di intrattenerci all'occorrenza e di strapparci più di un sorriso.

PRO

  • Immediato e appassionante
  • Elementi di contorno di grande valore
  • Controlli precisi...

CONTRO

  • ...ma bisogna prendere bene le misure
  • Tecnicamente nella media
  • Situazioni un po' troppo ripetitive