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Ritorno a Zombieland

Dopo la tiepida accoglienza della versione originale su Nintendo Wii, il delirante shooter 'on-rail' di SEGA viene riproposto su PS3, in alta definizione e con contenuti extra

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   25/11/2011
The House of the Dead: Overkill - Extended Cut
The House of the Dead: Overkill - Extended Cut
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C'è mancato poco che The House of The dead: Overkill venisse ricordato solo come il gioco che ha battuto il record di parolacce nei dialoghi, ma alla sua uscita su Wii venne accolto da apprezzamenti quasi unanimi da parte della stampa specializzata. Merito soprattutto di un gran carisma e un'ottima implementazione del Wiimote. Ciononostante il pubblico più familiare della console Nintendo non si è rivelato il target più azzeccato per un gioco che faceva delle scurrilità, del cattivo gusto, della blasfemia e del maschilismo alcuni dei suoi punti di forza, tant'è che l'accoglienza in termini di vendite è stata oltremodo tiepida.

Ritorno a Zombieland

Fortunatamente per Sega, l'arrivo di Playstation Move ha rappresentato una manna dal cielo, un'occasione di rifarsi proponendo uno dei migliori shooter per Wii a un'utenza più ricettiva, sfruttando le caratteristiche di PlayStation 3 per proporre una Extended Cut in alta definizione e con diversi contenuti esclusivi.

Tra strip-club e macellerie

Trattandosi principalmente di un restyling estetico, il cuore di Overkill: Extended Cut è rimasto esattamente lo stesso di due anni fa: il gioco è uno sparatutto su binari assai classico, in cui l'unica preoccupazione del giocatore è puntare allo schermo e far saltare la testa a (quasi) tutto quello che si muove, gustandosi nel frattempo i dissacranti chiacchiericci tra i personaggi. A differenza di qualsiasi altro capitolo della serie, tuttavia, Overkill smette di prendersi sul serio e propone un'esilarante trama à la Grindhouse, fatta di un narratore esterno sopra le righe e personaggi che sembrano usciti dal peggiore dei b-movie.

Ritorno a Zombieland

Particolarmente azzeccato è l'accostamento dell'agente G con Isaac Washington, stereotipato poliziotto afroamericano che non perde mezza occasione per toccare il fondo con la sua colorita dialettica. A Varla Guns, bomba sexy già presente nella versione originale, si affianca stavolta l'inedito personaggio di Candy Stryper, stripper tanto ingenua quanto disinibita, emblema di stereotipi e perversioni sessuali le cui battute vanno passano dal divertente al cattivo gusto in un batter di ciglio. A lei sono dedicati due nuovi livelli di gioco con altrettante boss battle, l'uno ambientato in un locale di spogliarelliste lurido e brulicante di mutanti, l'altro in un'enorme macelleria. I boss alla fine di ciascuno dei due scenari sono probabilmente tra i più disgustosi e rivoltanti che la serie abbia mai visto, sebbene restino piuttosto semplici da eliminare, con punti deboli da colpire nel momento esatto e banali QTE da risolvere sparando a dei bersagli su schermo. I quattro improbabili protagonisti si trovano così ad attraversare una serie di ambientazioni alla ricerca di Papa Ceasar, lo psicopatico da quattro soldi che ha diffuso l'epidemia di mutanti, in un'avventura abbastanza breve nonostante l'aggiunta dei due episodi inediti. Tra i livelli più riusciti figura senza dubbio un circo abbandonato in cui, passando per giostre, tendoni e bancarelle si affrontano fenomeni da baraccone e clown zombificati. Piccoli minigiochi, una modalità aggiuntiva, armi da acquistare e contenuti extra da sbloccare provano ad aggiungere carne al fuoco, ma per chi ha già giocato la versione originale ci sono ben pochi motivi per acquistare anche questa Extended Cut. Dopotutto, una volta che i dialoghi perdono l'effetto sorpresa e la capacità di far sorridere, l'ago della bilancia finisce per pendere unicamente verso il cattivo gusto.

Trofei PlayStation 3

Per quanto riguarda la lista dei 40 trofei, Overkill: Extended Cut è piuttosto lineare e davvero poco vario. Le sfide proposte si limitano perlopiù a procedere nell'avventura, eliminare mutanti e potenziare le proprie armi, mentre il trofeo più originale chiede di "completare un livello senza mai usare la ricarica automatica".

Il lifting dei morti viventi

Chi invece si avvicina per la prima volta al titolo si trova davanti a uno dei pochi giochi che danno un senso all'esistenza di PlayStation Move: certo, Overkill supporta anche il controller tradizionale, ma considerata la sua natura da lightgun game e la riuscita implementazione di Move ha davvero poco senso. Dopo una rapidissima calibratura iniziale, il sistema di puntamento è preciso e reattivo al pari, se non addirittura superiore, a quello del Wiimote; dove il controller di PS3 esce sconfitto è invece nell'azione richiesta per ricaricare l'arma, poiché la scarsa sensibilità costringe il giocatore ad agitare Move in maniera forse troppo pronunciata. Pochi sono infine gli appunti relativi al restyling estetico di Overkill, che anche se sfrutta la potenza di PlayStation 3 per proporre una grafica più dettagliata e in alta definizione, non è sufficiente a mascherare il fatto che il gioco sia stato sviluppato su una piattaforma meno potente. Gradite comunque sono le varie ottimizzazioni e la stabilizzazione di quel framerate ballerino che rappresentava uno dei punti deboli della versione originale, mentre qualcuno apprezzerà il vasto supporto al 3D, sia stereoscopico, per le TV che lo supportano, sia anaglifico, per chi invece può inforcare i classici occhialetti rosso/blu. Proprio per sfruttare questo nuovo effetto di profondità, gli sviluppatori hanno arricchito il gioco con diversi espedienti più o meno riusciti, aggiungendo tutta una serie di nemici che lanciano coltelli e bottiglie verso il giocatore o un boss che esce dallo schermo sulla falsariga di The Ring.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (16)
7.6
Il tuo voto

Nonostante senta il peso di una componente tecnica nata su una console meno potente, The House of the Dead: Overkill - Extended Cut resta non solo uno dei più divertenti shooter su binari di questa generazione, ma anche uno dei pochi giochi solidi a sfruttare PlayStation Move. Gli extra aggiunti, il restyling grafico e i livelli inediti rappresentano apprezzate novità, ma non sono sufficienti a spingere chi ha già giocato l'originale ad acquistare questa nuova versione, soprattutto considerando che il gioco viene venduto a prezzo quasi pieno.

PRO

  • Livelli inediti ed extra aggiuntivi
  • Ottima implementazione del Move
  • Irriverente, sboccato e delirante come un folle trash movie...

CONTRO

  • ...ma molto al limite del cattivo gusto
  • Tecnicamente datato nonostante il restyling