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Conflitto su larga scala

Eugen System torna a mescolare gameplay intuitivo e velleità simulative in un RTS decisamente ambizioso

RECENSIONE di Mattia Armani   —   28/02/2012
Wargame: European Escalation
Wargame: European Escalation
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Eugen Systems torna in campo con un titolo dal controllo intuitivo ma con un cuore complesso determinato da centinaia di unità, da variabili casuali a profusione e da una certa propensione per il realismo, con lente manovre di movimento contrapposte a scontri rapidi e letali. Evidentemente figlio di R.U.S.E., con cui condivide l'engine IRISZOOM, Wargame: European Escalation include 361 unità militari fedelmente riprodotte, un comparto multiplayer strutturato e mappe da 150 kilomentri quadrati. Il desiderio di realismo, unito alle proporzioni del titolo, rende questa formula difficile da bilanciare ma consente anche a un semplice skirmish di essere un'esperienza a tutto tondo. Lo strategico inoltre non rinuncia a regalarci una campagna lunga, complessa e dotata di una trama articolata. La storia è ambientata alla fine del 1975, con l'Europa sull'orlo della crisi e con le due Germanie, all'epoca divise dalla Cortina di Ferro e dal celebre Muro di Berlino, pronte a entrare in conflitto. La guerra esplode sul limitare del confine tra i due schieramenti, proprio durante la prima missione di gioco, e trascina in guerra tutte le otto nazioni che costituiscono la Nato e il Patto.

Non reale ma realistico

Prendere dimestichezza con la strategia ad ampio spettro di Wargame: European Escalation non è semplice. La dimensione delle mappe, unita alla possibilità di far viaggiare i veicoli rapidamente su strada, influenza in modo piuttosto realistico le tattiche di movimento. La possibilità di spostare rapidamente i veicoli consente di piazzare velocemente carri e fanteria che devono essere sfruttati con minuzia visto che l'engine avvicina il gioco alla realtà includendo distanze di tiro reali nelle statistiche e credibili in quanto a proporzioni.

Conflitto su larga scala

Dunque un ricognitore rivelerà i nemici a centinaia di metri di distanza costringendoci a tenere d'occhio costantemente ampie porzioni di mappa. Ma anche le armi, come i radar, sono dotate di distanze di una portata generosa che, in combinazione con coperture e altezze di vario tipo, costringono a ponderare l'ingaggio con attenzione in modo da non sprecare colpi a vuoto. Siamo ancora lontani dal realismo assoluto ma lo strategico targato Eugen Systems compie un deciso passo in avanti e non solo in termini di apparenza. I mezzi hanno munizioni contate e una riserva decisamente limitata di carburante, le coperture offrono vari gradi di protezione, il terreno influenza le prestazioni delle unità e i colpi hanno uno specifico effetto su diverse componenti di ogni veicolo. Questa impostazione conferisce importanza a tutte le unità a partire dal camion dei rifornimenti per arrivare fino all'unità di fanteria anticarro che può sgattaiolare alle spalle del fronte avversario, o buttarsi nella selva per tendere imboscate, portando con sé lanciarazzi e granate. A complicare ulteriormente le cose c'è anche la dimensione psicologica che le vede fuggire di fronte a un bombardamento massicio o rimanere stordite in seguito a un attacco a sorpresa. Il titolo include poi tutta una serie di modificatori e malfunzionamenti all'equipaggiamento dei veicoli, ognuno dei quali genera malus, casuali e non, che possono durare un numero variabile di secondi. Si va dall'avaria del sistema di mira fino alla rottura dei cingoli con potenziali conseguenze devastanti anche in situazioni di apparente vantaggio.

Conflitto su larga scala

Inoltre l'elevato tasso di simulazione fa sì che i missili e i colpi dei carri possano colpire punti critici causando danni non previsti e privandoci di un'unità fondamentale nel momento peggiore. Ovviamente in questi casi un recupero della situazione grazie alle proprie skill nel dirigere le truppe dà più soddisfazione ma non è sempre possibile salvarsi. Questo garantisce al titolo un certo grado di difficoltà aggiungendo un pizzico di imprevedibilità al multiplayer e rendendo ancora più lunga una campagna già piena di missioni piuttosto corpose anche se non sempre varie. In alcuni casì però per capire se una situazione è recuperabile o meno è necessario tentare la sorte, magari perdendo minuti nella pianificazione di attacchi impossibili la cui risoluzione palesemente inaffrontabile può causare un pizzico di frustrazione. Ma l'imprevedibilità è uno degli elementi che rendono questo strategico diverso dalla maggior parte degli strategici di stampo militare.

Controllo del territorio

Ogni missione single player è una piccola campagna piena di obiettivi primari e secondari. Questi ultimi non sono necessari per progredire ma consentono di ottenere svariate stelle di comando che consentono di sbloccare nuove unità o varianti di quelle già disponibili. Fondamentali sono poi i punti accumulati gradualmente durante la partita che garantiscono la possibilità di chiamare rinforzi. Il numero di truppe dislocabili è elevato ma c'è sempre un limite massimo per ogni unità, anche in multiplayer, che diminuisce all'aumentare di grado. Il titolo consente infatti di richiamare direttamente mezzi graduati, sacrificando più punti, da piazzare nelle zone nevralgiche.

Conflitto su larga scala

Da non sottovalutare comunque l'importanza di avere un gran numero di bocche da fuoco che si rivela determinante nella maggior parte delle situazioni. In ogni caso talvolta chiamare l'unità più adatta a risolvere una situazione, tra le decine e decine disponibili, è una necessità, sia in multiplayer che in single player, e in situazioni del genere chiamare truppe già di alto livello può fare la differenza. Il livello del giocatore determina il grado del match multiplayer che attribuisce poi un valore agli skirmish ed è usato per il sistema di matchmaking che supporta le partite ufficiali. Come per il single player i rinforzi si pagano in punti e possono essere convocati già con un grado elevato ma ad un costo maggiore. Per accumulare questi punti di cui abbiamo tanto parlato è necessario controllare delle zone strategiche che in Wargame: European Escalation sono viste in modo meno videoludico rispetto a titoli di questo genrere ovvero senza bandierine. Un sistema più credibile e dai risvolti tattici più realistici che si basa su un'ampia zona da tenere sotto scacco con un veicolo di comando. Ma per ottenere il controllo di una zona non sono sufficienti le unità standard. Serve infatti un'unità di comando che va ovviamente protetta. Da non dimenticare poi i centri di rifornimento, elemento chiave per rifornire e riparare i propri mezzi, che al contempo rappresentano un obiettivo primario nel caso in cui la struttura appartenga ai nemici.

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Ma le risorse sono comunque limitate, quindi è impossibile attenersi a una strategia statica che tra l'altro, in multiplayer, consentirebbe all'avversario di celare le proprie truppe in punti strategici o di piazzarle sulle alture. In sostanza anche se la complessità e l'ampiezza rendono Wargame: European Escalation più lento, in termini assoluti, rispetto agli strategici in tempo reale classici, pochi secondi di ritardo nel piazzare un'unità, sia di fanteria che corazzata, possono portare a una sconfitta fulminea. Inoltre le unità nemiche non si rivelano automaticamente quando sparano e in questi casi diventa fondamentale la possibilità di sparare in un'area nella speranza di individuare l'orgine precisa degli attacchi. Importante poi la difesa dall'alto. I velivoli sono infatti devastanti anche se con un buon posizionamento dell'antiaerea sono rapidamente neutralizzabili. Utilizzati in abbondanza per i rush in multiplayer possono essere letali vista la maggiore velocità di movimento. Non sono però simulati alla perfezione, al contrario delle altre unità, forse per evitare sbilanciamenti.

Tra cielo e terra

L'IRISZOOM Engine, come suggerisce il nome stesso del motore, consente di effetturare rapidamente zoom stratosferici a partire dall'intero quadrante di gioco per arrivare fino al singolo pelo d'erba. Erba che viene schiacciata dai veicoli, lasciando tracce permanenti, e che si incendia durante i combattimenti restando in fiamme per parecchio tempo. Anche dal punto di vista della composizione della mappa il realismo è estremo. Non ci sono solo alberelli sparuti ma parti di foresta fitta, boschi, filari di alberi e terreni di ogni tipo.

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Un panorama centro europeo estremamente credibile, esaltato dai riflessi delle strutture e da una resa generale dei materiali ottima per un titolo strategico. Anche i veicoli sono curati in relazione alla natura strategica di grande respiro del titolo anche se lo zoom estremo può mettere a nudo qualche difetto. A compensare ci pensano le cittadine, veri e propri agglomerati urbani caratterizzati una minuzia di particolari sorprendente. Purtroppo non sono interagibili come non lo sono svariate fattorie e padiglioni sparsi per la mappa e non manca qualche dettaglio trascurato come gli alberi indistruttibili. Certo, la scelta è funzionale alle dinamiche stealth delle unità, ma stride con il realismo dei combattimenti. Il risultato finale è comunque notevole e alcuni elementi della mappa, come posti di blocco e basi, sono invece distruttibili. Ovviamente per rendere possibile tutto ciò il motore usa un sistema che riduce il dettaglio sulla distanza. Quindi avvicinandosi agli oggetti è possibile notare la trasformazione dei modelli, la comparsa dei riflessi in tempo reale e il cambiamento di dettaglio della vegetazione. Durante l'azione comunque, tra esplosioni e incendi, l'unica cosa che infastidisce sono i glitch ma non dubitiamo che saranno risolti a breve. Con la telecamera a volo d'uccello la maggior parte dei difetti sparisce e l'unico difetto visibile è la scomparsa dei segni delle bruciature sul terreno.

Conflitto su larga scala

Ma non si può pretendere troppo. D'altronde Wargame: European Escalation è già impressionante e in relazione alla bellezza grafica è anche piuttosto fluido. Ottima l'interfaccia che indica il livello di copertura dei terreni, il movimento dei compagni e via dicendo, tutto a schermo in stile realtà aumentata. Inoltre è possibile disattivare le armi delle unità, controllare i veicoli in blocchi di quattro o separarle ed è possibile customizzare zoom e visuale in modo da raggiungere rapidamente ogni punto dell'immensa mappa per gestire più situazioni contemporaneamente. È infine possibile dire ad ogni veicolo se usare le arterie principali in modo da spostarsi rapidamente ed è facile osservare rapidamente le statistiche di ogni singola unità. Il tutto funziona attraverso grosse e chiare icone integrate nell'interfaccia oppure attraverso le scorciatoie che sono fondamentali quando diventa necessario gestire rapidamente svariate unità. Non manca ovviamente un corposo tutorial che spiega funzioni e codici con descrizioni e indicatori. Il parlato è in inglese, o nella lingua delle unità specifiche, mentre i testi sono tutti tradotti in italiano.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.4
Lettori (35)
8.6
Il tuo voto

Per giocare a Wargame: European Escalation è necessario dimenticare il gameplay dei titoli più blasonati del genere, Total War incluso. Il mix tra interfaccia basilare e realismo estremo cambia le carte in tavola rendendo il multiplayer un nuovo mondo da scoprire tra successi e amarezze. Il bilanciamento è ancora imperfetto, con il Patto che appare spesso avvantaggiato, ma l'esperienza risulta comunque godibile e la sconfitta è spesso addolcita dall'ottima estetica. La sfida è ottima anche in single player per quanto l'intelligenza artificiale sia in alcuni casi freanata in modo da non schiacciare i giocatori meno reattivi. In sostanza Wargame è un ottimo titolo ed è una boccata d'aria fresca nel mondo degli strategici con una formula che cala la dimensione simulativa in una struttura agile e adatta al multiplayer agonistico.

PRO

  • Struttura complessa e interfaccia semplice
  • Realistico e al contempo dinamico
  • Centinaia di unità e variabili

CONTRO

  • C'è da lavorare sul bilanciamento
  • L'estremo realismo degli scontri può diventare talvolta frustrante

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • OS: Windows 7
  • Processore: Intel Core-i7 920
  • Memoria: 6 GB
  • Scheda Video: GeForce GTX 570 GLH

Requisiti minimi

  • OS: Windows XP SP3/Windows Vista SP2/Windows 7
  • Processore: Dual-Core da 2.5 GHZ
  • Memoria: 1 GB (XP)/2 GB (Vista/7)
  • Scheda Video: 256 MB / SHADERS 3.0 - ATI RADEON X1800 GTO/NVIDIA GEFORCE 7600 GT
  • Spazio su disco: 10 GB
  • Connessione: Attivazione del titolo