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Il lunedì sera, su PC

Abbiamo provato la beta dell'atteso DotA-like firmato Uber Entertainment

PROVATO di Aligi Comandini   —   28/02/2012
Super Monday Night Combat
Super Monday Night Combat
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La creazione di un gioco è un fenomeno piuttosto comune, ogni mese ne escono una masnada e la cosa non stupisce nessuno. La creazione di un genere, al contrario, è un fatto assai più raro, quasi impossibile in questi anni durante i quali nell'industria videoludica tutto sembra già stato inventato. Eppure può sempre capitare che esca un videogame così originale e unico da guadagnarsi il titolo di iniziatore di un genere. Nel 2003 è accaduto con la nascita di Defense of the Ancients, che non era paradossalmente nemmeno un tipico prodotto retail, bensì una brillante mod per il popolarissimo Warcraft 3. Il peculiare gameplay di DotA ha creato un vero e proprio fenomeno di costume, che ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo. Solo un piccolo problema... nessuno ha ancora capito che acronimo dare alla tipologia di giochi da esso derivata.

Il lunedì sera, su PC

Valve, buttatasi nella mischia con DOTA 2, ha pensato al nome ARTS, Riot Games definisce questi titoli MOBA, e la stragrande maggioranza dei fan continua a chiamarli DotA-Like. Invece, in un posticino recluso nei dintorni di Washington, i ragazzi di Uber Entertainment bevono birra e affermano baldanzosi "non ce ne frega un cavolicchio", mentre sviluppano un progetto che, seppur legato al nuovo movimento videoludico, se ne differenzia sostanzialmente. Parliamo di Super Monday Night Combat, shooter in terza persona con elementi da MOBA, seguito di quel Monday Night Combat che ha portato questo tipo di strategico mutante anche su console. Stavolta però il bersaglio non è il mercato del pad, la nuova missione del team è la conquista delle lande di silicio del mondo PC. Potrà sembrare una mossa poco furba visto l'aumento smodato della concorrenza negli ultimi anni, ma né il PSN né il Live Arcade supportano i titoli freeware, ed è esattamente questo il modello commerciale che Uber intende seguire con il successore del suo titolo più noto. Noi abbiamo potuto partecipare alla closed beta del gioco, ecco cosa abbiamo scoperto.

Gangster Gorilla? GOTY

La prima novità di Super Monday Night Combat è l'aumento del numero dei personaggi utilizzabili, chiamati Pro. Tutte le figure presenti nel predecessore ci sono ancora, ma ad esse si sono aggiunti ben sette eroi. Le nuove entrate sono stravaganti, e portano in tavola stili di gioco abbastanza unici (nonostante in alcuni casi il ruolo delle nuove classi sia pressochè identico a quello di uno dei Pro preesistenti): Cheston è un enorme gorilla vestito da gangster, piuttosto lento e in grado di fare disastri con il lancio di barili esplosivi. La Gunslinger è una cowgirl dalla mira impeccabile che svolge una funzione simile a quella del cecchino: può aumentare il suo volume di fuoco e azzoppare i nemici. La Combat Girl è una classe di supporto, può evocare gattini robotici fastidiosissimi e rinforzare le torrette.

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Karl è un robot in grado di stordire i nemici con una scarica elettrica. Captain Spark è un clone di Rocketeer mobilissimo e molto efficace dalla corta distanza, che sembra una valida alternativa all'Assassin. Il Veteran è un enorme wrestler mascherato, che può agganciare i nemici dalla distanza in modo simile a Pudge di DotA. La Wascot infine è la versione malvagia della mascotte del gioco, attacca spargendo soldi finti esplosivi e bacon velenoso, e può spostarsi con l'ausilio di un gancio energetico. Tutte le classi hanno subito un pesante ribilanciamento, in primis l'Assassin. Nel titolo originale i danni erano elevati, e la possibilità di uccidere in un colpo secco rendeva la rapida killer un vero terrore sul campo di gioco. Ora le cose sono cambiate alla radice. I Pro da corpo a corpo sono ancora una temibile minaccia, specialmente per le classi di supporto, ma la loro utilità non è superiore a quella delle altre specialità. Uber Entertainment ha chiaramente voluto dare agli eroi un ruolo più definito rispetto al passato, in modo da spingere i giocatori ad affrontare gli scontri con più strategia.

Ora siamo molto più DotAti

Non sono solo i personaggi ad aver subito grosse modifiche. Il gameplay è stato infatti rimodellato completamente. Alla base c'è sempre lo stesso interessante misto tra uno shooter in terza persona e un Dota-Like, tuttavia, se prima era la componente TPS ad essere predominante, ora gli sviluppatori hanno deciso di puntare sul fattore MOBA. Come detto nel paragrafo precedente, i danni sono diminuiti e gli eroi hanno ruoli più chiari che costringono a un approccio più ragionato. Il sistema di crescita è stato sostituito con uno sviluppo a livelli, che premia i giocatori più abili rendendoli pericolosissimi a partita inoltrata. I mostri neutrali del piano sopraelevato, che è un po' l'equivalente della "giungla" di League of Legends e DotA, sono più forti ma offrono guadagni maggiorati.

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Inoltre Uber Entertainment ha promesso che farà uscire nuovi Pro con frequenza, per aumentare la varietà del gioco (e per fare qualche soldo, trattandosi di un free to play). Dalla beta sembra anche sparita la modalità Blitz cooperativa, ed è presente solo lo scontro a squadre chiamato Crossfire. Nulla nega la sua ricomparsa nel gioco in futuro, ma per adesso i programmatori vogliono concentrarsi sull'elemento competitivo della loro creatura. Si potrebbero criticare questi cambiamenti, poichè accomunano l'originale gameplay del titolo base a quello ormai super collaudato degli altri MOBA. La giocabilità di Super Monday Night Combat riesce però a mantenere una forte personalità, e non perde carisma in questa sua nuova veste. Il pargolo di Uber Entertainment ad esempio è molto più veloce e frenetico dei concorrenti e le sfide in media si aggirano sui 20 minuti, caratteristica che lo rende perfetto per partite veloci. La tridimensionalità della mappa, la forte enfasi su mira e mobilità dei personaggi, e la demenzialità del pacchetto sono poi più che sufficienti a rendere la definizione di Dota-Like troppo restrittiva per questo gioco.

Un vero uomo non ha bisogno di textures

Super Monday Night Combat sfrutta l'Unreal Engine 3. Il motore è ancora attuale, ma mantiene i soliti difetti noti, come ad esempio l'apparizione in ritardo delle texture (evidentissima nella schermata riassuntiva dei personaggi). Ciononostante, dal titolo precedente sono stati fatti passi da gigante. I modelli sono più dettagliati, gli effetti sono migliorati e le mappe sono molto più belle, colorate e complesse. Certo, si tratta di una beta, quindi i problemi tecnici non mancano.

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Certe locazioni sono ancora incomplete e mancano di texture, ogni tanto capita che i bot si impastino su un muro e si ibernino lì, e capitano dei crash occasionali. La situazione è comunque stabile, e in generale il titolo è invidiabile da un punto di vista tecnico. Molto bene anche per quanto riguarda l'affidabilità dei server, che non singhiozzano quasi mai. Vedremo se reggeranno alle prime ondate di giocatori al momento dell'uscita. In conclusione, questo gioco vanta un ulteriore lato positivo rispetto alla concorrenza, la community. Certo, è uno sparatutto online e la rabbia e le offese ogni tanto esplodono durante le partite, ma è tutto molto più pacato rispetto a quanto si deve tollerare nei DotA-Like classici. Sembrerà roba da poco, ma vi assicuriamo che non lo è. La nostra esperienza con Super Monday Night Combat è stata davvero positiva. Il mercato sarà anche sommerso dai MOBA ultimamente, ma i ragazzi di Uber hanno per le mani un gioco niente male, che può distinguersi dalla massa e conquistarsi una grossa fetta di utenza. Se amate gli sparatutto che vi costringono a far lavorare il cervello, questo è il gioco che fa per voi. Aspettatelo a braccia aperte, noi lo faremo di certo.

CERTEZZE

  • Ottimi cambiamenti al gameplay che enfatizzano la componente strategica
  • Tecnicamente migliorato
  • Tanti nuovi eroi, molto interessanti

DUBBI

  • Il panorama dei DotA-Like è sempre più affollato
  • Meccaniche diverse non facili da bilanciare al meglio