Il gioco
Chi ha già provato un titolo della serie Call of Duty, con questa terza uscita non dovrà fronteggiare rivoluzioni o cambiamenti particolari, come già detto. Ogni stage segue un filo cronologico, con tanto di date e luoghi, e posiziona le gesta vostre e del vostro team nel quadro più ampio della guerra. Voi controllate un singolo soldato e non potete impartire ordini alla squadra, i cui membri sono immuni dal vostro fuoco (fortunatamente) e, pare, anche dagli attacchi nemici, almeno a grandi linee: quando un compagno cade, si tratta di un evento previsto nell’economia della missione; evento che può tradursi in un game over nel caso in cui avevate il compito di coprirlo, oppure rappresentare un contributo “emozionale” al gioco. Uno dei tanti, perché COD3 riesce nell’intento di rappresentare la guerra in modo realistico e plausibile, dunque in tutta la sua drammaticità. La squadra non va coordinata né gestita, si diceva, e anzi svolge un ruolo di guida per quanto concerne l’itinerario da seguire, con il comandante che deciderà come procedere all’occorrenza e vi affiderà delle mansioni specifiche. Non aspettatevi dal gruppo anche un buon supporto nei combattimenti, però, perché è chiaro che sarete voi a produrvi nelle azioni decisive, come è giusto che sia. Ma potrete contare su di un arsenale di tutto rispetto, fatto di numerosi fucili (automatici o a colpo singolo, più o meno potenti e più o meno precisi) oltre che di un numero limitato di granate a frammentazione o fumogene.
Il sistema di controllo su Wii
Call of Duty 3 non rappresenta la prova decisiva della capacità di Wii di cimentarsi con i titoli multipiattaforma, vista la giovinezza della macchina e dunque lo scarso tempo a disposizione degli sviluppatori per coglierne le sfumature tecniche. Ed è una fortuna, perché onestamente il gioco sulla console Nintendo perde qualcosa anziché guadagnarla, tanto che più di una volta sentirete il desiderio di poter utilizzare un normale joypad per guadagnare in precisione e comodità. Ma andiamo con ordine.
Come accennato, il controllo del personaggio è affidato alla combinazione Wii Remote / Nunchuck: quest’ultimo ci permette di muoverci, saltare e abbassarci, mentre il Wii-mote si occupa di tutte le altre funzioni e merita un’analisi più accurata. Dirigere il “telecomando” di Wii verso il televisore si traduce nel controllare lo sguardo del nostro alter ego e quindi il mirino dell’arma equipaggiata. Per sparare si preme il grilletto, naturalmente, mentre il pulsante A funge da “zoom” e i pulsanti – e + si prestano rispettivamente all’azione standard (raccogliere armi, ricaricare, azionare dispositivi, ecc.) e alla pausa. Bisogna salire fino alla croce direzionale per cambiare arma (è possibile tenerne due alla volta, sostituibili a piacimento), lanciare le granate e colpire gli avversari con il calcio del fucile, azione eseguibile anche fisicamente muovendo di scatto il Wii-mote. COD3 vanta alcune fasi “alternative” che potrebbero essere state pensate per la versione Wii (pur presenti anche nelle altre versioni del gioco) e che rappresentano dei brevi “minigame”, alternando di fatto alti e bassi. Il primo episodio a verificarsi è la lotta corpo a corpo con un soldato nemico: dovrete muovere il Wii-mote e il Nunchuck avanti e indietro come dei forsennati per strappare un fucile conteso, poi muovere i dispositivi come se voleste colpire con il calcio dell’arma per avere ragione del nemico. La seconda occasione si presenta quando vi metterete alla guida di una jeep e dovrete impugnare Wii-mote e Nunchuck come se fossero gli estremi di un volante, “sterzando” di conseguenza e agendo sugli altri pulsanti per accelerare e frenare. Se quest’ultima applicazione della rilevazione del movimento funziona molto bene e si traduce in un’attività divertente e coinvolgente, lo stesso non può assolutamente dirsi per la lotta corpo a corpo: in quel frangente la rilevazione dei movimenti è assolutamente imprecisa e bisogna davvero ammazzarsi di fatica per strappare l’arma al nemico, per poi sperare che il movimento di attacco venga visto nel modo migliore dalla Sensor Bar. Un’esperienza che definire frustrante è poco, ma che non rappresenta il punto più basso del gioco. Il punto più basso del gioco, infatti, si palesa nei mostruosi rallentamenti che di tanto in tanto (certo non spesso, ma neanche troppo raramente) si verificano e che rendono COD3 su Wii ingiocabile per alcuni lunghi secondi, in cui il Wii-mote si “incanta” e di riflesso ci espone al fuoco nemico. La presenza di questi problemi, purtroppo non di poco conto, è un peccato in un quadro globale che assolutamente non fa preferire il controllo su Wii rispetto alle altre console, ma che in generale funziona bene e si rivela insperatamente preciso quando servono colpi mirati, complice una probabile (e opportuna) ricalibrazione della difficoltà per questa versione, che potesse rendere l’esperienza un attimino più “disinvolta” e meno rigida rispetto a quanto visto su Xbox360 o PS2. Di certo un adattatore a forma di fucile in bundle avrebbe fatto un gran bene, per questioni di praticità, precisione e coinvolgimento. [C]
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La realizzazione tecnica su Wii
Se il sistema di controllo di Call of Duty 3 su Wii suscita grande curiosità, altrettanta curiosità suscita la sua realizzazione tecnica. Si è fatto un gran parlare delle caratteristiche tecniche della nuova console Nintendo, spesso in negativo, e la grafica di questo titolo di lancio (ribadiamo: di lancio) non può, da sola, stabilire quali siano le reali capacità della macchina. A guardare i modelli poligonali, la risoluzione e le texture, l’impressione è di trovarsi di fronte a qualcosa di leggermente superiore a un buon titolo per Xbox. In tal senso, gli episodi di grave rallentamento sono da considerarsi “infortuni” relativi alla programmazione, anche perché non si verificano in situazioni particolarmente concitate. Diverso è il discorso del frame rate, che a occhio non raggiunge i 30 fps e rappresenta un limite per il tipo di fruizione del gioco su Wii, che ha sempre bisogno di una grafica molto “fluida” per esprimersi al meglio. Detto questo, bisogna considerare che COD3 è un prodotto di scuola occidentale e che si tratta di un titolo multipiattaforma, dunque che deve “adattarsi” nel proprio fulcro a più macchine diverse, il tutto a sfavore di un’ottimizzazione di certo possibile e con ampi margini. Dai difetti della natura multipiattaforma si passa ai pregi nel momento in cui ci si sofferma sul comparto sonoro, nella fattispecie ottimo sia per il realismo degli effetti sonori, sia per la qualità delle musiche (che nei giochi di guerra sono sempre piuttosto ispirate), sia per il livello recitativo del doppiaggio in Italiano. Rispetto alle altre versioni infine, quella per Wii è l'unica a non offrire alcuna modalità multiplayer.
Commento
Call of Duty 3 è un gran bel gioco, magari non innovativo rispetto agli episodi precedenti ma sicuramente corposo e di buon spessore. Su Wii doveva essere anche più coinvolgente grazie al sistema di controllo, però purtroppo si tratta di un esperimento riuscito a metà: alcune applicazioni del connubio Wii-mote / Nunchuck funzionano bene (pur senza entusiasmare), altre meno. Il risultato finale è un prodotto tecnicamente non all’avanguardia, come ci si poteva aspettare, che va preso esattamente per quello che è: un primo passo di Wii nella direzione obbligata dei titoli multipiattaforma. Con la speranza che il bimbo di Nintendo impari in fretta a camminare…
- Pro:
- Corposo e coinvolgente
- Doppiato in Italiano
- Sistema di controllo innovativo…
- Contro:
- …ma per molti versi mal studiato
- Qualche rallentamento problematico
- Tecnicamente solo sufficiente
Spiegare la trama di Call of Duty 3 è semplice: nei panni di un soldato al fronte dovremo contribuire, in modo determinante, a quella fase del secondo conflitto mondiale che ha visto la Francia liberata dal controllo nazista. Lo scenario cambia rispetto ai precedenti Call of Duty, dunque, ma la struttura di gioco rimane pressoché invariata: a seconda del livello combatteremo tra le fila dei soldati americani o degli alleati, e dovremo portare a termine obiettivi man mano più complessi. La differenza consiste nell’adempiere al nostro dovere con in mano un Wii Remote e un Nunchuck. Una bella sfida, eh?