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Circus Maximus: Chariot Wars

THQ ci riporta nell'antica Roma grazie al gioco che ricrea su XBox le appassionanti corse tra bighe. Tra spade, cavalli e minotauri riusciremo a salvare la pellaccia e a sfilare nella capitale dell'Impero da vincitori?

RECENSIONE di La Redazione   —   26/06/2002
Circus Maximus: Chariot Wars
Circus Maximus: Chariot Wars
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Circus Maximus: Chariot Wars

Alla ricerca degli antenati di Varenne

Circus Maximus: Chariot Wars è stato sviluppato da Kodiak Interactive, team americano non molto noto ed attualmente impegnato nella conversione del gioco per PlayStation 2. A differenza di quanto possiate immaginare, non ci troviamo di fronte ad una simulazione di guida di bighe ma ad un classico racing che semplicemente sostituisce le moderne automobili con le più antiquate bighe. Detto questo, Circus Maximus si sviluppa come tanti altri giochi di guida e il comportamento su strada dei cavalli non si discosta più di tanto da quello di un automobile. Alla componente corsaiola si aggiunge quella più sanguinosa fatta di duri scontri tra gli "equipaggi" delle bighe. Prima di cominciare, ci verrà richiesto infatti di comporre un vero e proprio team scegliendo il modello di biga, la razza di cavalli, il pilota e il guerriero che si occuperà di tenere a bada gli avversari con spade, lance e con gli armamenti propri di un gladiatore. Da notare che sia la guida della biga che il controllo del guerriero sarà affidata a noi, potete quindi immaginare quanto l'impresa si presenti ardua. La scelta di bighe, cavalli e del resto della "ciurma" è una fase molto importante del gioco, che influenzerà lo svolgersi delle nostre gare. Potremo scegliere cavalli di ogni tipo tra quelli realmente esistenti, tra bighe più o meno possenti e corazzate, piloti estrosi e veloci, guerrieri di ogni razza e provenienza.

Circus Maximus: Chariot Wars

Le modalità

Le modalità di gioco disponibili sono: Circus, Empire, Tournament e Academy. Nonostante i nomi alquanto evocativi, ci troviamo al cospetto delle tradizionali modalità presenti in quasi tutti i giochi di guida. Circus è la classica corsa veloce che ci permetterà di correre in una singola gara su un circuito a nostra scelta; Empire è la modalità multiplayer che metterà di fronte voi a 3 vostri amici oppure potrà essere scelta una formula cooperativa che assegnerà ad un giocatore umano il controllo della biga e ad un altro verrà chiesto di combattere contro gli avversari. Tournament è invece l'immancabile "carriera" che ci consentirà di avanzare tra i livelli, acquistare nuove bighe e armi semplicemente vincendo le corse. Per finire, nel caso vogliate allenarvi prima di partecipare ai giochi, ecco accorrere in vostro aiuto la modalità Academy in cui dovrete affrontare numerose prove che ricordano come struttura, le patenti di Gran Turismo.

Circus Maximus: Chariot Wars

Datemi la terza mano

Arrivati al gioco vero e proprio, ci si accorge di come tante buone premesse siano state invece disattese. Si comincia a storcere il naso a causa di un sistema di controllo inadeguato ed ostico dall'inizio alla fine. La pratica aiuterà ad ottenere risultati migliori ma vi assicuro che non sarà facile districarsi tra le tortuose stradine di Roma e contemporaneamente difendersi con le armi dagli attacchi degli avversari. Con lo stick analogico sinistro avviene il controllo della biga e dei movimenti di pilota e guerriero che potranno abbassarsi per evitare ostacoli naturali o schivare i colpi inferti dai nemici. Con lo stick destro è invece possibile controllare la velocità della biga e, cosa nient'affatto divertente per gli animalisti, usare più o meno frequentemente il frustino con i cavalli per sollecitarne le corsa. I trigger risultano preziosissimi in quanto facilitano l'esecuzione delle curve facendo compiere ai cavalli delle evoluzioni non indifferenti, ma a questo punto c'è da chiedersi se i programmatori si siano accorti che Circus Maximus non è un gioco di Rally. La situazione tasti potrebbe sembrare a questo punto sufficientemente complicata se non fosse che il peggio deve ancora venire. Gli altri tasti del controller XBox servono infatti per combattere allorchè si viene affiancati da altre bighe. Ci ritroveremo così a dover condurre la nostra biga verso il traguardo e contemporaneamente ad affrontare sanguinose battaglie corpo a corpo e vi assicuro che non sarà per niente facile fare entrambe le cose allo stesso tempo. Una soluzione potrebbe essere quella di disporre di una mano aggiuntiva ma dubito che ciò sia realizzabile in tempi brevi :).
Il secondo, grosso, problema di Circus Maximus è quello di essere un gioco poco vario e anzi molto ripetitivo e privo di alcuna attrattiva in grado di tenerci incollati al joypad per molto tempo. Le corse si risolvono in monotone cavalcate che non presentano alcuna variazione al tema se non quella dei combattimenti, per'altro poco avvicenti, tra bighe. Il grosso errore dei programmatori può essere stato di aver concepito il gioco come se si trattasse di un semplice racing, senza preoccuparsi di darci l'illusione di guidare un carretto trainato da cavalli e non un bolide di Gran Turismo.

Circus Maximus: Chariot Wars

I miracoli sono finiti?

Dal punto di vista tecnico, sfortunatamente la situazione non migliora. Seppur appaia apprezzabile il design di bighe e guerrieri, lo stesso non si può dire delle ambientazioni e di tutto quando fa da contorno alle corse. L'XBox ci ha molto spesso viziati e deliziati ed è per questo che ci si attende sempre un nuovo miracolo visivo da ogni titolo che arrivi sulla console di Microsoft ma purtroppo questo non è il caso di Circus Maximus che presenta texture alquanto scialbe e un numero di dettagli francamente deludente. Proprio per questo non c'è da sorprendersi che il gioco sia molto fluido e veloce.
Il sonoro fa invece una discreta figura grazie a degli effetti adeguati, mentre lo stesso non si può dire delle musiche che sembrano essere state scelte senza tenere conto del tipo di gioco e della sua ambientazione storica.

Circus Maximus: Chariot Wars

Meglio l'ippica

Da Circus Maximus: Chariot Wars, dopo mesi di promettenti anticipazioni, ci si aspettava molto di più. L'idea alla base del gioco è sicuramente buona ma avrebbe potuto essere sfruttata con maggiore originalità, magari ricreando con più realismo le corse delle bighe. A conti fatti, il gioco non è poi così male ma molto del divertimento viene prosciugato da un sistema di controllo che non avrebbe potuto essere più scomodo. I fan di Russel Crowe e gli aspiranti gladiatori potrebbero comunque trovare qualche attrattiva, magari grazie alla modalità multiplayer che migliora leggermente il fattore divertimento. Per tutti gli altri, è inevitabile il consiglio di risparmiare i propri soldini in attesa di titoli più interessanti.

    Pro:
  • Buona l'idea
  • Veloce
    Contro:
  • Monotono
  • Sistema di controllo da dimenticare
  • Grafica non degna di XBox
  • Musiche poco ispirate
Circus Maximus: Chariot Wars
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Tutti al Circus!

Dopo decenni di ininterrotta presenza nei cinema, l'antica Roma rivive su XBox in un gioco dal sapore antico ma dall'anima tremendamente moderna. Sulla scia del successo planetario ottenuto da Ridley Scott con "Il Gladiatore", era prevedibile che il filone storico romano tornasse in voga anche su console ed è così che spuntano all'orizzonte titoli come Ben Hur (PS2) e Circus Maximus. Proprio grazie a quest'ultimo, ho respirato nei giorni scorsi l'atmosfera che si viveva nell'epoca imperiale in occasione dei combattimenti tra gladiatori. Questa volta però, sono state scelte come teatro dei combattimenti non delle gremitissime arene ma delle comuni vie sterrate o ciottolate che ospiteranno le sanguinose corse tra bighe trainate da cavalli. Sinceramente non si sentiva la mancanza di un gioco di guida con bighe, andiamo comunque a scoprire se questo Circus Maximus sia in grado di riportare all'antico splendore Roma oppure se quest'ultima sia destinata all'oblio sulla console di Microsoft.