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Conflict Desert Storm II

In un periodo in cui la tensione politica mondiale è tutta concentrata sul conflitto mediorientale e sulla nuova guerra del Golfo Pivotal presenta uno shooter tattico di sicuro effetto. Azione, adrenalina e pallottole per uno Stealth FPS dalle piacevoli sfumature arcade. Il divertimento è assicurato.

RECENSIONE di La Redazione   —   25/09/2003
Conflict: Desert Storm 2
Conflict: Desert Storm 2
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Conflict Desert Storm II
Conflict Desert Storm II

Golfo Persico, anno 1991

Dodici anni sono passati in fretta, chi scrive all'epoca aveva poco più di nove anni, solo bambinetto, ma eventi del genere rimangono nella memoria per molti anni. Fu la prima volta che, con l'illusione di regalare la guerra dalla prima fila, le tv passarono per ore ed ore le stesse, inespressive immagini dei traccianti che tagliavano il cielo lasciandosi dietro il cammino la caratteristica scia verdognola sullo sfondo irreale dei cieli passati ai raggi infrarossi. Mentre un'antiquata contraerea di origine sovietica tentava di abbattere aeroplani addirittura invisibili alle strumentazioni convenzionali, e comunque al di fuori della loro portata, chi era a casa seduto davanti all'apparecchio televisivo veniva a sua volta bombardato da una serie di informazioni che tutto sommato non rivelavano alcuna notizia sostanziale. Ora chi ha vissuto con vivida partecipazione quei momenti di inspiegabile tensione, raramente avrà poi avuto occasione per capire come quella guerra svolse le sue trame. Se a qualcuno ancora non fosse chiaro va ricordato che la guerra del '91 in Iraq fu voluta non solo dal presidente Bush Sr. ma dall'ONU stessa che volle garantire con tale atto la difesa del Kuwait, invasa illegittimamente dalle truppe armate di Saddam Hussein. I protagonisti di quel conflitto furono professionisti e specialisti. Chi credeva di trovarsi allora alle prese con l'inizio di una nuova guerra mondiale aveva torto, poiché la questione, presa con la dovuta serietà fu trattata con chirurgica precisione ed efficacia. Tutto quel che riguarda il nuovo conflitto è probabilmente un'altra storia. Ciò nonostante è lampante che le figure di coloro che portarono a termine questo lavoro ed il contesto altamente movimentato e ricco di spunti deve aver solleticato più volte i programmatori di Sci Games, prima della decisione ufficiale di sviluppare un gioco del genere.

Conflict Desert Storm II
Conflict Desert Storm II

FPS, Tactical FPS, Arcade Tactical FPS...

Gli ultimi anni hanno visto i natali di un genere che prendendo spunto dalle potenzialità degli FPS (First Person Shooter) hanno dato finalmente corpo a vere e proprie simulazioni di guerra, donando al giocatore il punto di vista del soldato che compie l'azione in battaglia e non più quella più classica e meno coinvolgente della vista dall'alto, sicuramente di minor impatto. I Tactical FPS o Strategic, Stealth FPS che dir si voglia sono proprio il genere di gioco a cui sto facendo riferimento per introdurvi a CDSII. La modalità a singolo personaggio tipica dell'FPS classico, estesa fino a coinvolgere un intero team, unita allo sviluppo di IA più raffinate, hanno permesso col passare del tempo di ottenere una buon livello di affidabilità e di non appesantire troppo il compito del giocatore. Dapprima, con titoli quali Hidden & Dangerous o Rainbow Six la gestione del team da remoto era fin troppo inaffidabile e si correva troppo spesso il rischio di dover saltare sovente da un personaggio all'altro per garantire un minimo di controllo sulla missione. In CDSII entreremo nei panni di una temibile task force di commando alleati (a chi avesse giocato al primo capitolo forse interesserà sapere che si tratta degli stessi personaggi: Bradley, Foley, Connors e Jones) e con i quali ripercorreremo le gesta più clamorose della prima guerra del Golfo. Il gioco si apre su una concitata azione di recupero, della serie "arriva pulisci la zona e riparti". Tutto è funzionale ad inquadrare fin dai primi attimi quale sia stata la reale intenzione dei ragazzi della SCI Games in termini di impostazione di gioco. La spiccata vena arcade non tarda a mostrarsi in tutta la sua fulgida e piacevole limpidezza. L'azione è veloce, i nemici sono tanti e le armi in dotazione più che adeguate per dare il via ad una carneficina. Pur trattandosi della prima missione e non avendo impostato la difficoltà del gioco ai massimi livelli ci si rende subito conto che quel che più premeva lo sviluppatore non era certo la simulazione esasperata, quanto più il coinvolgimento a discapito anche della stessa fedeltà nei confronti della realtà di simili azioni di guerra. E questo per molti versi è un bene, poiché molto spesso si sente la mancanza sulla piattaforma PC di un gioco che sappia fondere degnamente il genere Tactical FPS con la naturale scioltezza di un arcade. Da uno a quattro personaggi in gioco, si ha la possibilità di passare di volta in volta da uno all'altro per avere il controllo generale della situazione. I comandi per la gestione del team sono semplici, diretti e precisi.

Conflict Desert Storm II
Conflict Desert Storm II

FPS, Tactical FPS, Arcade Tactical FPS...

La squadra è perfettamente eterogenea e presenta quattro personaggi molto equilibrati, dei quali difficilmente potrete fare a meno nell'arco della durata del gioco. Ognuno ha una sua specialità, ognuno è abile a fare il suo lavoro. C'è il tiratore scelto (il più adatto per azioni da sniper), l'esperto di esplosivi, il comandante del gruppo esperto in comunicazioni ed armi d'assalto e ovviamente l'addetto alle armi pesanti. Alla fine di ogni missione alcune schede riassuntive raccolgono le statistiche dei vostri personaggi premiandoli se durante il livello avete compiuto azioni degne di nota. Apprezzabilissima la scelta di aggiungere al gioco anche una piccola screziatura di RPG. Difatti i vostri personaggi se comandati con criterio potranno aumentare la propria abilità in alcune caratteristiche del combattimento. Ad esempio nel caso in cui un vostro soldato si rivelasse particolarmente abile nell'utilizzo delle armi, e centrasse effettivamente molti dei colpi sparati, con una buona probabilità alla fine del livello riceverà un incremento di punteggio per la caratteristica del colpo mirato. Altresì, chi in azione si rivelasse particolarmente prodigo a soccorrere un compagno ferito con i propri medipack, riceverà un bonus in medicazione. E così via per le varie caratteristiche di ogni personaggio.

Conflict Desert Storm II
Conflict Desert Storm II

Tempesta nel deserto...

La capacità di azione è totale nonostante le mappe, pur presentando interi quartieri anche molto vasti, non siano navigabili nella loro totalità. La libertà di movimento, pur essendo sufficientemente ampia, deve comunque seguire il percorso prestabilito, anche se rimane la possibilità di compiere piccole deviazioni sul tragitto ed esplorare ad esempio interi edifici scoprendone i segreti e anche qualche arma dimenticata dalle milizie nemiche. Come è ovvio i nostri quattro eroi dovranno affrontare da soli interi plotoni di soldati avversari. Pur essendo ben evidente la differenza di preparazione e di armamenti delle due fazioni rimane comunque da chiedersi come possano così pochi uomini riuscire a mettere in ginocchio decine e a volte centinaia di nemici. Ovviamente tutto questo è funzionale al tentativo di rendere il più possibilmente giocabile un titolo che altrimenti potrebbe rivelarsi estremamente complicato e poco coinvolgente. Morire sul campo di battaglia, per lo meno ai livelli di difficoltà convenzionali è piuttosto difficile e nemmeno lo scoppio ravvicinato di una bomba a mano o di un razzo RPG (il bazooka modello sovietico, in dotazione all'esercito iracheno) riuscirà ad uccidere completamente uno dei vostri uomini. Questo perché in CDSII quando il livello di vita raggiunge il livello minimo il personaggio, pur essendo praticamente inutilizzabile, ferito gravemente e steso a terra, non muore veramente, ma rimane in questo stato fino a che qualcuno non arrivi in suo soccorso con un medipack. La morte sopraggiunge solo quando il personaggio in questo stato specifico non riceve cure nell'immediato. La straordinaria dotazione di armi e veicoli utilizzabili rende ancora più entusiasmanti e concitate le azioni di gioco. Ad esempio è possibile appropriarsi di un fuoristrada militare munito di mitragliatrice a nastro ed assegnare vari compiti ai passeggeri, riuscendo così a procedere su un percorso in automatico mentre in prima persona è possibile controllare l'arma presente a bordo.

Conflict Desert Storm II
Conflict Desert Storm II

Tempesta nel deserto...

Durante lo svolgimento della missione vi capiterà spesso di imbattervi in contrattempi e di ricevere nuovi ordini in base all'andamento della battaglia. Pur essendo già tutto previsto dagli script, non lasciando veramente spazio a divagazioni sul tema, questa particolarità non manca di donare una buona dose di pepe al gioco rendendolo ancora più interessante e godibile. Grazie a questi cambi di programma sarà possibile a volte ricevere addirittura la copertura per un intervento dell'aviazione, cosa veramente spettacolare. Immaginate la situazione: svoltando l'angolo di una strada che apparentemente sembrava deserta vi ritrovate faccia faccia con un minaccioso tank nemico. Non disponendo di un lanciarazzi portatile dovreste sperare solo sull'abilità del vostro esperto di esplosivi, che potrebbe tentare di posizionare qualche mina anticarro sotto i cingoli del veicolo. Ma la situazione si fa complicata perché il carro armato è molto distante da voi. A questo punto la divina provvidenza si materializza e una voce alla radio vi annuncia che è disponibile l'intervento degli elicotteri per sgomberare la strada. Non vi rimane che utilizzare il puntatore satellitare, centrare per una decina di secondi il mirino sull'obiettivo e, senza essere visti, premere il pulsante di attivazione. Fuggendo per non essere colpiti da un ultimo micidiale colpo di artiglieria pesante, vi rimarrà solo il tempo di notare il profilo di un Apache in avvicinamento, intento a scaricare tutta la sua furia distruttiva sul cingolato. Ma le difficoltà sono dure a morire e vi capiterà anche di dover abbattere pericolosissimi elicotteri nemici ed di prendere in possesso, a colpi di granate, bunker e postazioni munite di artiglieria pesante; vi saranno richieste capacità di sabotaggio e velocità di azione. In voi sono rimesse le speranze per la buona riuscita delle più importanti missioni della guerra del Golfo, e come angeli custodi dovrete rinunciare al sonno per fare in modo che tutto fili liscio.

Conflict Desert Storm II
Conflict Desert Storm II

Lente d'ingrandimento

L'interfaccia di gioco racchiude tutte le funzioni in pochi tasti, permettendo un controllo totale della squadra mediante il solo utilizzo della mano sinistra sulla tastiera, e riservando le azioni più comuni come puntamento del bersaglio e fuoco, al mouse. Pur confessando un'iniziale difficoltà nel controllo della situazione, dopo un po' di allenamento (e qui non farebbe male provare il tutorial prima di buttarsi sul gioco vero e proprio) è facile apprendere la fine arte che rende tutti i video giocatori dei veri e propri pianisti della tastiera per pc. L'unica cosa che potrei contestare in questo senso è la scelta fatta dai programmatori per la selezione delle armi nel giocatore che si sta controllando. I personaggi della squadra controllati dal computer utilizzano le armi in loro possesso con criterio, scegliendole e passando da una all'altra a seconda delle occasioni (mitica la voce dei compagni che avvertono di aver appena lanciato una granata gridando "Bomba in bucaaa!"). Mentre l'interfaccia scelta per il personaggio che si sta utilizzando può risultare poco comoda, anche se effettivamente può in certo senso simulare la difficoltà che può provare un soldato a passare da un'arma all'altra durante un combattimento. Si tratta di un menu a scorrimento, che può dare non pochi problemi al momento della scelta dell'arma da utilizzare, non mostrando l'intero inventario in un'unica soluzione (si vedono solo pochi oggetti alla volta). Una nota di merito va invece alla colonna sonora veramente ben realizzata e curata, stessa cosa vale per gli effetti sonori comprendendo le fantastiche voci fuori campo delle radio che ci avvertono continuamente dell'evolversi della missione e dello stato attuale delle cose. Molto piacevole ed estremamente azzeccata la modalità di salvataggio che prevede un numero limitato di punti di ripristino variabile a seconda del livello di difficoltà. Questo porta a due conseguenze, entrambe positive. La prima è che sotto queste regole risulta più naturale pesare ogni singola azione svolta (rendendo le cose più divertenti ed emozionanti), la seconda è che si perde presto il vizio di salvare ad ogni nemico ucciso, deviando la natura del gioco stesso che richiede una buona dose di coraggio.

Conflict Desert Storm II
Conflict Desert Storm II

Lente d'ingrandimento

La possibilità di scegliere a quale gruppo di forze speciali aderire, invece, risulta un po' inutile e banale, dato che i personaggi non cambiano affatto; si tratta peraltro di una semplice scelta estetica che cambierà in sostanza solamente le skins dei personaggi. Parlando dell'AI non dobbiamo dimenticare di sottolineare la buona realizzazione del comportamento dei soldati nemici (oltre a quello già citato dei compagni controllati dal computer). Sebbene molti critichino i giochi del genere per lo scompenso provocato dal comportamento dei nemici, che non sembrano risentire di alcun malus dovuto all'ambiente di combattimento, in CDSII il computer, proprio come il giocatore umano simula diverse prestazioni in battaglia a seconda di ciò che accade attorno ai personaggi. Dunque uno sniper nemico, costretto a sparare sui personaggi avvolti dalla polvere del deserto, nel realizzare un colpo mirato avrà le stesse difficoltà di un essere umano nella stessa situazione. La grafica, forte di un motore avanzato è piacevole ed egregiamente dettagliata. Il gioco non manca certo di fluidità ed i personaggi si muovono in maniera realistica. L'implementazione di vere e proprie animazioni "intelligenti" e reattive all'ambiente circostante per la morte dei personaggi rende il tutto ancora più interessante: al momento dell'uccisione potrete ad esempio vedere il cadavere di un nemico posto su di un tetto cadere per metri fino a fracassarsi al suolo, invece di accasciarsi in modo innaturale. Giusto per togliere il dubbio, gli stessi programmatori ci tengono a sottolineare che nonostante sia possibile sbarazzarsi dei nemici in infiniti modi non sia possibile dare il benservito a Saddam Hussein… caspita, quello è vivo adesso, nel 2003, con la guerra in casa, figuratevi se ve lo facevano ammazzare nel '91!

Conflict Desert Storm II
Conflict Desert Storm II

Concludendo

Concludendo possiamo dire che CDSII ha superato pienamente le aspettative e si è rivelato un gioco che pur non volendo il alcun modo offrire una simulazione spietatamente dettagliata è capace di regalare ore di puro divertimento e vera azione. In un totale di circa 18 ore di gioco (stando a quanto dicono gli stessi sviluppatori) e con tre livelli di difficoltà (più uno segrete attivabile una volta concluso il gioco a livello difficile), attraverso 14 missioni conoscerete le fasi salienti della prima guerra del Golfo vivendole dal punto di vista dei più preparati soldati che la storia dell'esercito abbia mai conosciuto. Va ricordato che il gioco è unicamente in Single Player e che al momento non sono previsti né aggiornamenti per un eventuale modalità in multiplayer, né tanto meno editor per i terreni e gli scenari (ma chissà, le vie dei modder sono infinite). Per chi ama la guerra, per chi ama l'azione, per chi ama le armi, per veri duri.

    Pro:
  • Giocabilità elevata
  • Grafica dettagliata
  • Azione e divertimento garantiti
    Contro:
  • A volte poco realistico
  • Interfaccia inizialmente poco pratica
  • Manca il multiplayer

Finalmente posso mettere le mani su una copia di Conflict Desert Storm II e godere di qualche sana ora di combattimento all'ultimo sangue, con gli stivali immersi fino al ginocchio nella sabbia del deserto iracheno. Chissà per quale motivo, nello stesso momento in cui sulle finestre di mezza Italia vengono esposte bandiere della pace (a dire il vero è un po' che sono lì, bisognerebbe lavarle almeno una volta ogni tanto) a quei mattacchioni della Pivotal viene in mente di proporre il secondo capitolo di questa saga votata alla rievocazione della guerra in Iraq. Una scelta quanto mai azzardata, ma che potrebbe senza alcun dubbio avvalorarsi di un'abile (inaspettato?) ritorno di pubblicità passiva. E chissà che la notizia del successo assicurato di questo titolo non arrivi alle orecchie di qualche giornalista bacchettone, ributtando sul calderone l'eterno ed odiato tema del "quanto i videogiochi rovinino i nostri figli". Intanto noi, scrollando di dosso ogni maliziosità, indossiamo la veste critica di chi supera le apparenze e andiamo a conoscere cosa ha da offrirci CDSII.